Gennaio 2006 – I Quaderni di M. Valtorta
1° giorno dell'anno dedicato a MARIA SS.ma, Madre di Dio eletta a Madre dell'umanità da Gesù stesso dall'alto della Croce. Ho pensato che fosse doveroso renderLe omaggio e gratitudine dedicandoLe il primo scritto di questo nuovo anno. A Lei affidiamo i giorni del nuovo anno che verranno, a Lei chiediamo di prenderci per mano come bambini, e condurci a Gesù senza esitazioni né ripensamenti. A Lei, che ci ha partoriti come figli con i dolori più atroci sofferti insieme a Gesù nella passione e morte di Lui, consacriamo i nostri cuori affichè siano rinnovati nella fedeltà a Dio e alla sua legge, che è legge d'amore e di salvezza eterna per i suoi amati figli. La Madre è presente ai nostri giorni perché vuole salvare tanti suoi figli.
Grazie Dio Padre, che ci hai donato una così amorevole Madre e un Fratello che ha dato la sua vita per riconciliarci con Te e ci ha indicato la Via per guadagnarci la Vita eterna.( r. )
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4 luglio 1943 – Dice Gesù :
“L'Eucarestia è il mio Sangue e il mio Corpo. Ma avete mai riflettuto che quel Sangue e quel Corpo sono stati formati col sangue e il latte di Maria? Ella, la Purissima che accolse il Cielo nel suo grembo vestendo delle sue carni di candore immacolato il Verbo del Padre dopo le nozze divine con lo Spirito Santo, non s'è limitata a generare il Salvatore. L'ha nutrito del suo latte. Onde voi, uomini che di Me vi cibate, succhiate il latte di Maria che è divenuto sangue in Me. Il latte verginale. Come potete dunque rimanere così sovente schiavi della carne se scende in voi, insieme al mio Sangue, questo latte immacolato? E' come se una fontana di purezza celeste riversasse in voi i suoi flutti. E non ne restate mondi? Come potete essere così quando in voi circola il latte della Vergine e il Sangue del Redentore? Quando vi accostate alla mia Mensa è come se accostaste la vostra bocca al seno castissimo della Madre. Pensatelo, figli che poco ci amate! Io sono contento che succhiate a quel seno da cui ho tratto alimento. Ma vorrei che, come pargoli nutriti a un seno, in voi aumentasse la vita, vorrei cresceste e vi irrobustiste. Il latte della nutrice trasfonde, oltre la vita materiale, tendenze morali. Come potete voi, nutriti a quel seno purissimo, non prendere somiglianza spirituale di Maria? Ella vi stringe al seno, così macilenti, malati, sporchi come siete. E vi deterge, vi nutre, vi porta dal suo Primogenito perché vuole che lo amiate.
Se non fosse per le cure di Maria, per le preghiere di Maria, la razza umana non sarebbe più.
L'avrei cancellata perché veramente il vostro vivere ha toccato il profondo del Male e la Giustizia è ferita, e la Pazienza è colmata, e la Punizione è pronta. Ma c'è Maria che vi ripara col suo manto, e se Io posso, con un volger di sguardo, far prostrare il Paradiso e tremare gli astri, non posso nulla contro mia Madre. Sono il suo Dio, ma sono sempre il suo Pargolo. Su quel cuore mi sono riposato nel primo sonno d'infante e nell'ultimo della morte, e di quel Cuore so tutti i segreti. So dunque che punirvi sarebbe dare un trafiggente dolore alla Madre del genere umano, alla Madre vera, che sempre spera potervi condurre al Figlio suo. Sono il suo Dio, ma Ella è mia Madre. Ed Io, perfetto in tutto, vi sono Maestro anche in questo: nell'amore per la Madre. A chi ancora crede, nel mondo, Io dico: “La salvezza del mondo è in Maria” . Se sapeste come Dio si ritira nel profondo, davanti alla sempre più montante marea dei delitti che commettete, voi deicidi, voi fratricidi, voi violatori della legge, voi fornicatori, voi adulteri, voi sentina di vizi, ne temereste. Ma siete divenuti stolti. Prima ero Io che ero il ponte fra il mondo e il Cielo. Ma veramente, davanti alla vostra pertinacia nel Male, il Cristo si ritira come un tempo da Gerusalemme poiché “l'ora non è ancora venuta” e il Cristo, in attesa dell'ora (l'ora della sua ultima venuta), vi lascia al vostro Male perché lo compiate.
Ora, unico ponte resta Maria. Ma se dispregiate Essa pure, sarete schiacciati. Non permetto sia vilipesa Colei in cui lo SpiritoSanto discese per generare Me, Figlio di Dio e Salvatore del mondo.”
28 Novembre 1943 - Dice Gesù :
“ Segno caratteristico della mia nascita al mondo fu la luce .. . Io ero la “Luce” e la luce mi precedette, mi circondò, mi annunziò, mi condusse, e a Me condusse i puri di cuore…….
Ero venuto Luce nel mondo. Luce per il mondo. Luce al mondo. Chiamavo il mondo alla Luce. Tutto il mondo. E lo chiamo da venti secoli, senza soste. Sulle vostre tenebre non cesso di far risplendere la mia Luce. Se sapeste innalzarvi oltre la barriera di caligine che avete sparsa sul mondo, vedreste il Sole divino sempre sfolgorante e benigno sugli uomini, su tutti gli uomini. Né è da stupirsi se vi precedono ormai quelli che sono i più lontani da Roma cattolica.
Gaspare, Melchiorre , Baldassarre, da tre punti della Terra sul paziente dorso dei cammelli vennero alla Luce del mondo non vista dai compatrioti del Figlio di Maria. Africani, asiatici, australi, vengono alla Croce che voi avete respinta. E vi sorpasseranno. Nell'ultimo giorno, quando il tempo e gli uomini saranno illuminati in ogni punto e lato, si vedrà la ingrata lacuna lasciata da voi, cattolici da secoli, mentre gli altri: idolatri e eretici, affascinati dal Cristo, Signore Santo, saranno affluiti con le loro anime fatte vergini dalla Grazia.
Quanti moti tenebrosi nel mondo civile! E' la vostra vergogna e il vostro castigo. Mai avreste dovuto e mai dovreste permettere che la Luce data a voi per primi fosse da voi respinta e rinnegata. Le tenebre vi uccidono e non le volete abbandonare. Da esse vengono, come gli odiosi animali della notte, tutti i mali che vi tormentano e si pascono del vostro sangue e del vostro tormento. Non mi volete più. Non mi comprendete più. Non mi conoscete più. Neppure quelli della “ mia casa” mi conoscono più. Ed Io stento a conoscere loro, tanto li hanno imbruttiti le molte malattie della carne e della mente.
Ma, in questa prima domenica d'Avvento che annuncia la venuta della Luce nel mondo, Io ve ne prego, o figli, se non osate guardare a Me Redentore e Giudice perché alla vostra anima avvilita il Dolore fa paura e la Giustizia terrore, guardate a Me, piccolo infante sul seno di Maria. Non può un pargolo avere altro che carezze e sorrisi. E questi ho per voi.Pietà della mia nudità e della mia povertà. Non di vesti e di denaro, ma di amore. Dell'amore vostro. Non voglio oro, non incenso. Voglio solo l'amore vostro. Lo voglio perché amarmi e conoscermi è Vita e Verità. Come Maria mi ha generato per opera dell'Amore, così Io vi voglio generare per mezzo dell'amore. Il mio è vivo e operante, ma occorre anche il vostro.
Venite a Me e accoglietemi in voi. Aprirò in voi torrenti di Luce e di Grazia e vi farò divenire figli di Dio come Io sono. Benedetti quelli che la mia Luce accolgono. Io sarò in loro. Io abiterò in loro, nel loro spirito. Poiché il Verbo non ha bisogno di dimore di creta, ma di dimore vive: gli spiriti degli uomini vuole Egli per sua abitazione. La gloria di Dio è svelata a coloro che mi accolgono, poiché dove sono è con Me il Padre e lo Spirito, e la gloria del Signore si disvela piena e letificante ad essi, e la Grazia è la loro vita e, come il sole dall'alto del cielo, la Paternità, la Fratellanza, la Carità divina sono su di loro e dànno anticipi di beatitudine. Maria nella sua luminosità estatica mi offre al vostro amore. Curvate la fronte all'Amore fatto carne. E' venuto nella guerra per portarvi la Pace.”
Cari amici, sono giunta al termine di questa lettura profondamente colpita dal rimprovero di Gesù ed ancor più dal Suo ammonimento: “E vi sorpasseranno”. Medito sulla situazione mondiale attuale, sulla nostra realtà personale di coppia e famiglia, sul nostro essere “cristiani” e trovo che oggi più di ieri (Gesù disse queste parole nel 1943) Egli avrebbe ben ragione di rimproverarci. Meditiamo seriamente su queste lezioni di Gesù , chiare, semplici e dirette che ci indicano ancora una volta quali sono i nostri errori e quali i mezzi per ripararli ed evitarli nel futuro. Gesù con parole amorose ci invita a tornare a Lui, a Dio Padre che ci aspetta paziente per stringerci al Suo cuore.
Nel nome di Gesù auguro a tutti un BUON ANNO 2006 che ci veda migliori di ieri. rita
IL NATALE ( www.ilmaneggiodelsignore.it ) 15 dic.2005
Gesù dimmi dove sei, perché io non vada errando verso una solitudine interiore….dove tutto è deserto e ingorgo di una esistenza frettolosa e sola! Qual'è il Natale che Tu desideri Signore? Certamente non quello di questo nostro sistema che non decide niente per il “cristiano”, dove tutti sono presi a spendere e a rincorrere il consumismo! Mio Gesù, portiamo in noi un solo segno ed è quello delle preferenze alle nostre golosità; tutto scivola nel materialismo e all'insegna di tutto questo c'è il regalare e il ricevere, mangiare e poi star male. Siamo i poveri erranti che in questi giorni si perdono nelle vie ammirando vetrine, senza colpevolizzarsi per come partecipiamo alla Tua Nascita. Mi chiedo: cosa portiamo al Tuo Altare? Desidero un Natale vero, esser fuori da tutto ciò che mi fa perdere la Tua Via, desidero incontrarmi con i poveri malati e gli abbandonati e sai perché? Perché è proprio a Natale che mi allontano da Te, mi sento rincorsa e percossa da questo consumismo ed è per questo che Ti dico: in questi giorni dove sei Gesù?
“ Ritorno a nascere secondo le vostre usanze, sono nelle strade, negli ospedali, nelle case che accolgono i poveri e gli abbandonati; non c'è presepe senza il povero, non c'è la Mia presenza dove ci sono i ricchi presepi pagani pronti per accogliere preziosi doni. Lì sono il vero estraneo, sono il povero che non accogliete, il sofferente che non visitate, il vecchio che ignorate. Io sono il Signore dei poveri, Sono l'affranto non compreso, Sono la Via che non percorrete, la Verità che non riconoscete, la Vita che rinasce nel silenzio dei vostri cuori dove c'è un'unica attesa: ricevere e donare rimanendo nel silenzio interiore che crea gelo intorno a Me. Figlia Mia, la forza della fede è nella rinuncia a tutto ciò, sono nei vostri presepi se ci sono doni per i poveri, dove l'attesa della Mia nascita è solo preghiera, perdono e carità. Allora, solo allora, sono il vero festeggiato …
Il Mio augurio per voi è che tutti siate i pastori che vengono a ricevere il loro Salvatore con le mani piene di doni , fatti di unione, fratellanza, uguaglianza senza nessuna distinzione. Dove i colori della vostra pelle saranno per Me luce per accoglierMi, dove Mi accoglierà la musica di cuori commossi. Solo allora sarò nato in un santo presepe.”
Il maneggio del Signore coglie l'occasione per fare un augurio di perfetta letizia a tutti voi che seguite questo sito, contando solo sull'Amore di Dio, per una confraternita di spirito in una comunione di pace e di amore. AUGURI !