"PRENDETE L'ELMO DELLA SALVEZZA" (Ef 6,10-20)
"Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la
giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme
la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo". (Is
45:8)
La salvezza è dono dall'alto e ci copre come l'elmo copre
la testa del guerriero. Non potevamo pretenderla, abbiamo demeritato,
abbiamo disprezzato il dono di Dio, "Ma Dio, ricco di misericordia,
per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo
per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti
siete stati salvati. Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti
sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli
futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la
sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per questa
grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non
viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere,
perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua,
creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto
perché noi le praticassimo. Efesini 2:4-10
La salvezza è come la mano di Dio che si posa sulla testa
del figlio prodigo, stordito dai suoi disordini, avvilito dai
rimorsi, denutrito e privo del vestito regale che gli dava dignità.
E' una mano affettuosa, tenera, è la mano di un Bambino:
si è fatto piccolo per non spaventarci con la Sua potenza,
un Bambino che cresce con noi e parla la nostra lingua, si fa
nostro amico, entra nelle nostre vicende, fino a subirne le conseguenze
più disastrose, perdonandoci e sostituendosi a noi nel
castigo. "Vi ho chiamato amici!" Ma noi dobbiamo accoglierlo,
permettergli di salvarci.
S. Paolo, ambasciatore di Cristo ci supplica addirittura, come
se Dio stesso ci esortasse per mezzo suo: "lasciatevi riconciliare
con Dio". (cfr.2Corinzi 5:18-21)
Che strana questa richiesta! Al naufrago che sta annegando quale
proposta migliore potrebbe farsi se non quella della salvezza?
E' inimmaginabile che il naufrago rifiuti il soccorso, che altro
può desiderare egli se non salvarsi? Eppure l'uomo non
sempre accetta di essere salvato e allora è il Salvatore
a rammaricarsi per non poter salvare! Siamo davvero strani noi
uomini! Davvero il nostro nemico ci ha drogato e noi non siamo
in grado di capire qual è il nostro bene! Ci siamo addormentati,
narcotizzati dal peccato. E' sempre S. Paolo che grida: "E'
ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza
è più vicina ora di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo
via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi
della luce". (Rm 13,12)
E' ora di svegliarci per renderci conto del rischio che corriamo:
la corrente rischia di trascinarci verso il baratro eterno!
..
Ma questa Mano amica c'è, è la Mano di Dio, amante
dell'uomo peccatore. Veramente questa notizia deve colmarci di
gioia! "Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora,
rallegratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli
uomini. Il Signore è vicino!" (Fil 4:4-5)
Gesù è disposto a curare le nostre ferite, a metterci
sulle spalle e ricondurci all'ovile:"Io stesso condurrò
le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo
del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e
ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella
ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa
e della forte; le pascerò con giustizia". (Ezechiele
34:15-16)
L'ovile dove vuole condurci, al riparo da ogni pericolo, è
la Sua Casa: "Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pietà di voi, perché un
Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui!
Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più
piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena
udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà
il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia
non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi
occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa
parola dietro di te: "Questa è la strada, percorretela",
caso mai andiate a destra o a sinistra.
Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento;
i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo.
"Fuori!" tu dirai loro. Allora egli concederà
la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane,
prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in
quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita,
ventilata con la pala e con il vaglio. Su ogni monte e su ogni
colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno
della grande strage, quando cadranno le torri. La luce della luna
sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà
sette volte di più, quando il Signore curerà la
piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle
sue percosse". (Is 30:18-26)
E sarà la fine di ogni angoscia, la realizzazione di ogni
speranza, la soddisfazione di ogni attesa, tutto sarà ritrovato
per sempre e sarà goduto nella pienezza della vita e della
capacità di fruizione: "La nostra patria, dice Paolo,
è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il
Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro
misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù
del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose".
(Fil 3:20-21)
E sarà lo Spirito di Dio a vivificare la dimora eterna,
a creare l'atmosfera dell'Amore perfetto. Che altro potremmo desiderare?
Questo il Signore ha fatto per noi, l'ha fatto nella pienezza
dei tempi per mezzo di Maria, che è stata assunta nell'eterno
mistero di Dio per darci l'Eterno in carne umana: "Il Signore
parlò ancora ad Acaz: "Chiedi un segno dal Signore
tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto".Ma
Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare
il Signore".
Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta
di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate
stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso
vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà
un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà
panna e miele finché non imparerà a rigettare il
male e a scegliere il bene. (Is 7:10-15), e l'ha fatto effondendo
il Suo Spirito sugli apostoli visibilmente il giorno della Pentecoste
e su noi nella realtà mistica, quando abbiamo ricevuto
i sacramenti del Battesimo e della Cresima.
"Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall'alto;
allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà
considerato una selva. Nel deserto prenderà dimora il diritto
e la giustizia regnerà nel giardino. Effetto della giustizia
sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza.
Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni
tranquille, in luoghi sicuri, anche se la selva cadrà e
la città sarà sprofondata. Beati voi! Seminerete
in riva a tutti i ruscelli e lascerete in libertà buoi
e asini"(Is 32:15-20)
Ma la salvezza, come il seme che cade sulla terra lavorata dall'agricoltore,
ha bisogno del suo tempo per far vedere i suoi frutti: occorre
che il seme maceri logorato dall'acqua e dagli agenti naturali,
ma proprio in questo perdersi come seme, esplode la radice verso
il basso e il gambo verso l'alto, perché nell'umiltà
e nel nascondimento si alimenti e nella tensione verso l'alto
trovi l'energia necessaria per produrre il suo frutto.
Per noi non può avvenire diversamente: abbiamo bisogno
della virtù della pazienza, del dolore della macerazione
sempre lunga perché dolorosa, della tensione verso Dio
durante tutta la vita terrena, che è il tempo necessario
alla vita terrena per trasformarsi in vita eterna, poi la vita
esploderà nell'eternità in grani d'oro, in frutti
d'amore che allieteranno il Cuore di Dio.
E' S. Giacomo, apostolo del Signore, che così ci esorta:
"Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore.
Guardate l'agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso
frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno
e le piogge di primavera. Siate pazienti anche voi, rinfrancate
i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere
giudicati; ecco, il giudice è alle porte". (Gc 5:7-9)
Il nostro progetto di vita si sta realizzando nell'umiltà:
quando ci sentiamo svuotati, quando sembra svanita ogni possibilità
di cambiamento, quando anche la preghiera sembra andare verso
un cielo vuoto, proprio quello è il momento di credere
nell'onnipotenza di Dio, Lui può trasformare tutto, anche
la morte, nelle Sue mani, diventa vita, l'infedeltà diventa
ravvedimento e conversione, la sfida verso il sacro diventa umile
riconoscimento della propria stoltezza, i sentieri sbagliati diventano
cammini di espiazione e di penitenza.
L'annuncio della salvezza in famiglia
I primi evangelizzatori dei figli sono i genitori. Questo compito
è così importante che se viene trascurato, si rischia
che i figli abbiano seri problemi di identificazione e di orientamento
nella vita. Sapere che veniamo da Dio, sapere che su di noi c'è
un progetto e che noi siamo qui in terra per realizzarlo, sapere
che Dio è amore, provvidenza, misericordia, perdono
dà sicurezza ai giovani, li orienta nelle loro scelte,
dà alle loro scelte valore e stabilità; il sapere
che questa vita è solo un passaggio, ma che dalle scelte
che facciamo oggi dipenderà la nostra eternità,
li aiuterà a diventare saggi; sapere che c'è una
vita eterna, dove non ci sarà più lutto, pianto,
dove tutti gli affetti, anche quelli che la morte ci ha strappato,
ci saranno restituiti, li renderà forti nel dolore, pazienti
nelle tribolazioni, perseveranti nel bene; sapere che possiamo
entrare nella salvezza attraverso il Battesimo, nutrirci spiritualmente
con l'Eucaristia, ricevere il perdono con la Riconciliazione e
la conversione, essere sostenuti dalla grazia nelle loro scelte
di vita mediante il Matrimonio e l'Ordine Sacro, che possono essere
aiutati nelle infermità con l'Unzione degli Infermi, li
farà sentire sostenuti e accompagnati anche nei momenti
più fragili
.
Tutte queste notizie di vita devono essere trasmesse ai figli
proprio dai genitori, sono essi che hanno ricevuto questo compito
da Dio, perché dare la vita del corpo e trascurare quella
dell'anima è poco, il figlio non è un animale bisognoso
solo di alimenti, di vestiti, di un riparo dalle intemperie, il
figlio ha un'anima, una vita spirituale da far crescere e da alimentare.
I coniugi, inoltre, proprio per l'amore che li lega vicendevolmente,
devono vigilare su se stessi e sul proprio partner, perché
la loro stessa relazione, consacrata dal sacramento, sia santa
e loro, man mano che il tempo passa, devono darsi un amore sempre
più puro, sempre più totale, sempre più ablativo,
sempre più soprannaturale. Questo lo potranno fare nutrendosi
della Parola e dei sacramenti, pregando insieme. Così alimentano
la loro vita e contemporaneamente danno ai figli un esempio concreto
di come si vive, di come si ama, di come ci si orienta nelle scelte,
di come si soffre, di come si muore. Questo è il compito
dei genitori.
Chi pensa di non aver impostato bene l'educazione dei figli e
lo stesso rapporto di coppia e pensa che sia troppo tardi per
riparare, non faccia anche lo sbaglio di disperare: Ciò
che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.
Per Lui un attimo è come mille anni e mille anni come un
attimo solo. La conversione sincera, la preghiera umile e confidente,
la vera contrizione possono riparare una intera vita trascorsa
lontana da Lui e dai Suoi insegnamenti. "Lui perdona, dimentica,
non tiene il conto dei nostri errori, purché torniamo a
Lui con tutto il cuore". Questo è il messaggio che
ha ricevuto Madre Speranza, profeta dell'Amore Misericordioso,
in questi tempi difficili e di lotta per la Chiesa.
La Chiesa dovrà anche lei, come il suo Capo: Gesù,
vivere il suo mistero pasquale, se è passata attraverso
la morte a causa del peccato, deve attraversare il dolore che
da esso deriva con il cuore riconciliato con Dio e con i fratelli,
solo così potrà vivere la sua risurrezione.
Gesù è modello di ogni uomo e dell'umanità
intera, la Sua vita ci dice che non c'è salvezza se non
nell'amore. Tutto ciò che nella vita crea disordine, angoscia,
sofferenza, disorientamento, smarrimento
deriva dal peccato,
i cui frutti sono proprio queste cose, se vogliamo mettere ordine
nella nostra vita, se vogliamo la pace, la serenità, la
salute, la consapevolezza che camminiamo verso la Vita, dobbiamo
abbandonare il peccato, purificarci e iniziare una vita da risorti.
Questo è possibile, questo ci è stato donato gratuitamente,
questo è ciò che il Padre celeste vuole darci e
per il quale ha mandato il Suo Figlio diletto sulla terra.
L'unica delusione che possiamo dare a Dio è quella di rifiutare
la salvezza che Egli ci offre. Ma perché fare questa stoltezza?
Quale altra prospettiva abbiamo a nostro favore? Una vita di peccato
e di trasgressione non paga, la vita passa velocemente per tutti
e inoltre nessuno di noi può scommettere su un solo giorno
di vita: non è in nostro potere. Quando tutto ciò
che il tentatore promette e falsamente fa brillare ai nostri occhi:
piacere, ricchezza, potere, abbondanza di vizi saranno diventati
solo un ricordo che ci tormenta la coscienza, da chi andremo?
"Signore, disse Pietro, da chi andremo? Tu solo hai parole
di vita eterna!"
E allora perché non andarci oggi, senza aspettare di caricarci
ancor più di responsabilità e di peccato?
Perché non riprendere in mano la nostra vita e rivisitarla
alla luce dello Spirito, per capire cosa sta succedendo dentro
di noi?
Perché non rivedere come abbiamo impostato il nostro rapporto
di coppia, per rettificarlo secondo il piano di Dio, se ve ne
fosse bisogno?
Perché non rivedere come abbiamo impostato l'educazione
dei nostri figli, per colmare eventuali carenze, per correggere
eventuali errori?
Perché non interrogarci sull'esempio che abbiamo dato ai
figli, per chiedere anche scusa se ce ne fosse bisogno e intraprendere
una vita familiare santa agli occhi di Dio, mano nella mano, sotto
il Suo sguardo compiacente?
Perché non intensificare il cammino di fede per avere maggiore
luce e capire meglio la volontà di Dio su di noi?
Tutto questo è a nostra portata, Gesù ce lo dona
gratuitamente, ci dà tutti i mezzi necessari ed è
disposto a prenderci per mano e guidarci lungo il sentiero della
luce. Afferriamo saldamente quella Mano, fidiamoci ciecamente
di Lui, è l'unico che ci vuole veramente bene, è
l'unico che non c'inganna, è l'unico che non ci chiede
niente se non l'amore, la fiducia, la volontà di seguirlo.
Fra pochi giorni la Chiesa ci darà la possibilità
di vivere la Quaresima, tempo di preparazione a risorgere insieme
con Gesù, prendiamo in seria considerazione questa opportunità
e iniziamo qualcosa di nuovo, seminiamo fiori e a primavera li
vedremo sbocciare per la delizia dei nostri occhi e la gioia del
nostro cuore. I fiori sono le virtù, i frutti sono le opere
dell'amore.
Il cammino è lungo e allettante, fratelli, incamminiamoci
con entusiasmo, senza lasciarci scoraggiare dalle difficoltà
del percorso. Siamo in cordata, ci aiuteremo a vicenda, ma soprattutto
all'inizio della cordata c'è Gesù, il nostro Fratello,
forte e potente, ci sosterà nelle difficoltà, ci
darà coraggio nella prova. Non perdiamo altro tempo
.
Tu che leggi, vuoi venire con noi? Dammi la mano e andiamo, Gesù
ci salverà!
QUESTIONARIO DI APPROFONDIMENTO PERSONALE
1. La salvezza dell'anima è la cosa più importante
per ogni uomo che viene sulla terra, ho preso coscienza di questa
realtà?
2. La salvezza è dono di Dio. Sono grato al Signore di
questo dono?
3. Considero il dono della salvezza almeno alla pari delle cosiddette
"fortune" della terra?
4. M'impegno a capire cosa devo fare per ottenere la vita eterna?
5. Contemplo spesso il volto di Gesù con gratitudine ed
affetto?
6. Faccio di Gesù il mio modello di vita?
7. Credo al Suo Amore Misericordioso o cedo a pensieri di scoraggiamento
e di disperazione?
8. M'impegno sinceramente in un cammino di conversione progressiva?
9. Faccio capire ai figli che il primo compito dell'uomo sulla
terra è salvare la propria anima?
10. So indicare loro i mezzi per appropriarsi della salvezza?
(Preghiera, Parola, comandamenti, sacramenti, impegno cristiano
.)
11. Oltre a parlare do loro un modello credibile di vita cristiana
da imitare?
12. La relazione con il coniuge va migliorando col passar del
tempo?
13. So donargli un amore sempre più spirituale, soprannaturale?
14. Prego insieme al coniuge chiedendo aiuto per realizzare il
piano di Dio su di noi?
15. Preghiamo insieme per i figli?
16. C'impegniamo per annunciare la salvezza anche ad altre coppie
lontane da Dio?
17. Nel lavoro, nella vita sociale siamo testimoni di una vita
matrimoniale sana, vitale, gioiosa, aperta all'infinito?
Il Signore benedica il vostro impegno e la vostra buona volontà
e vi conceda la salvezza.