Dicembre 2006 – I quaderni di M. Valtorta
1 Dicembre 1943
Dice Maria : “ Da quando ho portato in Me il Figlio ho visto tutte le cose con altri occhi.
Nell'aria che mi circondava, nel sole che mi scaldava, nel raggio di luna che scendeva nella mia stanzetta a farmi compagnia nelle mie notturne meditazioni, nel brillare delle stelle, nei fiori del piccolo orto o dei campi di Nazareth, nell'acqua che cantava nella fontana costruita da Giuseppe per evitarmi la fatica fisica e quella morale di uscire dalla mia solitudine quasi abituale, nei piccoli agnelli dalla voce di bambino, io vedevo il mio Signore, Padre del mio Figlio, lo Sposo del mio spirito verginale, vedevo soprattutto il mio Bambino per il quale tutto è stato fatto.
I suoi occhi erano aperti in me ed io vedevo con gli occhi del mio Dio che era la mia Creatura.
Le virtù aumentavano in me e quanto più cresceva la mia Creatura tanto più la sua Perfezione infinita compenetrava la sua Mamma, come se dalle sue carni sante la potenza, che avrebbe poi sprigionato intera nei tre anni del suo ministero, fluisse con raggi di etere spirituali a rinnovarmi tutta. Oh! Figlia! Dio nella sua bontà mi ha fatta salutare:”Piena di grazia”. Ma la pienezza fu in me quando fui una col Figlio mio.
Allora era la mia anima che, una con Dio, di Lui aveva l'abbondanza delle virtù.
La Carità fu la preminente di quel momento. Se prima amavo, dopo superai l'amore della creatura, perché amai col cuore della Madre di Dio. Arsi. L'incendio è un velo di brina su un campo d'inverno rispetto all'ardore che era in me. Vidi le creature non più con pensiero di donna, ma con mente di Sposa dell'Altissimo e di Madre del Redentore. Erano mie quelle creature.
La mia maternità spirituale si iniziò allora poiché no , non vi fu bisogno che Simeone parlasse per conoscere il mio destino. Io sapevo poiché possedevo la Sapienza in me.
Essa diveniva carne in me e le sue parole correvano come sangue per il mio essere ed affluivano al cuore dove io le custodivo. Non ebbe segreti la futura vita del mio Figlio per la sua Mamma che lo portava in grembo. E se ciò era tortura, poiché io ero Donna, era anche beatitudine pari a quella della mia Creatura, poiché fare la Volontà di Dio e redimere per ricongiungere a Dio gli uomini divisi e ottenere l'annullamento della colpa e l'aumento della gloria del Padre, è quello che fa la felicità dei veri figli di Dio.
E capostipiti siamo il mio dolce Gesù ed io, per bontà del Padre, Madre sua.
Quando si ama realmente si vive non per sé ma per gli altri.
Quando si possiede Dio, si ama perfettamente e dietro alla Carità ogni altra perfezione viene.
Anche i sensi umani si perfezionano onde tutto quanto è a noi d'intorno acquista luce, voce, colore diverso e soprattutto porta un segno che solo i possessori di Dio vedono: il suo, santo e ineffabile;
e non vi è bisogno di dire parole per pregare, poiché basta che il nostro occhio si posi sulle cose create perché il nostro cuore si sollevi nell'orazione più alta che è la fusione col Creatore.
Cantiamo allora il Magnificat per tutte le cose che il Signore ha fatto per noi, perché, Maria, quando ci siamo dati a Dio, Dio ci fa regine e ci mette a parte del suo possedere, onde anche la più umile può dire: “ L'anima mia magnifica il suo Signore, il quale ha guardato la sua serva per la quale ha fatto grandi cose, e il mio nome d'ora in poi è ‘beata' !”.
8 Dicembre 1943 - Dice la Mamma :
“ Un altro regalo della Mamma in occasione della mia Festa …. L'esser Madre di Gesù fu una grazia di cui non m'era lecito gloriarmi. Fra i milioni e milioni di anime create dal Padre, Egli, per un decreto imperscrutabile, scelse la mia ad esser senza macchia.
Non vuole l'Eterno che in Cielo io mi umilii, perché m'ha fatta Regina nell'istante felice in cui, lasciata la Terra , sono stata cinta dall'abbraccio del Figlio mio. Ma se lo permettesse, io starei in eterno prostrata davanti al suo Fulgore per umiliargli tutta Me stessa in ricordo del suo decreto di benignità che m'ha dato un'anima battezzata in anticipo su tutte le anime, non con l'acqua ed il sale ma con il fuoco del suo Amore.
L'avere Gesù succhiato al mio seno neppure poteva suscitarmi vampe di superbia.
Egli avrebbe potuto venire sulla Terra ed esser Evangelizzatore e Redentore senza avvilire la sua Divinità ai bisogni di un infante.
Ma l'avere osservato la parola di Dio e affinato i sensi dell'anima con una purezza totale fin dall'infanzia, questo era grandezza; e l'aver ascoltato la Parola che m'era Figlio per renderla mio pane e sempre più fondermi al mio Signore, questa era beatitudine.
Oh! Santa Parola. Dono dato ai diletti di Dio, veste di fuoco che cingi di splendori, Vita che divieni la Vita di coloro a cui ti dai, che Tu sia sempre più da essi amata come io ti amai in ardore e umiltà..Opera in questi miei figli, o Parola Santissima, poiché io li ho presi ai piedi della Croce per dare conforto al mio strazio di Madre a cui è stato ucciso il Figlio adorato, e conducili al Cielo per una via di verità splendenti e di ardenti opere.
Conducimeli sul Cuore dove Tu hai dormito infante e posato ucciso, dove ancora sono stille del tuo Sangue santissimo e del mio pianto, perché il resto della loro umanità dilegui a quel contatto ed essi, luminosi della tua Luce, entrino con Te nella Città dove tutto è eterna perfezione e dove Tu regni e regnerai, Figlio mio santo!”
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6 Novembre 2006 * I veri Buoni *
Dice Maria : “ Figli Miei, siete imprigionati in un mondo senza amore e senza fede, soffocate nell'indifferenza e così siete senza destinazione alcuna, quante volte con le vostre presunzioni tentate Dio mettendolo alla prova … Così credete voi !?!…
LUI è il Siero per i vostri veleni, DIO è l'Otre che vi invita a riceverLo come MISERICORDIA.
Il vero buono è colui che cerca Dio attraverso i poveri, i sofferenti e gli abbandonati …
Vi concedete troppi alibi, molti sono i buoni mascherati da samaritani, ma dentro non hanno compassione, le buone azioni quotidiane il più delle volte le fate solo per voi stessi, ma se non amate e non perseverate, lo fate senza spirito di carità vera..
Il vero buono ama l'uguaglianza e non disdegna mai nessuno ed è sempre in sintonia con l'amore. Questo è il linguaggio che Gesù è venuto a portarvi: FRATELLANZA E UGUAGLIANZA.
Molto spesso i poveri vi indignano e così arrivate a scegliervi il povero personale; il vero buono ama e accoglie tutti senza interrogarsi se merita.
Figli miei, ricordate che i poveri di domani potreste essere voi … Chi dice di aver incontrato Gesù deve incontrarsi con i poveri e i sofferenti, altrimenti Lo avrà solo sfiorato.
Questo vuol dire rispondere alla chiamata della vera fede cristiana, ed Io in ginocchio davanti a Dio imploro perché sia Lui a fortificarvi nella vera chiamata alla CONVERSIONE.
Ma se tutto ciò non si attua, non sarete dei veri convertiti …”. (dal libro della Vita: Corinzi I,13)
GESU' CI AMA E CI BENEDICE TUTTI ALLO STESSO MODO
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Queste pagine invitano ancora una volta a meditare e riflettere seriamente sulla nostra conversione.
Chiediamoci quanto la nostra fede sia aderente ai richiami sollecitati continuamente dalla Madonna, quanto nei nostri atteggiamenti risponde al dettato di Dio e alla Parola di Gesù.
Ha detto Gesù che Egli vive nei sofferenti, negli emarginati, nei poveri … quante volte Gesù mio ti abbiamo incontrato e ti abbiamo accuratamente evitato .. . ignorato ?
Quante volte ci siamo vestiti da samaritani senza esserlo nel profondo del cuore ?
Quante volte abbiamo negato il perdono, proprio noi che siamo stati da TE perdonati infinite volte?
Abbi pietà Signore delle nostre ingratitudini, della nostra indifferenza , donaci la consapevolezza dei nostri errori e la volontà di rimediare, donaci una fede ed un cuore nuovo ardente d'Amore. Vieni nel nostro cuore e facci rinascere con Te a nuova vita, perché sia veramente NATALE !
ANCORA UNA VOLTA GESU' VIENE A NASCERE TRA GLI UOMINI,
SIA LA PACE E L'AMORE PER TUTTI QUELLI DI BUONA VOLONTA'! . Rita