Da “I quaderni di M. Valtorta” 1 Ottobre 1943
“…… Tornate al Signore Iddio vostro. L'ora è piena. Piena in tutti i modi. Quattro sono i calici colmi: Due divini e due infernali. In questi ultimi è strage per la terra e morte per lo spirito. Negli altri, divini, è Giustizia in uno e Misericordia nell'altro.
Sta a voi, che attirate col vostro agire i flutti straripanti dei calici infernali, far sì che l'altro calice di punizione – quella divina- non si vuoti su di voi, ma bensì scenda sul mondo che muore, sull'uomo che muore, sullo spirito che muore, la Misericordia mia. Essa è vita, figli cari. Non tardate oltre ad attirare la mia Pietà su di voi. Venite al Salvatore vostro. Nel mio Cuore aperto, che parla d'amore, trovate quello che avete dilapidato: l'amore.
Se amerete sarete salvi. Tutto è facile a chi ama e tutto è perdonato a chi ama .
Sono il Cristo che ha assolto la peccatrice perché molto amò. Sono quello e non muto. Sono qui, proteso su voi, come un padre sul letto del figlio malato e un medico su un infermo per salvarvi ancora, per salvarvi sempre. Lasciatevi abbracciare dal vostro Iddio, lasciatevi curare dal vostro Medico, lasciatevi salvare dal vostro Salvatore. Non chiedo che questo: che vi lasciate salvare da Me venendo a Me con la vostra anima malata, ma piena di buona volontà. Le mie mani che hanno sanato i lebbrosi quando ancora non erano fatte sante dal martirio, oltre che per la loro natura di mani di Dio, versano dai fori gloriosi delle palme l'acqua che monda e il balsamo che rende incorruttibili.
Venite a Me . Ve ne esorto come Maestro. Ve ne prego come uno che vi ama perché vi amo di un amore così grande che solo in Cielo potrete vederne l'immensità senza restarne schiacciati .
E tu, piccola figlia del mio Cuore, va in pace. Poiché hai saputo amarmi fino all'estremo, ti ho confidato la Parola che più alta non ve ne è. Essa è in te come una stella chiusa nel tuo spirito e ti illumina con luce di pace e di vita.
Resta ciò che sei e sii beata in Me. La mia Pace mette il suo balsamo su tutti i tuoi diversi modi di soffrire. Ti benedico e sono Gesù.”
2 Ottobre 1943 - Dice Gesù :
“ …. Lascia fra le mie mani il tuo cuore. Vorrei poterli avere tutti i vostri poveri cuori deboli, malati, feriti, dolorosi, per fortificarli, per guarirli, per sanarli, per consolarli .
Se gli uomini mi dessero il loro cuore! Non vi sarebbe più il peccato sulla terra, non vi sarebbero più i vizi che vi fanno ammalare carne e spirito, non vi sarebbero più le crudeltà reciproche che feriscono, non vi sarebbe più quel dolore spasmodico di chi piange solo e incompreso. Sarebbe la salvezza del mondo il dare i vostri cuori a Me.
Affidatemi i vostri affetti, i vostri interessi, le vostre speranze, i vostri dolori, figli che amo come Me stesso, così come vi ho insegnato. Vedete in Me non solo il Signore ma soprattutto l'Amico, il Fratello, Colui che vi ama di un amore perfetto come è perfetta la sua natura di Dio.
Mia piccola discepola che soffri e ascolti, pensa che il tuo Maestro soffre più di te. Consoliamoci a vicenda. Io ti sono Tutto e ti tengo sul Cuore.”
www.ilmaneggiodelsignore.it I veri testimoni di Cristo
Chi sono i veri testimoni di Gesù? Sono i sofferenti che la vita crocifigge?
Sono gli accusati ingiustamente? Sono quelli che arrivano al martirio in nome di Gesù?
Essere testimoni veri vuol dire accogliere e accoglierci come fratelli dentro una cristianità ormai scomparsa; il vero significato della fede cristiana è condivisione, altrimenti non ha nessun significato. La dinastia di Gesù viene avvilita da chi non comprende e non perdona; chi non si prende cura dei sofferenti non testimonia Cristo e chi non perdona esclude Cristo.
In questo esilio terreno siamo tutti uguali agli occhi di Dio, ma l'uomo si acclama come potente da inneggiare e non sa quanto muore a ciò che veramente è chiamato a fare …
In questo tempo di Quaresima, Gesù ci chiama a meditare la Croce come salvezza per noi e per tutti; ricchi e poveri, belli e brutti, colti e ignoranti, siamo tutti nella stessa rovina .
Ecco cosa ci anima oggi: falsi giudizi, collera gratuita, razzismo infernale …
GESU' E' LA MITEZZA e noi siamo dei lottatori incredibili specie quando ci sentiamo offesi;
GESU' E' LA CARITA' che non ama mostrare, ma si prodiga continuamente senza attendere di essere ricompensato;
GESU' E' L'AMORE che non raggira ma aspetta e ci rispetta per una compartecipazione libera da ogni inquisizione;
GESU' UMILIATO E DERISO, si è innalzato a Dio per poi discendere ancora in una fusione Divina e indissolubile, per arrivare ancora di più a comprendere questa umanità così indifferente alla Sua Morte e Resurrezione .
GESU' “ESISTE” IN MEZZO A NOI e ci invita a corrispondere a questa salvezza continua…. COME ?
INCONTRANDO LA CROCE DEL NOSTRO PROSSIMO CON AMORE E COMPRENSIONE, PROPRIO COME GESU' FA CON NOI .
Non insuperbiamoci nel sentirci accolti, ma con umiltà sentiamoci uniti, non facciamoci domatori di chi ci vede come apostoli scelti, ma siamo ricettivi con un abbraccio fraterno che lascia un segno invisibile alla vista ma che resta indelebile dentro …
Infine, siamo tenaci nel dare amore, proprio come Gesù fa con noi; solo allora potremo dire di essere veri testimoni di Gesù.
Per noi dal libro della Vita: Giov. 20, 30-31 ( Perché è stato scritto questo libro … )
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TEMPO DI QUARESIMA, TEMPO DI CONVERSIONE DEL CUORE
Questo è un tempo privilegiato per fortificare il nostro spirito con il sacrificio, per rendere la nostra fede più profonda e radicata in Gesù, per offrire a Gesù una modesta compartecipazione all'opera della redenzione del mondo. Gesù è venuto già una volta per redimerci e tornerà solo una seconda alla fine dei tempi, ma il mondo/l'umanità continuano a peccare e sempre più è necessario il sacrificio per salvarli e noi tutti possiamo collaborare offrendo a Gesù piccole rinunce, piccoli gesti di carità, una preghiera in più, un tempo di adorazione davanti al Tabernacolo dove è troppo solo e ci aspetta paziente, quei famosi “fioretti” ricordo dell'infanzia.
Impegniamoci in quaresima a fare un mazzolino di “fioretti” da offrire a Gesù nel giorno gioioso di Pasqua per fare più bella e più santa la festa della Sua Resurrezione. Diamo gioia al Cuore del nostro Dio così addolorato per come conduciamo stancamente la nostra vita di cristiani. Cerchiamo col nostro piccolo contributo di strappare qualche anima al “nemico” per ricondurla al Signore della Vita che non si è risparmiato l'atroce morte di croce per riconciliarci con Dio Padre.
Rita