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UNO SCUDO INTORNO AL CUORE

MARZO 2003

     
PRENDETE LA SPADA DELLO SPIRITO (Ef 6,10-20)

Lo Spirito è come l'antenna per la televisione, se non è al suo posto tutto è disturbato e distorto. Gesù, parlando agli apostoli che non comprendevano il suo messaggio, che non accettavano il piano che il Padre aveva su di Lui, il piano di redenzione che lo avrebbe visto condannato a morte e crocifisso, li scusa proprio perché non hanno questo "Ripetitore" interiore dentro di loro, che dà chiarezza e riveste di senso ciò che avviene:
Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.
Quanto al peccato, perché non credono in me;
quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più;
quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.
Ancora un poco e non mi vedrete; un pò ancora e mi vedrete".
Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: "Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un pò ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?". Dicevano perciò: "Che cos'è mai questo "un poco" di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire". Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: "Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un pò ancora e mi vedrete? In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla.
In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. (Gv 16:5-24)

Sembra strano: la Parola prende carne e si esprime con linguaggio umano e gli apostoli non la comprendono! Perché avviene questo?
Potremmo dire che la Redenzione non era ancora avvenuta e il peccato li ottundeva, l'umanità prendeva il sopravvento. Quindi la non comprensione è effetto del peccato presente nell'uomo e che rende la Parola priva di efficacia perché non viene capita. E questa sembra sia la scusante che Gesù stesso porta quando gli apostoli fanno fatica ad accettare che Lui debba trionfare dalla croce.
Oggi la Redenzione è avvenuta, Cristo ha pagato per il nostro peccato, eppure tante creature in crisi esistenziale, flagellate da tentazioni che anche un bambino riconosce come insidie, ammonite, consigliate, incoraggiate.. non comprendono! C'è veramente da dire che qualcosa non funziona. Esclusa la difficoltà della lingua, perché si parla lo stesso idioma, esclusa la non comprensione intellettiva dei concetti, perché si tratta di persone capaci di intendere e volere, c'è da dire che ci sono interferenze: altri messaggi si accavallano sul "Messaggio" e la ricezione è confusa e contraddittoria: l'antenna dello Spirito non è al suo posto.
Chi l'ha spostata? Gesù aveva detto che ci avrebbe mandato lo Spirito e l'ha fatto il giorno di Pentecoste per gli Apostoli, il giorno del Battesimo e della Cresima per noi…. E' evidente che, nonostante tutto, il peccato è penetrato ancora nel cuore dell'uomo, dissacrandolo. Il peccato, se vogliamo rimanere nell'immagine, carica di ruggine il ricettore e questo non trasmette più.
Inoltre l'uomo moderno non dà importanza all'antenna dello Spirito, pensa di poter fare da sé, crede di bastare a se stesso e il tentatore, vigile e scaltro, attiva la "concorrenza": crea disturbo entrando dentro al ricettore stesso, cioè dentro di noi, stimolando la fantasia e la sensibilità, confondendo l'intelligenza, indebolendo la volontà. Questa situazione si chiama: peccato personale
Gli effetti del peccato sono disastrosi: la fonte d'acqua viva zampillante nell'intimo, promessa alla Samaritana da Gesù, viene prosciugata e allora diventiamo deboli, siamo confusi: la mente si offusca, la volontà s'indebolisce, la sensibilità si eccita, la fantasia si carica di immagini provocanti a seconda del tipo di peccato: pensieri di vendetta, progetti egoistici, immagini oscene, sentimenti di invidia, desiderio sfrenato di cose e persone altrui…. Ciò che si è condannato negli altri ora viene non solo ritenuto lecito per sé ma addirittura indispensabile.
E' un bel disastro: le persone che ci sono accanto non ci capiscono più, si chiedono: "Ma che dice, che le sarà successo? Come mai ragiona in questo modo? Il disagio è grande, non solo la persona è in crisi ma anche chi le vive accanto entra in crisi perché non la capisce più. Chi si trova fuori della grazia di Dio, soffre e fa soffrire.
Cosa fare in questo caso?
Dobbiamo fare quello che facciamo quando la radio o il televisore non trasmettono bene: rimetterci in onda. Ma per farlo bisogna revisionare tutto l'impianto: il trasmittente, la linea, il ricevente:

TRASMITTENTE
Il Trasmittente è Dio; Egli è bontà, benevolenza, misericordia, amore… Lui non subisce sbalzi d'umore o ripensamenti e non può essere disturbato dal tentatore, è stabile nella volontà di salvarci, di accoglierci nell'orbita del Suo Amore eterno, beatificante… Lui invia continuamente la Sua Parola su tutti i cuori, come dice esplicitamente nella parabola del Seminatore, e quella Parola, come il seme, ha un progetto di vita Eterna, che attende solo il nostro consenso per essere attivato.
LA LINEA
La linea va dal Cuore di Dio al cuore dell'uomo, è stata riattivata da Gesù con l'azione redentiva che è eterna e non subisce impoverimenti di sorta. S. Paolo ha detto che Gesù è offerente e offerta, sacerdote e vittima, ma Lui è Sacerdote eterno perché non muore come gli altri sacerdoti, quindi non abbiamo più bisogno di altro, sotto questo punto di vista funziona tutto a meraviglia.
IL RICEVITORE
Il guasto è possibile solo nel ricevitore che è il nostro cuore. Il cuore si può trovare in una di quelle famose quattro situazioni del terreno: Strada: durezza - superficialità
Sassi: situazione di peccato
Spine: dominio incontrollato delle passioni
Terra buona: buona volontà, lavoro, impegno.
Se il nostro cuore è come una strada, può essere paragonato ad una radio arrugginita dal tempo e non più funzionante: occorre scrostare, lubrificare, riattivare i contatti e questo si fa a colpi di esami di coscienza, di confessioni sincere, di pentimento vero, di proposito di cambiare vita, di preghiera per essere aiutati a non ricadere nell'indurimento del cuore. Tutto questo lavoro si chiama CONVERSIONE. Se il cuore si converte, Dio torna a parlare:
"Convertitevi, o peccatori, e operate la giustizia davanti a lui;
chi sa che non torni ad amarvi e vi usi misericordia?
Egli vi castiga per le vostre ingiustizie, ma userà misericordia a tutti voi.
Vi raduna da tutte le genti, fra le quali siete stati dispersi.
Convertitevi a lui con tutto il cuore e con tutta l'anima, per fare la giustizia davanti a Lui,
allora Egli si convertirà a voi e non vi nasconderà il suo volto. (Cfr Tobia 13)

Se il nostro cuore è pieno di sassi, cioè di scelte sbagliate, queste ostacolano la comprensione della Parola o comunque la sua fecondità dentro di noi: magari comprendiamo con la mente ma non riusciamo a convincere la volontà a lasciare la situazione di peccato, la Parola, come il seme in terreno sassoso, non riesce ad attecchire, perché non trova la culla che accoglie e svuota il chicco per far germogliare la radichetta dell'umiltà, che le ricorda il suo nulla, e il fusticino della fede, che espone la nuova piantina verso il Sole di Dio, che, con la Sua energia vitale la tira fuori dal fango e la eleva verso il cielo.
Questo processo si chiama sempre CONVERSIONE: se la ricezione non è buona, se la confusione è tanta, se l'insoddisfazione ci dilania, è pur sempre denuncia di un guasto operato dentro di noi da un modo di vivere sbagliato. E allora è necessario un serio esame di coscienza per individuare il nostro peccato, senza lasciarci influenzare dalla mentalità del mondo, alleato della "concorrenza" di Dio che è il demonio; lui confonde le idee, presenta come allettante ciò che è semplicemente ripugnante, indecoroso, indegno dell'uomo, ma è un buon "venditore di fumo per gli stolti", chi si lascia ingannare, cade nelle sue trame illusorie. Dopo aver individuato il peccato, bisogna toglierlo dal proprio cuore con la confessione e la riparazione e mettersi in condizione di non ricadere nell'errore, cioè bisogna fuggire le occasioni di peccato, altrimenti, come un malato in convalescenza, si ricade e le ricadute sono peggiori della malattia.

Se il nostro cuore è come un campo pieno di spine, pieno cioè di passioni incontrollate perché la volontà è debole e non sa dominare l'istinto, perché l'egoismo è cresciuto a dismisura e non sa imporre un limite alle sue voglie, il risultato è sempre lo stesso: la Parola, portata dallo Spirito, viene soffocata, l'ispirazione viene sepolta sotto il groviglio dello sterile rimpianto e una altrettanto disarmante dichiarazione di impotenza.
E allora cosa fare? La prima cosa è imporsi una gerarchia di valori: decidere, con l'aiuto della preghiera e il consiglio di persone sagge nello spirito, cosa veramente giova alla nostra salvezza. Poi, come un malato in riabilitazione, sottoporsi a esercizi di volontà: cioè farsi un programma a breve scadenza, che ci permetta di tenere sotto controllo le nostre emozioni e le nostre scelte, magari fare esercizi di piccole rinunzie per fortificare la volontà, insomma fare esercizi di riabilitazione per riattivare le nostre facoltà interiori. Sicuramente si tratta di un lavoro faticoso e forse si avrà bisogno anche dell'aiuto di qualche fratello più forte, perché ci aiuti a resistere alla tentazione di desistere e di abbandonare tutto, ma la perseveranza farà volgere lo sguardo di Dio verso di noi e con la Sua grazia si potrà ottenere ciò che sembrava impossibile: Cominceremo a sentire e capire ciò che Dio vuole dirci, e con la Sua guida si potrà riprendere un cammino sicuro. Anche questo processo di liberazione dalle liane delle passioni si chiama CONVERSIONE.

E il terreno lavorato? E' il cuore che vigila sulla propria conversione continua, che dopo aver sbagliato sta più attento a non distrarsi, a interpretare tutti i segnali indicatori, a individuare sassi e spine e ad eliminarli dal suo campo prima che diventino troppi, cioè è la persona in formazione continua, è la persona di buona volontà, che conosce la sua fragilità e volge sempre lo sguardo verso il cielo, da dove attende l'aiuto. E' la persona attenta alla Parola e se non capisce chiede consiglio, prega, usa tutti i mezzi a sua disposizione per non essere colta di sorpresa dal nemico e derubata del suo tesoro. Questa persona può arrivare anche alla preghiera continua, perché ha sempre il Signore davanti a sé e si specchia alla Sua luce; vivendo questo rapporto d'amore con Dio, fa' "tutto per amore", caricandosi di grazia e di forza, è attenta a tutto ciò che si muove accanto a sé, accoglie gli inviti divini a sostare con Lui di tanto in tanto, per fortificarsi lontano dal mondo e per avere indicazioni precise sul tratto di cammino che si apre davanti a sé. E' una persona che vive sotto l'azione costante dello Spirito ed Egli la guida a compiere la volontà di Dio.
Questa persona puoi essere tu purché lo voglia. Lo Spirito è a tua completa disposizione e ti darà tutte le grazie necessarie per vincere le tue battaglie. Lui è sapienza divina, intelligenza d'amore, consiglio sicuro, fortezza inespugnabile, conoscenza diretta, amore filiale, santa riverenza al Padre, ed ama tutti noi con amore infinito. Cosa ci manca? Mettiamoci all'opera.

LO SPIRITO SANTO NELLA VITA DI FAMIGLIA
La vita della coppia e della famiglia cristiana, dovrebbe esprimersi tutta nell'Amore vero che è appunto lo Spirito Santo. Due creature che si sposano nel Signore, devono vivere il mistero grande di cui parla S. Paolo, devono cioè, facendo circolare l'amore, che come circuito elettrico va dall'uno all'altro ininterrottamente, stringersi sempre più, fino a formare l'unità. Devono cioè riprodurre il circuito che lega in unità la Trinità Santa. Dio però è motore, la coppia, perché il suo circuito funzioni deve essere sempre collegato alla Centrale. Ora la centrale dell'Amore è appunto lo Spirito Santo. Una coppia o vive nel circuito dello Spirito o muore, si scioglie, perde l'unità.
Sono molte oggi le coppie fantasma, quelle che sembrano tali ma il loro circuito è interrotto dal tradimento, dall'egoismo, dalla finzione, dall'ipocrisia. Tantissime quelle che, constatata l'inconsistenza del legame, si sono dichiarate in stato di divorzio. Questo è successo e succede perché c'è stato un guasto nel circuito, uno dei due non ha risposto all'amore con l'amore, non ha risposto all'infedeltà col perdono, non ha risposto all'egoismo con il dono gratuito di sé… Questo comportamento denuncia che la coppia o parte di essa, è uscita fuori dal raggio di azione dello Spirito, è entrata in "zona d'ombra", nella zona delle tenebre del peccato e non riesce a comunicare. Vedete come anche i mezzi di comunicazione moderna possono farci capire le cose dell'anima. Inutile voler comunicare se siamo in zona d'ombra, se non siamo coperti dal satellite dello Spirito: non ci capiamo, confondiamo i messaggi, scambiamo l'amore con l'egoismo, il piacere pesante con la pace e la gioia interiore. L'uomo moderno cerca la felicità, ma dove la cerca? La cerca tra le tenebre e non la trova.
Nei riguardi dei figli vale lo stesso discorso: come può un egoista, un sensuale, un adultero, un bestemmiatore, un profittatore… educare i figli ai veri valori? Non ne è capace. Non si può dare ciò che non si possiede; daremo ciò che abbiamo e creeremo degli infelici. Non è questo che volgiamo, ma è questo che facciamo. Se viviamo nelle tenebre non possiamo dare luce, se siamo disperati, non possiamo dare speranza, se viviamo nell'odio non possiamo educare all'amore, se siamo egoisti non possiamo stimolare all'altruismo, se siamo sensuali, non possiamo aiutare i figli alla spiritualità, alla purezza, alla castità, alla modestia…
E' necessario assolutamente e urgentemente rimettersi sotto la luce dello Spirito. La Quaresima ci viene in aiuto in questo lavoro di illuminazione, di purificazione, di presa di coscienza, di riparazione. La nostra coppia, la nostra famiglia, la Comunità, il mondo in tutti i suoi aspetti hanno bisogno di questo rinnovamento. E' inutile angosciarsi e piangere perché nel mondo c'è tanto male: se noi vi metteremo amore, perdono, altruismo, sarà meno povero, meno malato, meno tenebroso; se poi a mettere amore siamo in tanti, il bene prevarrà sul male, la luce metterà in fuga le tenebre, e sarà "la civiltà dell'amore"! Il Signore ce la conceda.

Questionario di riflessione personale.
1. Ti sembra di avere impugnato la spada dello Spirito?
2. Nella tua casa c'è luce o tenebre?
3. La tua coppia vive sotto l'influsso dello spirito?
4. Il vostro dialogo è comprensibile o parlate lingue diverse?
5. Procurate di stare sempre collegati alla centrale dell'Amore vero?
6. A quale tipo di terreno puoi identificare il tuo cuore?
7. Hai preso coscienza dei mezzi che devi attivare per non correre rischi troppo grandi?
8. Come genitore ti sembra di poter indicare ai tuoi figli i veri valori senza arrossire?
9. Credi che ci sia da fare qualcosa urgentemente per rientrare in zona coperta dallo Spirito?

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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