PREMESSA: La piccola storia per l'anima, di questo mese, è
tratta dal libretto di Bruno Ferrero: "Cerchi nell'acqua".
Ed. LDC. (Ricerca a cura di Bruno)
IL GRANDE BURRONE
Un uomo sempre scontento di sé e degli altri continuava
a brontolare di Dio perché diceva:
" Ma chi l'ha detto che ognuno deve portare la sua croce?
Sono veramente stufo dei miei pesi quotidiani!"
Il buon Dio gli rispose con un sogno: Vide che la vita degli uomini
sulla terra era una sterminata processione. Ognuno camminava con
la sua croce sulle spalle, lentamente, un passo dopo l'altro.
Anche lui era nell'interminabile corteo e avanzava a fatica con
la sua croce personale. Dopo un po' si accorse che la sua croce
era troppo lunga: per questo faceva tanta fatica ad avanzare.
"Sarebbe sufficiente accorciarla un po' tribolerei molto
meno", si disse Si sedette su un paracarro e, con taglio
deciso, accorciò la sua croce. Quando ripartì si
accorse che ora poteva camminare molto più spedito e leggero.
E senza tanta fatica giunse a quella che sembrava la meta della
processione degli uomini.
Era un burrone: una larga ferita nel terreno, oltre la quale però
incominciava la "terra della felicità eterna".
Era una visione incantevole quella che si vedeva dall'altra parte
del burrone. Ma non c'erano ponti, né passerelle per attraversare.
Eppure gli uomini passavano con facilità. Ognuno si toglieva
la croce dalle spalle, l'appoggiava sui bordi del burrone e poi
ci passava sopra.
Le croci sembravano fatte su misura: congiungevano esattamente
i due margini del precipizio. Passavano tutti. Ma non lui: aveva
accorciato la sua croce e ora essa era troppo corta e non arrivava
dall'altra parte del baratro. Si mise a piangere e a disperarsi:
"Ah, se l'avessi saputo!
." Ma ormai era troppo
tardi e lamentarsi non serviva a niente.
S. Teresa d'Avila, proprio in un momento di gravi preoccupazioni,
fu colpita da un atroce dolore alle gambe. Se ne lamentò
con Dio: "Signore, dopo tanti guai, mi manca solo questo!"
Dio rispose: "Così, Teresa, io tratto i miei amici".
E lei: "Ora capisco perché ne hai così pochi!"