IL DONO DELLA LEGGE E L’ORGANIZZAZIONE DEL CULTO
Parte storia antico testamentaria – argomento III
Materiale richiesto: 1) Antologia biblica:
Il Tabernacolo e tutti i libri storici
2) Una serie di schedine bianche (14 per 14) con: a) Le tavole della Legge, b) Il candelabro a sette braccia, c) Il corno, Le trombe d’argento, d) Il Tabernacolo, e) L’altare degli olocausti, f) L’arca santa.
3) Una serie di schedine dello stesso formato.
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Spiegazione:
- Tavole della legge: Vi erano incisi i comandamenti di Dio o Decalogo, Erano racchiusi nell’arca santa nel “Santo dei Santi”.
- Altare degli olocausti: Altare che si trovava davanti al Tabernacolo, su di esso si bruciavano i sacrifici chiamati “olocausti” Era di legno di acacia rivestito d’oro.
- Tabernacolo: Nel Tabernacolo un velo di lino ricamato divideva il primo ambiente detto “Santo” dal “Santo dei Santi” che conteneva l’Arca Santa.
- Santuario: Nel recinto sacro si trovava il Tabernacolo, il candelabro a sette braccia, l’altare degli olocausti, il mare di bronzo.
- Arca Santa: Si trovava nel luogo più interno del Tabernacolo, che si chiamava “Santo dei Santi”. Conteneva le Tavole della Legge, cioè la Parola del Signore. Era di legno di acacia rivestito d’oro di dentro e di fuori. Due cherubini ne coprivano il coperchio con le ali spiegate.
- Trombe d’argento: Le trombe d’argento furono fatte fondere per ordine di Mosé, erano in numero di due e dovevano essere suonate dai sacerdoti figli di Aronne e servivano a convocare l’assemblea e a fare muovere il campo.
- Candelabro a sette bracci: Candelabro d’oro che si trovava nel Santuario, in cima ad ogni braccio ardeva una lampada a Dio. Rappresentava l’albero della vita, stilizzato. In ebraico si chiamava Memorà
- Corno di montone: Serviva a radunare il popolo e a trasmettere gli ordini.
Punti dottrinali: 1) La Legge: nuova e più intima manifestazione di Dio.
2) Concetto di Legge per l’Ebreo: Lampada al piede del pio, luce al suo cammino.
3) La Legge indica, Cristo ci dà la forza di camminare.
Età di partenza: 8 – 9 anni
Punti dottrinali:
- Progresso del piano di Dio: a) Israele è costituito popolo mediante la Legge. b) La presenza di Dio si stabilizza: nuvola, arca. c) Non più un solo mediatore: Abramo ma un popolo sacerdotale.
- Motivi della schiavitù egiziana e dell’Esodo.
- Il popolo eletto ha tutte le debolezze degli altri popoli, ma nella sua debolezza si manifesta la potenza e la bontà di Dio.
- L’iniziativa del bene viene sempre da Dio. Mosé è grande perché Dio è con lui.
- Dio si serva anche di avvenimenti naturali per intervenire nella nostra storia.
Presentazione della lezione:
- Collegamento: Storia della salvezza, storia di Abramo.
- Si fa notare che dalla Creazione alla Redenzione ci sono stati dei momenti speciali nei quali gli uomini hanno conosciuto meglio l’amore di Dio e hanno stabilito con Lui una nuova relazione. Con questi avvenimenti si è andata colmando la distanza operata dal peccato.
- Con Abramo che ha conosciuto il Dio vivente, si può dire che l’umanità sia salita di un gradino verso di Lui. Ma Dio continuerà a chinarsi verso l’uomo finché darà il suo Figlio stesso.
- Un altro intervento di Dio lo abbiamo nel 1250 circa a.C., quando Dio chiama un altro uomo, perché liberi il suo popolo dalla schiavitù del Faraone.
- (Si presentano i motivi per cui gli Ebrei sono in Egitto: siccità, carestia, fertilità della valle del Nilo, aumento demografico e oppressione da parte di Ramsete II, lamento del popolo).
- Ma Dio ascolta il lamento del popolo e chiama Mosè, che si trovava un giorno nel deserto, col prodigio del roveto che ardeva e non consumava (si spiega che nei luoghi caldi spesso i cespugli si incendiano spontaneamente) da cui partì la voce: “Io sono il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe … ho udito ecc..” (Si narra il fatto). In seguito a ciò Mosé si reca dal faraone per chiedergli di lasciar partire il popolo ebreo per rendere culto al Dio unico.
- Il Faraone si oppone e allora l’Egitto viene colpito da 12 piaghe, cioè da 12 castighi. Ma il Faraone non si arrese fino a che la morte non ebbe colpito i primogeniti, quelli cioè sui quali si fondavano le speranze dell’Egitto.
- Il popolo ebreo però restò immune da questo flagello perché credeva nel Dio vivente, nel Dio di Abramo che dà la vita.
- Si narra dell’immolazione dell’agnello e del sangue col quale avevano segnato gli stipiti delle porte (usanza che vige ancora oggi presso certi popoli per allontanare calamità) che per gli Ebrei vuol essere un appello al Dio vivente, perché li liberi dal flagello: Angelo sterminatore = passare della malattia.
- Il fatto che gli Ebrei vegliarono col bastone in mano, con la veste cinta e i piedi calzati è ancora questa un’usanza di alcuni popoli in occasione di epidemie. Il Faraone allora lasciò partire gli Ebrei che si accamparono lungo le rive del Mar Rosso, ma poi, pentitosi li fece inseguire.
- Gli Ebrei si lamentano con Mosé, ma egli li rassicura dell’aiuto di Dio.
- In quel punto il mare era basso ed ecco un forte vento orientale spazzare via le onde, sicché gli Ebrei possono attraversare il mare a piedi asciutti; lo stesso vento però (indice della presenza di Dio) non permise agli Egiziani di passare.
- Gli Ebrei capirono allora che l’amore di Dio li aveva salvati e intonarono un canto di ringraziamento.
- A questo punto si può far vedere la cartina delle foci del Nilo dove gli Ebrei si erano accampati. Si può leggere anche qualche libro: “La vocazione di Mosé”, “Il sangue dell’agnello”, “Il passaggio del Mar Rosso”.
- Si presentano anche i cartoncini 14 per 14) con i disegni riportanti gli elementi dell’Esodo
Esercizi: Si può riprodurre la cartina dell’esodo, si può illustrare qualche avvenimento, si possono ricalcare i disegni ecc …
Scopi: diretto: conoscenza delle vicende storiche dell’esodo per la valutazione della dimensione umana del popolo eletto e dei mezzi di salvezza usati da Dio.
Indiretto: abituarsi a vedere la provvidenza divina negli avvenimenti e nelle circostanze che guidano la nostra vita.