Testimonianza di una liberazione
(E’ la storia vera di una creatura liberata dal maligno per intercessione di Madre Speranza)
Mi chiamo A. M., vivo a (…..) Sedici anni fa mi sono sposata con un vedovo e abbiamo avuto un figlio. Dopo il nostro matrimonio ho conosciuto la famiglia della defunta moglie; inizialmente queste persone sono state cordiali nei miei confronti. Circa undici anni fa mi regalarono un bel vaso per i fiori. Quando mi venne dato questo regalo notai che tutti gli altri avevano ricevuto lo stesso regalo e solo il mio era diverso. L'ultima volta che vidi questa famiglia notai un comportamento strano, sinceramente non riuscivo a capire cosa potesse essere successo.
Dopo un po’ mi accorsi che a mio figlio dava fastidio quel vaso, tentava sempre di romperlo e quindi cercavo di metterlo sempre in posti che non erano accessibili al bambino. Poi una mattina verso le cinque udii una voce nella mia camera da letto che diceva: "E’ andato via". Mio marito era andato al lavoro. Poi mi sentii afferrare le gambe e le braccia e sentii la voce del demonio. In quel momento chiesi aiuto a Dio Padre: le mie gambe e le braccia si liberarono. Provai uno spavento incredibile. Da quel momento spesse volte avvertivo la presenza di qualcuno, molte notti gridavo e non sapevo quello che avevo. A mio marito dicevo che avevo fatto un brutto sogno. Ne parlai con una suora veggente e lei mi disse di non dire niente a nessuno di quello che mi era accaduto.
Poi un giorno mio figlio riuscì a rompere il vaso. I vetri si infilarono sotto un mobile dove non ci sarebbe passato neanche un ago. In seguito andai da un esorcista e io non gli avevo detto ancora nulla di tutto quello che mi era accaduto. Egli mi poggiò la mano sulla testa e mi disse che mi avevano regalato un vaso blu in onice e mi sarei dovuta sbarazzare di quell'oggetto. Allora io gli dissi che mio figlio lo aveva rotto, e lui mi spiegò che mio figlio sentiva la negatività, e aggiunse ancora "Ci sono ancora dei vetri, devi toglierli".
La mia vita iniziò ad avere dei cambiamenti senza che io me ne rendessi conto, in modo drastico, dal 2004 circa. Sentivo dentro di me qualche cosa che stava morendo, ma non capivo che cosa fosse. C'erano dei periodi in cui non volevo più andare in chiesa, però poi pensavo che se non fossi andata avrei dato cattivo esempio a mio figlio, quindi ci andavo, ma ricevevo di rado la SS Eucaristia e mi accostavo poco alla confessione.
Devo dire che comunque il Signore non mi ha mai abbandonata.
La notte sognavo un uomo che mi dava un senso di pace interiore e per qualche giorno stavo bene. Non sapevo chi fosse, comunque sentivo che era un ebreo.
Qualche volta veniva a trovarmi mio padre nei sogni, egli è morto nel 2001 inseguito ad un carcinoma, e mi diceva "Incontrerai una persona che ti vuole molto bene, lei ti conosce già".
Sinceramente non riuscivo proprio a capire, ed ogni volta chiedevo a mio padre se mi diceva quand'è che avrei incontrato questa persona, lui mi rispondeva che ci sarebbe voluto del tempo e dovevo avere pazienza, ma dopo mi venne detto che questo incontro sarebbe avvenuto all'età di trentasette anni, nel mese di febbraio.
Il 2007 per me è stato l'anno peggiore. Sentivo che la mia anima stava morendo e non riuscivo a capire perché. A marzo avevo deciso di andare via da casa, avevo detto a mio marito che sarei voluta andare una settimana fuori, da sola. Questa mia decisione era sembrata strana a tutti. Il Signore sapeva quello che sarebbe accaduto se fossi andata.
Prima di partire mi venne a trovare una mia amica e le dissi che sarei andata furori da sola. Lei capì, cercò di dissuadermi e ci riuscì. Poi però iniziai a chiedere al Signore di farmi capire quello che mi stava accadendo, perchè io non ce la facevo più.
Ad agosto volevo di nuovo andare via, però questa volta senza dire niente a nessuno, e comunque continuavo a chiedere aiuto al Padre Nostro. Questa volta il Signore mi mandò un’ altra amica per aiutarmi. Questa mia amica mi disse che sarebbe andata in Terra Santa; allora le chiesi se poteva portarmi un sacchettino di Terra Santa, e così fece. Come presi quel sacchettino sentii dentro di me qualche cosa che si mosse, poi mi disse che mi avrebbe portato da un sacerdote per una benedizione.
A settembre andammo nella Casa di Madre Speranza, che si trova qui a Roma. Prima parlai con Suor Rifugio e poi lei mi fissò un appuntamento con un sacerdote. Quando vidi questo sacerdote per poco non saltavo sulla sedia; la prima cosa che gli dissi fu: "Senta, ora dia una benedizione a tutti così ce ne andiamo a casa". Lui mia rispose: "Io sono solo uno strumento del Signore". Non mi ero mai rivolta in modo così arrogante ad un sacerdote. Finalmente scoprii che cosa avevo: mi avevano fatto un maleficio. Durante la benedizione caddi in un sonno profondo e non ricordo nulla. Per due mesi questo sacerdote mi ha dato le benedizioni, poi mi ha detto che sarei dovuta andare da un esorcista, e così mi portò da Padre Carmine, un frate cappuccino che sta in via Veneto a Roma, e comunque lui continuava a darmi le benedizioni una volta alla settimana, nella casa di Madre Speranza.
Un giorno, mentre mi recavo a Roma per una benedizione, vidi Madre Speranza nella mia auto: era seduta nel sedile posteriore. Il mercoledì, quando andavo nella sua stanza per la preghiera comunitaria, io avevo delle difficoltà a stare lì, mi sentivo sempre accarezzare la testa. Suor Rifugio mi dava l'acqua del Santuario dell’Amore Misericordioso da bere a casa: l'acqua diventava torbida. Poi a gennaio feci la novena di Madre Speranza e le chiesi la grazia della liberazione.
Il 2 febbraio 2008 mi recai nella mia parrocchia a prendere con molta difficoltà le S. Ceneri: mi sentii immergere nell'acqua per tre volte. Nel frattempo stavo leggendo un libro di S Pio da Pietralcina. In una pagina era citata la parabola del figliol prodigo: mi resi conto che quel figlio ero io.
La notte tra il 7 e l’8 febbraio sognai Gesù e mi disse che ci saremmo incontrati; poi mi mostrò un piatto con del seme e mi disse. "Ti do questo seme e tu dovrai seminarlo".
Il giorno 8/02/2008 mi recai al Santuario di Madre Speranza in doveroso silenzio sia durante il viaggio che durante la giornata. Quando arrivai a Collevalenza provai una grande emozione, poi, quando entrai in chiesa sentii una voce che mi disse: "Ben tornata a casa figlia mia". Verso l'ora di pranzo iniziai a chiedere al Signore come ci saremmo incontrati, perchè io non riuscivo a capire.
Dopo dieci minuti arrivò il sacerdote che mi dava le benedizioni. Lui mi aveva detto che non sarebbe potuto venire, perchè doveva accompagnare un seminarista a Fabriano e poi alle 16,00 doveva dire messa a Roma, quindi non gli era possibile essere presente. Ma durante il loro viaggio di ritorno, non si sa come, avevano sbagliato strada e si erano ritrovati vicino al Santuario, quindi erano venuti lì.
Quando ci incontrammo mi portò davanti a Gesù Crocifisso che si trova vicino alle piscine e mi diede una benedizione. Io sentii il suo dito entrare nella mia testa. Mi salutò ed andò via.
Poi partecipai alla Via Crucis e lì avvenne la liberazione: Vidi due angeli che portavano via il demone. Quel giorno sembrava che avessi gli occhi anche dietro, mi sentivo frastornata.
Il GIORNO 8 FEBBRAIO 2008 SONO STATA LIBERATA DAL DEMONE PER INTERCESSIONE DI MADRE SPERANZA.
Sono disposta a dare la mia testimonianza anche verbalmente.
Grazie per aver letto la mia lettera.