Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro.Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve.
Signore, l'incubo è finito. Tu hai messo in atto ciò che avevi promesso: “Dopo tre giorni risorgerò”. Gli Apostoli credevano di essere vittime di un'illusione. Ma la fede deve farci ritenere che Dio non ha i nostri limiti e ciò che afferma lo può realizzare. Il terremoto, la pietra che rotola, il Figlio di Dio che si presenta vivo, l'angelo biancovestito… Grandi segni! Ma ora attendiamo la risurrezione che deve avvenire nei nostri cuori e nella nostre famiglie. Fa' rotolare, Signore, la pietra che abbiamo sul cuore.
Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli.
“Non avere paura”. Lo ripete anche a me il mio angelo: “Non hai diritto al timore. Chi ha Dio non ha motivo di temere. La fede è la grande nemica della depressione e dello scoraggiamento. “Signore, ti chiedo, aumenta la mia fede e la fede della mia famiglia”.
Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».
Gesù buono, Tu sei in mezzo a noi, in mezzo alla nostra famiglia; solo che lo vogliamo, la tua presenza non ci abbandona. E con Te il timore scompare e la missione nasce spontanea dal fondo dei nostri cuori, per testimoniare la gioia che Gesù è con noi. Rendici, Signore, testimoni della tua risurrezione nella nostra anima.
Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.
Signore, ma il male, che ci acceca anche di fronte all'evidenza, non finirà mai? Le guardie sapevano, ma per poche sporche monete mentiscono. Che senso può avere la menzogna? Colui che ha vinto la morte, non saprà fugare le false notizie? Ma quando si è schiavi del male, si scollega addirittura la ragione dalla coscienza, in modo che non si capisce più il vero dal falso. Signore, aiutaci ad amare la verità anche in famiglia, aiutaci a dialogare in maniera costruttiva.
Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Signore, ti è stato dato ogni potere in cielo e in terra, usalo nel mio cuore e nel cuore dei miei familiari. Solo Tu puoi cambiare il cuore di pietra in cuore di carne. Fallo, ti prego, siamo figli tuoi. Rendici testimoni della tua risurrezione nei nostri cuori e nelle nostre famiglie. Amen.