RACCONTO DEL MESE: Giovani (B. Ferrero Il segreto dei pesci rossi LDC)
Un giovane che partecipava ad una corsa nel deserto, si perse e, nell’immensità abbacinante delle dune e delle rocce, non riuscì più a ritrovare l’orientamento. Non si perse d’animo e s’incamminò coraggiosamente. Dopo qualche ora di vagabondaggio incerto, il sole e l’arsura cominciarono a martellarlo senza pietà. Le forze lo abbandonarono. Il giovane smarrì la baldanza e si accasciò dietro una roccia, proprio dove s’incrociavano 3 o 4 piste che, apparentemente, si perdevano nel nulla.
“Acqua!” si mise a biascicare fievolmente il giovane.
Passò un medico, famoso per le sue ricerche, lo squadrò bene bene e poi sentenziò: “Giovanotto, ricordati che il tuo organismo ha bisogno almeno di due litri d’acqua al giorno. Quello ti serve! Non quelle porcherie che bevete voi!”.
Passò uno scienziato e ben volentieri gli spiegò le virtù dell’H2O e il miracolo di quelle molecole che si uniscono a formare un elemento così utile.
Sull’altra pista, arrivò un bravo prete e tenne al giovane una predica sul fatto che il suo desiderio era legittimo e che l’acqua che così ardentemente desiderava doveva fargli pensare a qualcosa di più elevato.
Passò anche un ubriacone che mostrò al giovane una bottiglia di liquore, garantendogli beffardamente che era molto meglio dell’acqua.
Tutti passarono e si allontanarono sulle loro Land Rover, alzando nuvole di polvere. Il giovane rimase là al crocevia, steso sulla sabbia infuocata, a gridare, con voce sempre più debole: “Acqua!”.
Attenzione!La desolante monotonia delle interminabili e solitarie strade del Sud America sono interrotte da cumuli di pietre chiamare “ceferinos”. Su ognuno di questi mucchi di pietre c’è una bottiglia d’acqua. Le bottiglie d’acqua sono lasciate dai camionisti che vogliono ricordare una storia. Un madre si era smarrita con il suo bambino in una di quelle lande deserte. Il bambino stava morendo di sete e la madre lo dissetò con il suo sangue. Un camionista li trovò e salvò il bambino, ma la madre era morta. Sulle strade dei giovani del nostro tempo chi costruisce ancora “ceferinos”?.
Il GIOCO DEL MESE: Uovo nel cappello… Per più giocatori
Ogni giocatore dispone il proprio berretto in fila, ai piedi di un muro. Poi, da una distanza di circa 7 – 8 passi, ognuno deve cercare, a turno, d gettare una pallina in uno dei cappelli. Appena un concorrente fa centro, tutti i giocatori, escluso il padrone del cappello in questione, devono fuggire prima che questi raccolga la pallina e, tirandola, colpisca uno dei fuggiaschi. Se vi riesce, passa il turno e il gioco ricomincia dall’inizio; altrimenti deve mettere un sassolino nel proprio cappello a titolo di penalità. Alla fine del gioco, vince chi ha meno sassolini nel proprio cappello, mentre chi ne ha di più, paga pegno.
LA PREGHIERA DEL MESE: Per i tempi di noia
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Gesù, mi annoio. Non ho un amico con cui giocare, i miei cari sono tutti impegnati. Ma Tu sei qui vicino a me e con Te ci sono tanti Angeli… Ho capito, posso disegnare la bella scena che mi si dipinge in testa: ci sei Tu, io e gli Angeli; e Tu mi abbracci, mentre gli Angeli sfavillano di gioia. Gesù, è bello stare con Te. Tu sei l’Amico più caro. Tu sei sempre con me. Grazie!
Attenzione! In questa rubrica i bimbi possono scrivere ciò che vogliono.