DISCORSO ESCATOLOGICO (Mt 24,1-14)
Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Gesù disse loro: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata". Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: "Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo". Gesù rispose: "Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome.
Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
Nessuno vorrebbe pensare agli ultimi avvenimenti, perché ci sembra che siano stati dipinti a colori foschi, ma nel piano di Dio se una cosa termina è per dare inizio ad un'altra più perfetta. L'ipotetica prospettiva che la nostra terra esploda nell'atto finale della sua vita, potrebbe paragonarsi al grembo materno che si schiude per dar vita ad una nuova creatura. Questo mondo finirà, ma per dare inizio ad un mondo migliore dove non ci sarà più pianto, lutto, angoscia. La realtà nuova sarà il Regno di Dio, la cui luce sarà Dio stesso e, immersi in Lui, tutte le creature salvate dal Suo amore misericordioso, vivranno l'armonia perfetta che Dio ha voluto comunicare alle sue creature e che il peccato aveva rovinato.
Per la donna, quando nasce il figlio, il dolore viene dimenticato, sovrastato dalla gioia di aver dato la vita ad una creatura vivente, così negli ultimi tempi: per quanto il travaglio voglia essere lungo e duro, la realtà nuova ripagherà di tutto in sovrabbondanza.
Sarà inutile allora (come lo è ora), fuggire dal dolore: non c'è posto dove mettersi al riparo, non c'è tempo per fuggire, il tempo è finito, inizia l'eternità senza tempo, inizia l'eterno presente di Dio, nulla più logorerà le nostre forze, nulla sciuperà la nostra bellezza, le lacrime saranno asciugate, gli affetti recuperati, la vita sarà gioia, pace, libertà, sapienza totale… Finalmente ci capiremo e non avremo bisogno di giurare per dar credito alle nostre parole, perché ci conosceremo così come siamo nell'intimo di noi stessi. Qui, finalmente, tutte le coppie salvate vivranno la perfetta comunione tanto cercata sulla terra e mai compiutamente raggiunta.
E allora perché temere se le stelle cadranno e la terra esploderà se da questa esplosione verrà fuori finalmente quello che da sempre abbiamo cercato? "Se il chicco di grano, caduto in terra non muore, non porta frutto" E' la legge della vita: da una vita inferiore si passa ad una superiore, inconcepibile finché non si sperimenta. Potrebbe mai immaginare il piccolo seme che da lui può venir fuori una spiga, un albero? Eppure quel piccolo seme nasconde un progetto di vita, ma richiede il dono totale di sé in quanto seme. Così la creatura terrena deve consegnare il suo involucro alla terra per risorgere come creatura nuova.
L'unico timore lecito è quello di non essere trovati pronti, ma questa evenienza dipende solo da noi. Chi ci impedisce di vivere il Vangelo, di ricevere i sacramenti, di adoperarci a fare "tutto per amore" di Dio e dei fratelli? Basta questo per salvarci. Dio ci ama e non ci chiede cose impossibili. Abbiamo fiducia in Lui e non temiamo chi può toglierci la vita del corpo ma non può rubarci l'eternità. Vigiliamo solo perché il nostro amore non si raffreddi.
Preghiera a due voci
· Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Gesù disse loro: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata".
· Signore, la città infedele è solo segno del cuore infedele. Più grande è la vocazione maggiore è la responsabilità di essere luce e faro che orienta, in caso contrario la rovina è grande. Visita il mio cuore, Signore, rimetti ordine, purifica, rinnovalo con il tuo Spirito.
· Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: "Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo".
· La parola "fine", Signore, ci fa paura; siamo creature e non conosciamo ancora la dimensione dell'eternità; compatisci la nostra debolezza. Abbi pietà di noi e di tutti quelli che stanno lasciando questo mondo. Mostrati ad essi mite e misericordioso.
· Gesù rispose: "Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine.
· Sarà la grande prova della fede, Signore, rendici più forti di Eva di fronte al tentatore, più vigilanti, più scaltri di lei nel riconoscere l'inganno, più fedeli al tuo amore. Dacci la fede di Maria, degli Angeli fedeli, dei Santi a te cari.
· Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome.
· L'ultima battaglia sarà terribile, il grande nemico, giocherà tutte le sue carte di malvagità, di inganno, di perfidia ma non prevarrà. Signore, dacci il dono della fedeltà. Se Tu permetterai per noi la prova del martirio, concedici il dono di non vacillare, donaci l'eroismo dei tuoi martiri, la fedeltà crocifissa della Madre tua e nostra, la fedeltà Tua, Uomo della croce.
· Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.
Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
· Gesù, nel tuo Amore Misericordioso, annulla questa profezia, abbatti l'odio nel cuore degli uomini. Ci sembra già di vivere questi tempi così funesti, ma siamo figli tuoi, figli di Maria, salvaci, Signore!