Questo numero del giornalino ci accompagnerà alla celebrazione del Natale di Gesù.
In che modo la Diocesi di Roma (e quindi il cardinale vicario e i vescovi ausiliari) saranno vicini al loro gregge, il popolo della città di Roma, in questo periodo? Il sito Internet della Diocesi ci offre alcuni documenti che testimoniano l’attenta cura pastorale con la quale i nostri vescovi cercano di accompagnarci in questo cammino. Dico ‘cercano’, perché in fondo poi sta ai sacerdoti delle singole parrocchie e a noi fedeli andarli a cercare quei documenti, leggerli, meditarli e lasciarsi guidare in questo cammino di avvicinamento al Natale. Questa volta, quindi, mi propongo di fare da tramite tra i pastori di Roma e quei fedeli della città che leggono questo giornalino, indicando ciò che viene proposto alla nostra attenzione.
Segnalo anzitutto il messaggio che il cardinale vicario mons. De Donatis ha rivolto alle famiglie, il giorno 24 novembre scorso. E’ denso, ma breve, quindi lo trascrivo integralmente per la comodità dei lettori:
Carissime famiglie,
vi saluto con affetto. Penso continuamente a voi in questo momento così particolare.
Immagino la fatica di stare ai ritmi dettati da questo tempo segnato dal coronavirus: la scuola ad “intermittenza“ dei figli, gli adolescenti in casa con poca voglia di partecipare a lezioni di didattica a distanza, la tristezza di non poter organizzare per loro neppure una piccola festa con gli amici, neanche in occasione della celebrazione dei sacramenti. Molti di voi lavorano in smartworking, mentre chi lavora in presenza lo fa con mille timori di contagio; qualcuno purtroppo sa già che rischia di perdere il lavoro, o lo ha già perso e ha ricevuto aiuti insufficienti per far fronte alle necessità familiari. C’è la paura per la salute dei propri genitori anziani e per la situazione di solitudine che molti di loro sono costretti a vivere. E’ dura star dietro a ciò che ascoltiamo in tv e sui social, districarsi tra fake news e interpretazioni differenti su ciò che è opportuno o non opportuno fare; intanto il nervosismo tra la gente cresce, è sempre più diffuso. Non sapremo come passeremo il Natale e quando finirà tutto questo.
Insieme con il nostro vescovo papa Francesco, vi proponiamo di affrontare questo momento facendo crescere la solidarietà fra di noi e la preghiera. Vi invitiamo ogni giorno a vivere un gesto di prossimità: un messaggio ad un amico per chiedergli “come stai?”, la telefonata ad un vicino di casa anziano, la spesa ad una famiglia in difficoltà. Lo abbiamo già fatto nel tempo del lockdown, continuiamo a farlo ora, per costruire relazioni umane tra di noi. Sono gesti semplici che però aiutano a vincere la tensione e ad alimentare la speranza.
Per la preghiera abbiamo inviato ai vostri sacerdoti un sussidio, da far pervenire a tutte le famiglie: ogni domenica potete trovare uno schema semplice per una piccola liturgia domestica e una proposta di catechesi da vivere con i propri figli.
Come sapete la festa dell’Immacolata Concezione è molto sentita dagli italiani e in particolare da noi romani, soprattutto dai nostri genitori e dai nostri nonni. Allora vi proponiamo per l’otto dicembre di rivolgere una preghiera di affidamento a Maria: in unione con papa Francesco, preghiamo per noi, per le persone che abitano nella nostra città, per la fine della pandemia. Ci mettiamo tutti sotto il manto della Madonna e insieme con lei ci stringiamo al Signore: sentiremo crescere la fraternità con tutti e si rinnoverà la forza per stare in piedi e andare avanti.
Vi abbraccio, vostro Angelo, card. De Donatis
Questa bella e intensa lettera si conclude con una preghiera di affidamento a Maria, che troverete al termine di questo articolo.
Il cardinale ha scritto anche ai parroci, ai quali raccomanda di far pervenire a tutte le famiglie delle singole parrocchie il sussidio di cui parla nella lettera sopra trascritta. I nostri parroci, quindi, dovrebbero farcelo trovare in parrocchia. Tuttavia chi volesse lo può scaricare direttamente dal sito internet della Diocesi Il sussidio, che comprende una settantina di pagine, si intitola “Natale tempo di speranza”. La prima parte è dedicata alla preghiera: i momenti di preghiera proposti sono legati al Vangelo della domenica e permettono, attraverso alcune parole chiave, di riscoprire gli aspetti più autentici dell’Avvento e del Natale. Vegliare, preparare la via, gioire, fidarsi, trovare, ringraziare, meravigliarsi, ripartire: sono alcuni dei termini che siamo tutti chiamati ad approfondire, non solo con tracce di preghiera ma con gesti concreti di solidarietà…. La seconda parte del sussidio, quella catechetica (“momento della luce”), è destinata alle famiglie con bambini, soprattutto quelli che frequentano la catechesi di iniziazione cristiana (dal sito della Diocesi)
Purtroppo, al momento, sembra non siano previste iniziative di celebrazioni particolari in occasione del Santo Natale. Dovrebbe svolgersi regolarmente la suggestiva cerimonia dell’omaggio floreale del Pontefice alla statua della Madonna in piazza di Spagna il giorno 8 dicembre, ma salta, purtroppo, la santa Messa celebrata dal Papa la notte di Natale in San Pietro. Almeno questo è quanto si sa a tutt’oggi.
Siamo comunque infinitamente grati al Signore perché non siamo stati privati della possibilità di frequentare regolarmente – pur con tutte le precauzioni del caso - le nostre chiese, parrocchiali e non, in questa seconda fase della pandemia. Forse non sarà possibile ritrovarci tutti insieme per partecipare alla santa Messa della notte o del giorno di Natale: saremo sparpagliati qua e là ognuno nella parrocchia di appartenenza. Ci unirà, come sempre, la fede in Gesù: mediteremo con cuore colmo di gratitudine la sua redentrice Incarnazione, in virtù della quale possiamo chiamarci Suoi fratelli e figli di Dio e sperare nella Vita Eterna che Egli ha meritato per noi affrontando la Passione e la Morte in croce. Se crediamo in Lui (e viviamo in modo coerente con questa fede) godremo della Vita eterna che Lui ci ha promesso.
BUON NATALE! A cura di Antonella
AFFIDAMENTO DELLE FAMIGLIE A MARIA
(testo ispirato a Evangelii Gaudium, 286)
A TE, O MARIA,
Madre della Chiesa e Regina della famiglia,
affidiamo la nostra famiglia
in questo tempo di attesa del Natale.
Tu vedi le nostre gioie e le nostre speranze,
le nostre tristezze e le nostre paure.
Tu, che hai trasformato una stalla per animali
nella casa per Gesù,
con alcune povere fasce e una montagna di tenerezza,
aiutaci ad accoglierlo nella semplicità della nostra casa.
Tu, che sei la piccola serva del Padre che esulta nella fede,
aiutaci ad elevare a Dio la nostra lode
e il nostro ringraziamento.
Tu, che sei l’amica sempre attenta,
fa’ che non venga mai a mancare il vino della Gioia
nella nostra vita.
Tu, che sei stata trafitta dal dolore della croce,
comprendi tutte le nostre pene.
Quale madre di tutti,
sei luce di speranza anche nei tempi bui;
sei la missionaria che si avvicina a noi
per accompagnarci nella vita,
aprendo i nostri cuori alla fede con il tuo affetto materno.
Come una vera madre,
cammina con noi,
canta con noi,
ed effondi incessantemente in noi
la vicinanza dell’amore di Dio.
Ti affidiamo i nonni, le persone anziane, i malati.
Ti affidiamo gli sposi, i genitori, i figli.
Ti affidiamo i giovani, i ragazzi, i bambini.
Ti affidiamo chi è nel dolore e nel lutto.
Ti affidiamo i poveri e chi è solo.
Siamo certi che, con la tua presenza di madre,
la nostra casa sarà sempre ricolma di fiducia
e potrà essere una piccola chiesa,
dove riconoscere sempre la presenza di Dio