PARTE GEOGRAFICA
La Palestina
Materiale richiesto:
- Un plastico della Palestina.
- Carta geografica muta
Carta geografica parlata.
- Sagoma di compensato con le regioni ad incastro (40 per 30)
- Tre carte dello stesso formato: la prima con le indicazioni delle regioni, la seconda con le indicazioni delle città, la terza con le indicazioni degli
elementi fisici.
- Bandierine con i nomi delle regioni, città, monti, ecc … ripartite in due scatole: in quella per i più piccoli si mette la stella, la colomba, la croce, il nome delle regioni e degli elementi più importanti: Mar Mediterraneo, Gior-dano, Lago di Tiberiade .
In quella per i più grandi tutti gli altri nomi oltre i detti.
Età: 3 – 4 anni
Presentazione:
Dal mappamondo si fa vedere l’Italia, quindi la Palestina. Si ricercano i motivi per cui questo piccolo paese è meta di tanti pellegrinaggi. Si descrive l’aspetto fisico: situata tra il mare e il deserto, un massiccio centrale che degrada in colline verso la Galilea.
Suddiviso in quattro regioni: La Giudea, dall’aspetto severo: montagne argillose, ricche di uliveti, ha visto la nascita e il periodo conclusivo della vita di Gesù: la Galilea, paese collinoso più irrigato e quindi più verdeggiante, bagnato dal lago di Tiberiade molto pescoso, è stata teatro della vita nascosta e della vita pubblica del Maestro: la Samaria, al centro, passaggio obbligatorio dei viaggi di Gesù … il Giordano sul quale Giovanni battezzò Gesù … il Mar Morto a 208 metri sotto il livello del mare. Privo di vita perché bituminoso, ecc …
- Si punta poi su tre città: Nazareth, Betlemme, Gerusalemme; attraverso il dialogo si puntualizzano gli avvenimenti che le caratterizzano.
- Quindi si possono dare i simboli e la cartina muta per il lavoro.
- Per la nomenclatura si può fare la lezione in tre tempi.
Esercizi :
I bambini, oltre alla disposizione delle bandierine, possono lavorare a comporre l’incastro dietro la guida della cartina con le regioni; possono anche ricalcare la sagoma e i vari pezzi e riprodurre la carina.
Per i più grandi:
La presentazione è identica ma si dà maggiore abbondanza di particolari e ci si sofferma maggiormente sugli avvenimenti di cui è stato scena ogni luogo.
Scopi:
diretto: Visualizzare i luoghi dove si sono svolti avvenimenti della vita di Gesù, per
ambientare e concretizzare il fatto.
Indiretto: Dare un luogo all’Incarnazione di cui gli effetti e le conseguenze si ripetono in noi.