a Marco………………………………che a 11 anni è volato fra gli Angeli
Non occorre spostarsi tanto per incontrarlo e vivere con Lui.
Dentro una grande casa di cemento c’è una delle sfaccettature del Cristo vivente.
Lo trovi nella frescura della rugiada mattutina, quando ancora la città non si è svegliata, quando i “bimbi” dovrebbero dormire e sognare nei loro lettini profumati, invece, tanti sono i “Cristi” che iniziano a portare la croce verso il proprio calvario.
Con gli occhi umidi di pianto, impastati dal sonno rubato alla notte appena finita, si avvicinano silenziosi, timidi ed impauriti verso il giorno che sorge. Come piccoli soldati, che combattono la loro guerra, loro lottano per la vita.
E’ inconcepibile e difficile, nella frenesia del quotidiano, pensare ad un mondo fatto di tanta fanciullezza spezzata.
Piccoli fiori che schiudono i petali al sole solo dopo qualche ora, ma non sanno che il “vero sole” sono loro. Dai loro occhi nasce il sole e la preziosità della vita.
Cristo è in qui bambini che ogni giorno lottano per vivere.
Ho capito….non servono libri, banchi di scuola o saggi per imparare; ma basta Donare una sola briciola del proprio tempo con Amore.
Non vi è dolore maggiore vedere un “cucciolo” soffrire.
Ho visto….corpicini esili legati ad un filo, da cui scorre veleno e tanta speranza.
Ho visto….genitori impauriti e nello stesso tempo rocce inespugnabili con Cristo.
Sono loro, questi angeli, che ti proiettano nella pienezza e nel senso della Vita: la vera fortezza sono loro.
Cristo ti ho visto….incontrato….vissuto e, soprattutto, amato: tu sei Marco, tu sei Giorgio, Giovanni, Giulia……………………………………………………………….
Il timore che avevo si è volatilizzato, spero di essere stato all’altezza della tua grandezza Marco, grazie piccolo.
BO 26.VII.2002
Salgo ritmicamente le scale con un grosso nodo in gola.
Vorrei piangere, vorrei urlare, vorrei gridare: …….perché?.......ma ingoio e soffoco tutto.
Varcata quella porta entro in un nuovo mondo con la coscienza che qualcuno mi attende.
Avverto che non mi attendi solo tu, mi accorgo che ci sono anche gli altri.
Il mio mondo si chiude alle spalle, le mie angosce svaniscono e sono qui per donare con amore un sorriso.
Mi trasformo, come una crisalide, sono tutto vostro.
Sento, Signore, la tua grazia e la tua forza che mi pervade.
Ogni giorno nasco in un uomo nuovo e sento che Tu, attraverso me, ti protrai e ti manifesti.
Adesso vorrei nuovamente piangere, ma questa volta di gioia.
Corro verso la tua stanza e tu, piccolo, mi guardi……… i tuoi occhi dicono tutto, parlano e sorridono, sei una carica micidiale e subito scatta un’intesa e nasce la “nostra giornata”…… sì…… stiamo vivendo insieme.
BO 18. VIII. 2002