PREMESSA: La piccola storia per l'anima, di questo mese, è
tratta dal libretto di Bruno Ferrero: "Solo il vento lo sa";
Ed. LDC. (Ricerca a cura di Bruno)
L'ASSICURATORE
C'era una volta un brav'uomo che si chiamava Romoletto e che abitava
in una villetta sulle rive del Tevere. Un mattino di primavera,
Romoletto si accorge che l'acqua del fiume lambiva la porta di
casa. Era piovuto molto e il Tevere era gonfio di acqua gialla
e minacciosa.
La radio lo spaventò un po': "Tutti coloro che abitano
nelle vicinanze del Tevere devono lasciare le loro abitazioni:
sta per arrivare una piena del fiume", ripeteva il Giornale
Radio.
Romoletto era molto pio e aveva una grande fiducia nel Signore.
Così si inginocchiò e cominciò a pregare:
"Signore, salvami!"
In quel momento sentì una voce proveniente dall'alto: "Non
aver paura, Romoletto! Ci penso io a te!".
Era la voce del Signore.
Romoletto, pieno di gioia, si rialzò e cominciò
a sbrigare le faccende quotidiane, come se niente fosse. Alle
undici l'acqua del fiume gli arrivò alla spalla e Romoletto
si rifugiò al piano superiore. Passò una lancia
dei Vigili del Fuoco. Uno di essi lo vide e gridò: "Presto,
venga via con noi! E' pericoloso rimanere!".
"No, ho un'assicurazione superiore! Rispose Romoletto, indicando
il cielo.
Alle 15, l'acqua era più alta del letto e Romoletto si
rifugiò in soffitta. Passò una barca della Protezione
Civile e una voce gridò: "Venga via subito! L'acqua
salirà ancora!".
Romoletto rifiutò ostinatamente: "Ho un protettore,
io!" rispondeva.
Alle 17 l'acqua era più alta delle grondaie e Romoletto
salì sul tetto. Passò un gommone della Croce Rossa
che cercava gli ultimi da salvare. Invano cercarono di portar
via Romoletto. Lui si attaccò al camino come il caprifoglio
ad un albero. "Non ne ho bisogno, ho chi mi salva, io!"
L'acqua continuò a salire e alle 18 Romoletto annegò.
Appena si trovò in paradiso, Romoletto andò su tutte
le furie. Si presentò al Signore e protestò: "Hai
detto che pensavi a me e invece sono bell'e morto!"
Il Signore lo fissò con il suo sguardo pieno di bontà:
"Ho pensato a te, Romoletto, tre barche ti ho mandato!".
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Era un poveraccio e dalla vita aveva preso solo bastonate. Ma
continuava a pregare: "Signore, ti prego, fammi almeno vincere
la lotteria".
Le cose andavano sempre peggio, ma lui pregava: "Signore,
dammi una mano, aiutami, fammi vincere la lotteria".
Ogni giorno la sua preghiera saliva al cielo: "Signore, dammi
una mano
aiutami, fammi vincere la lotteria".
Finché una notte la voce di Dio lo svegliò: "E
dammela tu una mano, compra almeno il biglietto!".
Attenzione, la Preghiera del cuore
ci sara' martedì 17 invece di mercoledì 18.