25 Luglio 2011 (Afghanistan) Fabrizio Salerno
C’è solo una certezza nella nostra vita: la morte!
Durante la mia ultima missione da Comandante, in Afghanistan in 7 mesi abbiamo perso 7 uomini. Davide è stato un mio ragazzo che non dimenticherò mai, morto in combattimento. A questi ragazzi della Folgore, morti per un ideale, ed a lui in particolare, dedico questa mia riflessione…
“Vi furono Uomini che nel sudore, nel sangue, nella paura, nel diuturno impegno a meritarsi il rispetto di sé stessi, ebbero la ventura di riconoscersi nel nome Folgore.”
- Essere paracadutista significa essere consapevoli di appartenere ad un gruppo volontario, selezionato e prestigioso, orgoglioso del proprio passato, della nostra storia e delle nostre tradizioni;
- essere paracadutista significa meritare la fiducia dei propri uomini sul campo con l’esempio;
- essere un paracadutista significa essere pronto a combattere per la pace, non per soldi, dove altri non possono o non vogliono andare, al servizio della nostra Patria, fino al sacrificio estremo se necessario.
Noi paracadutisti tutto questo lo sappiamo, ben consapevoli del peso e della responsabilità che questa scelta comporta ogni giorno nella nostra vita professionale.
Per noi, essere paracadutisti significa essere dei soldati d’élite, dei soldati del cielo, dei soldati di prima linea, dei soldati che hanno nel cuore tatuato l’indole del guerriero, la forza e l’onore ed indomito il coraggio, come scritto nella nostra preghiera del Paracadutista.
Davide tutto questo lo ha fatto ogni giorno e lo farà sempre con il suo sorriso che lo ha sempre contraddistinto e, con la sua consapevolezza, di aver servito la nostra Patria con Coraggio, Determinazione, Dedizione Estrema, Spirito di Sacrificio fino all’ultimo suo respiro.
Lo ha fatto con Onore! Meritandosi sul campo il rispetto di noi stessi.
Lo ha fatto da Soldato! Lo ha fatto da Paracadutista! …
Le guerre sono il risultato del comportamento irresponsabile umano.
Le guerre nascono dall’odio, dalla superbia e presunzione umana per la conquista del potere e la supremazia su un altro popolo spesso più indifeso. Quando si vive nel potere si arriva solo alla distruzione della propria coscienza e, di conseguenza del mondo circostante nel quale si vive.
Conversione significa cambiamento del cuore, ossia arrestare tutto ciò che ostacola il nostro cammino di esseri umani alla ricerca della pace interiore, delle verità e di Dio.
S. Francesco di Sales diceva: “durante la vita si cerca Dio, nell’ora della morte Lo si trova, nell’eternità Lo si possiede”.
Questo è ciò che mi ha spinto a cambiare radicalmente la mia vita, cambiando le sue priorità e, ponendo la Pace del cuore e l’Amore del prossimo, testimoniando la fede nelle opere di carità, non solo a parole ma a fatti concreti, quale obiettivo primario di crescita personale e familiare.
Forse tutti noi dovremo realmente fermarci e riflettere sulla nostra vita, ascoltando il silenzio e ricercando la pace del nostro cuore.
E allora, tutti noi, nel silenzio del nostro cuore, ricercando il contatto con Dio, comprenderemo che l'unica via per migliorare concretamente le cose per tutti noi in questo mondo, sono la Pace e l’Amore.
Comandare per me è significato Servire con amore il prossimo, difendendo fedelmente i valori in cui continuavo a credere, fino a quando ho capito che l’Amore Puro nel mio cuore, cominciava a contrastare con i dolori e le sofferenze che ho provato nella mia ultima missione in Afghanistan, dove ho visto in faccia la morte giornalmente, provando il dolore più grande per la perdita di sette nostri giovani tra i quali un mio caro ragazzo, Davide.
Allora ho capito, che la Pace e l’Amore vanno oltre le guerre, che servono solo ad incrementare l’odio e la distruzione impoverendo le nostre coscienze, precludendomi per sempre, la possibilità di continuare la ricerca che ho intrapreso da tempo, verso l’Amore Puro, verso Dio.
“Per essere dei buoni Comandanti è necessario quell’amore del prossimo e quella preparazione che permette di conoscere l’uomo e di scrutarne le intime pieghe dell’anima. Bisogna appartenere a “quell’aristocrazia spirituale” che ha per divisa Servire, ma servizio disinteressato, perseverante, coraggioso, che richiede convinzione, entusiasmo, carattere, umiltà e rispetto del prossimo”, scriveva qualcuno più vecchio di me.
Gli stessi ideali di "libertà" o di "giustizia" infatti, se venissero conseguiti o conservati attraverso l'odio, la mancanza di perdono o la violenza, non sarebbero altro che "armi".
E le armi, si adottano purtroppo in guerra, che sia visibile o meno,
Le "rivoluzioni per la libertà", quando basate sulla violenza, sullo scontro, sull'umiliazione del prossimo o dello sconfitto, sulla mancanza di perdono anche una volta ottenuta la vittoria, non migliorano e non hanno mai migliorato realmente le cose, creando solo interminabili faide, di odio che genera solo violenza e nuovo odio, che genera guerra, distruzione e morte.
Con la violenza, con la vendetta, con l’odio, si potranno anche far cadere alcuni sistemi e regimi anche violenti, certo..., ma quei sistemi e regimi verranno subito dopo rimpiazzati da nuovi sistemi e regimi, anche peggiori dei precedenti.
Usando la violenza pertanto, non si migliora nulla: gli eroi muoiono, gli schiavi restano e il sistema continua a dominare indisturbato.
Per migliorare e migliorarsi, invece, occorre davvero tanta Pazienza, Comprensione e Amore, a partire dalle piccole cose, ad esempio dalle questioni individuali e più private, perché in verità è molto difficile svegliare le coscienze, soprattutto la propria, finché ci faremo condizionare, come lo siamo, o lo siamo stati, da questo maledetto egoismo di soddisfare le nostre esigenze, la nostra avarizia, la nostra invidia ed indifferenza, dal nostro continuo bisogno di soddisfazioni personali, ricerca nel benessere, comodità e riconoscimenti.
Ma quando il cuore e la coscienza si svegliano davvero, lo si percepisce chiaramente, perché ci si inizia a sentire pieni di energia, desiderosi di migliorare e cambiare le cose, non più solo per se stessi, ma per tutti.
E' la nascita della motivazione al cambiamento e Rinnovamento di noi stessi e che alimenta la coscienza del nostro cuore.
La motivazione nel voler cambiare il proprio atteggiamento verso il prossimo è come l'Amore, è qualcosa di potente.
Quando proviamo Amore Puro, niente di ciò che facciamo ci costa fatica.
Fare sacrifici per ciò che realmente amiamo, per ciò in cui crediamo, non solo ci rende sereni, ma diventa gioia, consentendoci di fare cose che senza quell’energia positiva nella mente e soprattutto nel cuore, non ci saremmo mai neppure sognati di voler o poter fare.
Ci si scopre capaci di "volare con le proprie ali", e tutto ciò che c'è di bello in noi, emerge in tutto il suo vero splendore.
Quando si agisce per Amore, si superano le divisioni, si superano le crisi, si superano le incomprensioni, si superano i propri limiti, il proprio orgoglio, e le proprie paure: si supera tutto.
Magari a volte, non ci si rende subito conto di essere "motivati e pronti al cambiamento di noi stessi", come del resto non ci si rende subito conto di essere realmente innamorati: occorre affrontare difficoltà, prove, dispiaceri che ci fanno riflettere, temprare l'animo, maturare i sentimenti, ma quando infine si diviene realmente consapevoli di ciò che si desidera, e di ciò che si sogna, viene a cadere anche l'ultima perplessità, l'ultima remora.
Amore per tutto ciò che ci circonda, per chi non ci ha capito, per chi ci ha odiato, per chi abbiamo amato, per chi abbiamo perduto, per tutto ciò di cui aspetteremo il ritorno: un Amore realmente incondizionato, come solo può provare chi, non avendo ormai più niente da perdere a parte la sua vita, anziché arrendersi, dedica quella che gli resta, esclusivamente a nutrire la Speranza e la certezza di un domani migliore per tutti noi, al servizio del prossimo.
In molti pensano che un uomo da solo, rispondendo con Amore al Male, sacrifichi soltanto se stesso, e non può cambiare la storia.
In molti pensano che un uomo da solo, per quanto bene intenzionato, muoia e basta e, al massimo sul suo pensiero, ci costruiranno una bella statua da martire.
Del resto lo insegnerebbe la storia stessa...
Forse un uomo, da solo, non potrà far nulla, forse farà la differenza e forse alla fine le cose potrebbero restare immutate. Forse…
Ma se tanti uomini, tutti insieme, nonostante gli ordini ricevuti di schiavizzare in nome di quell'interesse o di quel potere, facessero cessare invece le armi aprendo le loro braccia alla comprensione del loro nemico, presunto o reale che sia: loro sì, che potrebbero cambiare la storia, creando un mondo nuovo, dove non si è più schiavi di nessuno, perché l’uomo che riconosce lealmente di essersi sbagliato o più semplicemente che non sa tutto del mondo e della vita e muore al cospetto di se stesso al mondo, si ingrandisce straordinariamente ed oltre a questo, conquistando se stesso, conquista anche una magnifica indipendenza.
Questa è proprio la vera libertà:
essere schiavo di un altro uomo è cosa dura, ma esserlo di noi stessi è ancor peggiore.
E sul loro pensiero collettivo, poiché fondato sulla concreta motivazione di migliorare la qualità della vita di tutti, sulla consapevolezza di quanto sia importante realizzare tale obiettivo, nessun compromesso, nessun potere, occulto o palese che sia, potrà mai più costruirvi un impero.
Potrà e dovrà invece nascere una vera democrazia fatta di persone dotate di buon senso e di buona volontà motivate dalla propria forza del cuore e della propria coscienza al cambiamento per il bene di tutti.
E il sistema si converte e cambia; non importa quanto potente o intoccabile sia, se le persone migliorano, migliora il sistema poiché il sistema è fatto dall’insieme di persone.
Ciò che va considerato un vero valore, invece, è l'imparare dalla sofferenza che si patisce, sia la nostra che quella altrui: imparare quanto sia importante favorire e salvaguardare condizioni di serenità in noi stessi e per gli altri, imparare a sanare e sanarsi le ferite che per quanto si possa aver agito in buona fede, inevitabilmente ci si è inflitti o ci si infligge l'un l'altro, condividendo quel meraviglioso viaggio chiamato Vita, dove l’esperienza sia essa positiva o negativa che sia ma, pur sempre esperienza, non è quello che accade a una persona, ma quello che una persona fa della propria vita, con quello che gli accade…
Il sistema siamo noi stessi, nel bene e nel male, ad ogni livello delle nostre esistenze, dalle cose più semplici a quelle più complesse, dall'atto di amare una persona, a quello di combattere un regime o un nostro “presunto nemico.”
Se tutti noi ci dedicassimo maggiormente alla ricerca dell’Amore verso il prossimo, la vita cambierebbe il suo senso.
Basterebbe incominciare da un piccolo gesto, come un saluto, un semplice sorriso, rispondere in maniera più gentile e comprensiva. Questo non costerebbe più tempo ma, solo un pochino di carità verso il prossimo e forse, buona volontà.
Con questi atteggiamenti si finirebbe per diventare più felici e più in pace dapprima con noi stessi, perché la gioia che si dona come l’amore donato, ritorna sempre nel proprio cuore.
Se il cuore fosse sgombro da qualsiasi sospetto o pregiudizio, antipatia, disprezzo e ira, libero dalle critiche malevoli, non ci sarebbe più posto sulla terra per la discordia, il rancore, e l’ingiustizia; ed allora non ci sarebbero nel mondo più le guerre.
Se l’amore, e la bontà d’animo regnassero ovunque, nei pensieri, nelle parole specialmente nelle opere, allora sì che la vita sarebbe meravigliosa su questo mondo.
Se tutti gli uomini iniziassero oggi stesso, donando amore, perdono e comprensione al prossimo, il mondo migliorerebbe e si rinnoverebbe molto rapidamente e stabilmente.
Ma tutto ciò dipende solo da tutti noi e dalla nostra volontà in primis.
Per chi crede in questa pagina forse del libro cuore, l’Amore, la Preghiera, l’Umiltà e il sacrificio di noi stessi, sono alla base della Pace nel mondo.
L'Amore è disarmante e invincibile, è l'unica arma contro cui il sistema non ha difese perché è organizzato e strutturato in modo tale da alimentarsi esclusivamente di odio e incomprensioni, di bassi istinti.
Il corretto sentiero dunque, per non diventare noi stessi "armi" del sistema stesso, è una rivoluzione pacifica, in nome non dell'individuo o di un gruppo, ma del benessere collettivo.
Tutti noi, restando positivi, qualsiasi cosa accada, perdonando, incoraggiando, doniamo speranza a tante persone, anche quelle che mai immagineremo, perché se è vero che l’odio genera odio, e pur altrettanto vero che l’Amore genera Amore!
La speranza non deve e non dovrà mai morire, neanche se morissero loro malgrado, le persone che la rappresentano.
Diventiamo noi quel simbolo, diventiamo noi l'onda di quel cambiamento che è nell'aria, alla faccia di certi poteri disonesti e i loro servi, che per dominare, ci vogliono egoisti, folli e depressi.
Qualsiasi cosa accada, andiamo avanti, e se scivoliamo, rialziamoci, anche per chi non ce la fa più; ma ricordiamoci: agiamo sempre e comunque per Amore, anche nel dolore, nella sconfitta, anche nella perdita di ciò a cui tenevamo o di chi amavamo più della nostra vita, perché è solo grazie a noi stessi che il mondo alla fine migliorerà per tutti: per noi stessi, i nostri figli, per chi amiamo o per chi avremo voluto amare.
“La violenza non elimina i problemi. Elimina solo le persone. Persone con problemi uguali ai nostri.” . Che la voglia di vivere non ci possa mancare perché solo amando e rispettando noi stessi e il nostro prossimo, ameremo e cambieremo il mondo nel quale viviamo.
“Gli uomini sono maestri del proprio destino. Quando meno ce lo aspettiamo, la vita ci pone davanti una sfida, per provare il nostro coraggio e la nostra volontà di cambiamento. Coraggio non significa assenza di timore, ma capacità di non lasciarsi paralizzare”(P. Coelho)
L’egoismo, la superbia e la presunzione umana, la rabbia, l’odio generano un cuore freddo, arido, spento e incolore.
Il Perdono, la Pace e l’Amore generano un cuore caldo, vivo, acceso e colorato:
“il colore del Cuore.”