RACCONTO DEL MESE: Le rane chiesero un re
Nel tempo in cui leggi egualitarie facevano prosperare Arene, la libertà sfrenata sconvolse lo stato e l'anarchia sciolse i freni di un tempo. A questo punto, in seguito ad un accordo tra le fazioni politiche, Pisistrato occupa l'acropoli e si fa tiranno. Gli Ateniesi piangevano la loro dolorosa schiavitù (non perché lui fosse crudele, ma perché è gravoso ogni peso per chi non è abituato) e quando presero a lamentarsi, Esopo raccontò loro questa storiella:
Le rane, abituate a girare liberamente nei loro stagni, con grande chiasso domandarono a Giove un re che con la forza reprimesse la maniera sregolata di vivere. Il padre degli dei rise e diede loro un piccolo travicello che, appena gettato, atterrì con il suo tonfo e con il movimento improvviso dell'acqua la pavida genia. Le rane rimasero immerse nel pantano per un bel po' di tempo; quand'ecco che una, senza fare rumore, tira su la testa dallo stagno e dopo avere esaminato il re, chiama fuori tutte le altre. Quelle, lasciato ogni timore, a gara si precipitano nuotando e in massa, sfacciatamente, saltano sopra il pezzo di legno. Dopo averlo insozzato con ogni tipo di oltraggio, inviarono un'ambasce-ria a Giove per avere un altro re, perché quello che era stato dato era una nullità. Allora Giove mandò loro un serpente che con i suoi denti aguzzi cominciò ad afferrarle ad una ad una. Incapaci di difendersi, le rane cercano invano di sfuggire alla morte; la paura toglie loro la voce. Infine, di nascosto, affidano a Mercurio l'incarico di pregare Giove che le soccorra nella calamità. Ma il dio risponde: “Poiché non avete voluto sopportare il vostro bene, rassegnatevi a sopportare questo male”.
“Anche voi, cittadini, disse Esopo, tollerate questo male, perché non ne venga uno maggiore”
Il GIOCO DEL MESE: Mano calda Per più giocatori
Il giocatore prescelto, estratto a sorte, viene bendato e pone una mano dietro la schiena. A turno, i compagni, dietro di lui lo colpiscono e chiedono: “Indovina chi ti ha colpito?”. Se indovina, lascia il posto al compagno individuato, se non indovina riprova. Dopo tre errori si paga il pegno e per continuare il gioco si sceglie un altro giocatore.
LA PREGHIERA DEL MESE: Per gli amici
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Padre santo, ti chiedo di benedire i miei amici. Insieme ad essi mi sento figlio dello stesso Padre, figlio tuo. Ti ringrazio per avermeli dati, altrimenti sarei molto triste se non avessi nessuno con cui giocare e studiare. Insegnami ad amarli anche quando mi fanno qualche dispetto e insegna anche a loro a perdonarmi quando io li faccio a loro. Fa' che la nostra amicizia duri per sempre. Manda i tuoi angeli durante i nostri giochi, perché non ci accada nulla di male. Amen
Attenzione! In questa rubrica i bimbi possono scrivere ciò che vogliono.