STUDIO SU TEILHARD DE CHARDIN OGGI
Pierre Teilhard de Chardin (Orcines, 1º maggio 1881 – New York, 10 aprile 1955) è stato un gesuita, filosofo e paleontologo francese. Se fu conosciuto in vita soprattutto come scienziato evoluzionista, ebbe notorietà come teologo soltanto dopo la pubblicazione postuma dei suoi principali scritti, tra i quali spiccano Il fenomeno umano (considerato il suo principale lavoro), L'energia umana, L'apparizione dell'uomo e L'avvenire dell'uomo che parimenti descrivono le sue convinzioni teologiche e scientifiche.
In qualità di paleoantropologo fu anche presente alla scoperta dell'Uomo di Pechino. La scoperta del Teilhard teologo avvenne successivamente; Giancarlo Vigorelli in un suo libro del 1963 lo definisce già nel titolo "il gesuita proibito".
Ama te stesso
Andrea Battaglia
In questo mio contributo sono contenuti concetti e termini attualizzati al nostro tempo, ma pensati a partire dalla riflessione su alcuni brani di Vangelo, letti secondo quella che potrebbe essere una prospettiva teilhardiana.
Uso un linguaggio di una certa originalità, che propongo perché credo sia necessario lavorare all'aggiornamento della simbologia adottata per comunicare con un popolo di semplici pastori, ormai 2000 anni fa: bisogna aggiornare le immagini del Dio vecchio barbuto che siede dietro gli altari, o della colomba e delle fiammelle che scendono dall'alto...
Mi piace allora, cominciare il mio ragionamento, con una breve considerazione riguardo la parabola evangelica delle cinque vergini (Mt. 25, 1-13), che cito qui per esteso:
"Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3 le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 4 le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 6 A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. s E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. 9 Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto 10 dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! 12 Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. 3 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora”.
Dunque dieci persone raggiunto il livello di consapevolezza, si resero conto di essere immerse nel campo di attrazione del punto Omega e si disposero a seguirne l'influsso. Cinque compirono il percorso di complessificazione - coscientizzazione, crescita interna che le portò ad accorgersi degli altri ed ad occuparsi di loro (l'olio in piccoli vasi). Le altre 5 continuarono indifferenti a tutto ciò che le circondava. Al termine della propria vita morirono. Le cinque persone che avevano compiuto il cammino di coscientizzazione, per poi rivolgersi in avanti e verso l'alto, erano predisposte ed entrarono a fare parte della dimensione sovraumana di Omega. Le altre ritornarono polvere. Una premessa che è anche un primo gradino d'accesso ad un disegno più ampio, non solo razionale, che richiede davvero qualcosa in più.
Amore? ... Riportare allora tutto alla centralità della Resurrezione di Cristo ed al suo messaggio: ama il prossimo tuo come te stesso o meglio, sii consapevole di te stesso e abbi consapevolezza degli altri. Questo medesimo comandamento può essere reso come "Amerai il Signore Dio tuo solo amando il prossimo tuo come te stesso". O, per dirla alla Teilhard: "Avrai la Consapevolezza di Dio, solo avendo la Consapevolezza del prossimo, che raggiungerai attraverso la
consapevolezza di te stesso". Avere la consapevolezza di Dio è la chiave per entrare nella dimensione dell' Incommensurabile Consapevole. Chi non entra in questa dimensione ritorna polvere.
A questo punto sorge spontanea la domanda: Perché l'unico requisito richiesto per questo passaggio di stato, è avere consapevolezza degli altri? Forse perché per averla, bisogna prima avere quella di se stessi? Riprendiamo però il brano di Vangelo (Mt. 22, 34-40) e proponiamone una rilettura.
"Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35 e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per "letterlo alla prova: 'Maestro, qual è il più grande comandamento della legge? '. Gli rispose: 'Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti"
Riscrivendo dunque il testo sopra riportato: "Acquisisci con la tua mente, la consapevolezza di poterti collegare al campo di Attrazione Divino, collegati con la tua componente spirituale (anima), l'interazione diventi così forte da scatenare un desiderio fisico di adesione all'Inconmensu-rabile Consapevole. Sii consapevole di te stesso e abbi consapevolezza degli altri".
Nella predica il Parroco, don Egidio Motta, ha detto che l'Amore è un sentimento che non si può imporre! Lo si può raggiungere solo al termine di un percorso di conoscenza reciproca.
Per me semplicemente, il termine Amore è un po' fuorviante, è molto più significativa l'espressione "avere consapevolezza". Entrati in contatto con il Campo di Attrazione di Dio—Omega, siamo da Questo guidati in un cammino di sempre maggior coscientizzazione, proprio seguendo l'Indicazione dataci da Gesù-Dio, che si è fatto Presenza in mezzo a noi: Gesù è la password per connettersi.
Tutto l'Universo (con la scienza di oggi incominciamo a renderci conto di quanto grande sia l'Universo!) è immerso nel campo di attrazione di Omega (Spirito Santo?). Tutti si possono collegare seguendo l’indicazione di Gesù: ama il prossimo tuo come te stesso, o meglio sii consapevole di te stesso e abbi consapevolezza degli altri. Il campo è sempre presente e noi possiamo collegarci in qualunque momento. Il processo inizia con una azione di auto consapevolezza. (vettore centripeto!) È necessario un percorso di valorizzazione di noi stessi e una presa di coscienza della nostra componente spirituale e della esistenza ultraterrena a cui possiamo aspirare: la curiosità è tale che se non restasse il dubbio e l'amore per questa vita, viene voglia di andare a vedere il più presto possibile!
Ama con tutto il cuore ? ...
Solo in un secondo momento potremo avere la consapevolezza degli altri, perché li rifletteremo come in uno specchio, in noi stessi. A questo punto diventerà insopportabile qualunque diversità, rispetto al nostro status e quindi saremo pressati ad agire. Diventiamo Presenza! Il Campo ci attira ed accresce sempre di più la nostra consapevolezza degli altri: la massima espressione la si tocca quando la sofferenza degli altri diventa più importante della nostra.
Ecco i tre movimenti Teilhardiani: verso l'interno di noi stessi, in avanti verso gli altri, in alto verso Dio.
- Primo movimento, quello fondamentale, perché permette la connessione con il campo (Spirito Santo), è consapevolezza di che cosa rappresenta per ciascuno di noi Gesù, che è venuto a raccontarci dell'esistenza del Campo di Attrazione e ci ha spiegato come connetterci.
- Secondo movimento, consapevolezza degli altri e
- Terzo movimento, lasciarsi guidare dal campo di attrazione (in alto), fino a che la sorte degli altri sia più importante della nostra. (Non è necessario morire fisicamente!). L'approccio non cambia se si considera l'esortazione: Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi.
(Continua al numero successivo)