PECCATO ORIGINALE
Materiale richiesto:
- Antologia biblica con un unico libretto “Il peccato originale” (Genesi 3,7-13)
- Cartellone (70 per 50) che metta in evidenza l’opposizione tra Adamo e Cristo.
Materiale mobile:
- 4 schedine grigie: Adamo, albero e spiegazioni, con a tergo domande che rimandano all’antologia. Più un cartoncino doppio (10 per 20) bianco, con alcune spiegazioni in nero e domande in rosso.
1)
Leggi nel libro di Genesi il racconto del peccato originale. Qual è stato il peccato di Adamo ed Eva?
4)
Si chiama: “mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male” è un peccato di…
Età di partenza 8 anni
Punti dottrinali:
- Dio non è responsabile del peccato ma l’uomo.
- Il peccato è un atto cosciente e deliberato.
- L’uomo ha dei limiti imposti dalla sua condizione di creatura.
- Il peccato ci fa uscire dalla nostra condizione di servi nel piano di Dio.
- Conseguenze del peccato. Il peccato sorgente di ogni male; rottura dell’armonia tra l’uomo e la terra.
- L’amore di Dio è più forte della malvagità umana.
Presentazione della lezione:
Collegamento: Ci si riallaccia alle lezioni sul piano di Dio, piano del quale scopriamo il disegno dalla lettura della Bibbia, che però è un libro nato in tempi e luoghi lontani da noi. Per la sua redazione si è usato, infatti, un modo di parlare comprensibile a quei tempi ma che da parte nostra richiede interpretazione.
Si fa qualche esempio:
- L’albero della conoscenza del bene e del male non era proprio un albero, ma il redattore ha usato questa immagine concreta, come era uso in quei tempi, per esprimere un concetto astratto. Questa espressione vorrebbe indicare quindi una conoscenza totale, che va dal bene al male. L’uomo può avere delle conoscenze perché creatura intelligente, immagine somigliante di Dio, ma non può avere una conoscenza così totale, cosa riservata solo a Dio.
- Il divieto di avvicinarsi a quest’albero indica che l’uomo non può pretendere attributi che sono propri di Dio come l’onniscienza (bene e male sono 2 opposti).
- “Mangiare di quei frutti” equivale a varcare i propri limiti.
- “Il serpente” era usato presso tutti i popoli antichi, per indicare il principio contrario al bene, il potere e l’astuzia demoniaca.
Fatte queste premesse si potrebbe presentare una Bibbia in ebraico; quindi si legge il racconto del peccato originale dall’Antologia biblica (Genesi 3,7-13)
Segue il dialogo con i bambini nel quale si può mettere in evidenza il perché ora nel mondo c’è il male, la morte, la guerra …
Nel piano meraviglioso di Dio c’è il male … ma chi ne è il responsabile?... Confrontare lo stato pre-peccato e lo stato post-peccato
Perché anche in noi c’è la lotta tra il bene e il male? L’offuscamento della prima creazione, ci viene da questa eredità di male.
Ma chi vincerà? Verrà una Persona che vincerà, perché la volontà di bene di Dio è più potente di qualsiasi malvagità dell’uomo. Il suo amore vincerà.
Il peccato genera una frattura nel piano di Dio, l’uomo lascia la Sua strada per inoltrarsi in un abisso di male, ma la volontà di bene di Dio getterà un ponte nel Suo Figlio, al momento della Redenzione.
- Si presenta il cartellone e si considera che Cristo si contrappone al peccato perché è l’opposto del male, è il vincitore. Il male ora non c’è se ci uniamo a Cristo. La morte non esiste più perché per Lui abbiamo la vita eterna e il superamento di tutte le conseguenze del peccato.
- Si può considerare il cartellone della storia della salvezza con la frattura. (se la lezione risultasse troppo lunga, il dialogo può essere ripreso in una seconda lezione, nella quale si può introdurre un esame di coscienza).
Esercizi:
I bambini possono riprendere il cartellone della storia della salvezza con la frattura; possono lavorare con il materiale mobile, appaiando e rispondendo alle domande.
Scopo: diretto: Conoscenza del testo biblico, per una giusta comprensione del peccato. La presenza del male nel mondo dipende dall’uomo.
Indiretto. Il bene è più forte del male.