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NOVEMBRE 2005

     

 

COMPLOTTO CONTRO GESU' (Mt 26,1-5)

Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso».

Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire. Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il popolo».

Che mistero d'amore quello di Gesù! Faceva solo del bene: guariva gli ammalati, consolava gli afflitti, soccorreva i poveri, annunziava il regno di Dio, perdonava i peccatori, educava i popoli alla non violenza….

Ma non sono così gli uomini che vorremmo a capo delle nazioni, della Chiesa, delle comunità, delle famiglie?

Che mistero il male!

Il bene di solito suscita entusiasmo, risposte positive, emulazione, gioia, desiderio di vicinanza… eppure nel cuore e nella mente dei Farisei suscitava desiderio di violenza, addirittura premeditavano la morte di Gesù!

Credevano forse di essere liberi o di liberarsi mettendolo a morte e invece erano schiavi dei loro vizi e peccati, della malizia del loro cuore indurito. Le parole buone di Gesù, per contrasto, risuonavano nel loro intimo come condanna e non volevano sentirle e, proprio come Pinocchio che decise di uccidere il grillo parlante, loro decisero di uccidere il Giusto.

Se uno ci avverte che abbiamo una macchia sul viso, lo ringraziamo e togliamo la macchia, ma non ci scagliamo contro chi ci avverte. Gesù annuncia che nel grande giorno finale saremo giudicati sull'amore, ce lo rivela perché ci prepariamo e siamo trovati pronti a questo grande esame, è questo un motivo perché sia messo a tacere? Non dovrebbe, al contrario essere motivo per ringraziarlo e per impegnarci a verificare la nostra situazione?

Ci troviamo proprio di fronte al grande mistero del male, che stordisce l'uomo peccatore fino a fargli perdere anche la luce dell'intelligenza. Veramente il tentatore ci svuota la mente e il cuore per potervi versare odio, vendetta, avversione, morte! Stamo attenti!

La storia di Gesù si ripete ancora oggi nei confronti di quanti parlano e agiscono nel nome di Gesù: Basta leggere la vita dei santi per rendersi conto di questa verità. Basta guardarsi intorno per vedere quante volte, persone che fanno del bene, vengono criticate, giudicate e condannate. Anche nel nostro secolo, che diciamo di pace, si sono fatti e continuano a farsi milioni di martiri. E questo senza contare i martirii silenziosi che si consumano nelle famiglie.

Nel mondo c'è tanto dolore perché c'è tanto disordine morale e le famiglie sono le prime a subirne le conseguenze.

Decidiamoci a mettere il cuore in pace, per non rendere le nostre case un campo di battaglia. Magari a volte, presi dall'ira, uguriamo la morte alle persone che vivono con noi, alle quali siamo legati da vincoli di sangue e di Battesimo! Non facciamolo, potremmo pentirci amaramente. Gesù ha già subito tutto questo nella sua umanità, non tormentiamo ancora il suo Corpo Mistico, con nuove condanne a morte, con nuovo odio, con nuove incapacità di conversione. Le difficoltà familiari sono il nostro banco di prova per verificare la consistenza della nostra fede e del nostro amore, non trasformiamole in occasioni per caricarci di responsabilità morali, di autentici peccati di desiderio, che possono essere anche mortali se la materia è grave, come desiderare la morte.

 

 

 

     

COMPLOTTO CONTRO GESU' (Mt 26,1-5)

•  Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è Pasqua

•  Gesù, Tu ci avevi detto tutto, avevi terminato i tuoi discorsi, sapevamo come dovevamo vivere se volevamo l'immortalità nella gloria, ma mancava ancora la possibilità della riconciliazione con il Padre, e per questa occorreva il tuo sacrificio. Quanto è grande il tuo amore, Gesù buono e come siamo imperfetti noi che vorremmo la gloria senza pagare neanche il tichet, la piccola percentuale che Tu hai riservata a noi per poterci associare anche ai tuoi meriti. Gesù. Rendici saggi secondo il Vangelo.

•  e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso».

•  Gesù santo, Tu non fai misteri sulla realtà della tua morte, non la copri con l'ipocrita illusione di esorcizzarla non parandone. Eppure la morte salda il conto del nostro peccato, soprattutto se viene accettata in spirito di riparazione e se viene trasformata in offerta come hai fatto Tu sul Calvario. Noi, invece, quando un nostro congiunto è in fin di vita, lo illudiamo con bugie pietose per la sua psiche, ma non siamo altrettanto pietosi verso la sua anima che sta per presentarsi al Signore e potrebbe avere una grossa delusione vedendo non gli abbiamo voluto bene sul serio, non avendolo aiutato a prepararsi. L'unzione dei malati mette a nuovo l'anima, la riconsacra a Dio, ungendola con l'olio santo; se ben vissuta dottiene al morente l'indulgenza plenaria. Perché non procurare questo vero bene al malato, soprattutto se diciamo di amarlo e di volere il suo bene? Gesù, donaci la sapienza celeste.

•  Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire.

•  Il male si organizza. Anche oggi esiste il male organizzato, ci sono le società a delinquere, che studiano notte e giorno il modo di ingannare per trarne guadagno. Ve ne sono di tutte le qualità, sfruttano tutti i vizi e peccati degli uomini, usano tutti i mezzi per raggiungere i loro scopi: Organizzazioni per promuovere la prostituzione, il commercio di organi, la pedofilia, l'omosessualità, i traffici illeciti, l'estorsione, l'inganno, la finta pietà….. E Tu, Gesù, continui ad essere venduto per i miserabili trenta denari! Vieni venduto nel tuo Corpo Mistico come merce, vieni barattato per un miserabile piacere di un momento. Gesù buono, di quanta responsabilità ci carichiamo quando diventiamo schiavi di qualche passione! Donaci luce di Spirito Santo, e forza per resistere alle tentazioni.

•  Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il popolo».

•  Il giorno di festa, Gesù, dovrebbe essere giorno di unione con Dio e con i fratelli, non giorno in cui si tendono insidie contro l'innocente. Ma era giusto che il Grande Sacrificio avvenisse proprio nella Pasqua, perché avrebbe attualizzato tutti gli antichi simboli e avrebbe dato corso alla promessa del Padre di mandarci il Salvatore. Gesù, grazie per la tua immolazione. Era necessaria per la nostra salvezza, ma sappiamo quanto dolore Ti abbiamo dato e per questo Ti chiediamo perdono.

 

 

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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