RACCONTO DEL MESE: Il lupo di Betlemme (B. Ferrero Il segreto dei pesci rossi LDC)
C’era una volta un lupo che viveva nei dintorni di Betlemme. I pastori lo temevano tantissimo e vegliavano l’intera notte per salvare le loro greggi. Il lupo era sempre più affamato e arrabbiato.
Una strana notte piena di suoni e luci, mise in subbuglio i campi dei pastori. L’eco di un meraviglioso canto di angeli era appena svanita nell’aria. Era nato un bambino, un batuffolo rosa, roba da niente. Il lupo si meravigliò che quei rozzi pastori fossero corsi tutti a vedere un bambino.
“Quante smancerie per un piccolo cucciolo d’uomo” pensò il lupo. Ma incuriosito e affamato, li seguì. Quando li vide entrare in una stalla si fermò nell’ombra e attese. I pastori portarono dei doni, salutarono l’uomo e la donna, s’inchinarono deferenti verso il bambino e poi se ne andarono. L’uomo e la donna, stanchi per le fatiche e le incredibili sorprese della giornata si addormentarono.
Furtivo come sempre, il lupo scivolò nella stalla. Nessuno avvertì la sua presenza. Solo il bambino. Spalancò gli occhioni e guardò il muso affilato che, passo passo, guardingo ma inesorabile, si avvicinava sempre più. Il lupo aveva le fauci socchiuse e la lingua fiammeggiante. Gli occhi erano due fessure crudeli. Il bambino però non sembrava spaventato.
“Un vero bocconcino” pensò il lupo. Il suo fiato caldo sfiorò il bambino. Contrasse i muscoli e si preparò ad azzannare la tenera preda.
In quel momento una mano del bambino, come un piccolo fiore delicato, sfiorò il suo muso in un’affettuosa carezza. Per la prima volta nella vita qualcuno accarezzò il suo ispido e arruffato pelo, e con una voce, che il lupo non aveva mai udito, il bambino disse: “Ti voglio bene, lupo”.
Allora accadde qualcosa d’incredibile, nella buia stalla di Betlemme. La pelle del lupo si lacerò e cadde a terra come un vestito vecchio. Sotto, apparve un uomo. L’uomo cadde in ginocchio e baciò le mani del bambino e silenziosamente lo pregò.
Poi l’uomo che era stato lupo uscì dalla stalla a testa alta e andò per il mondo ad annunciare a tutti: “E’ nato un bambino divino che può donarvi la vera libertà! Il Messia è arrivato! Egli vi cambierà!”.
Attenzione! Cambiare le creature amandole. Questo era il piano di Dio.
Il GIOCO DEL MESE: Vecchia… Per nove giocatori al massimo
Si gioca al massimo in 9 giocatori, uno dei quali deve fare la parte della vecchia. Il gioco inizia con la vecchia che nasconde un piccolo adesivo sotto uno delle dita della mano. Poi la vecchia mostra a ogni giocatore un dito diverso dicendo: “Questo è mio!”
e il giocatore risponde: “Questo è mio!” e tocca il dito della vecchia.
Quando tutte le dita sono state toccate, la vecchia apre le mani e mostra sotto quale dito c’era l’adesivo. Il giocatore che ha indovinato prende il posto della vecchia, mentre gli altri scappano a gambe levate verso una tana prestabilita, cercando di sfuggire alla vecchia che cerca di raggiungerli. Se la vecchia li tocca prima che raggiungano la tana, escono dal gioco, altrimenti sono salvi. Il gioco termina quando tutti sono stati catturati o si sono salvati.
LA PREGHIERA DEL MESE: Quando si è a letto con la febbre
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Gesù, oggi Tu sei sicuramente vicino a me, perché Tu stai vicino a quelli che soffrono. Io ti ringrazio perché mi fai compagnia e non mi annoio. I miei compagni sono a scuola, io, invece, posso trattenermi con Te, che riempi di pace il mio cuore. So che la febbre mi passerà, ma Tu resta ancora con me. Io ti voglio bene e la tua presenza mi è tanto cara. Ne voglio parlare anche ai miei compagni.