Nell’anno sacerdotale vogliamo pubblicare qualche scritto di Don Stefano Gobbi, fondatore del “Movimento Sacerdotale Mariano”, preso dalla raccolta delle sue locuzioni interiori “Ai figli prediletti della Madonna”, che ci faccia capire i segni del nostro tempo.
Fatima (Portogallo), 15 settembre 1989
Festa della Madonna Addolorota
Grande è il mio dolore.
«Partecipate, figli prediletti, al mio dolore. Sono la vostra Madre addolorata.
Il mio Cuore Immacolato viene trapassato da spine numerose e dolorose.
Il dominio del mio Avversario si è fatto ogni giorno più grande ed il suo potere si espande nei cuori e nelle anime. Una densa tenebra è ormai scesa sul mondo.
È la tenebra del rifiuto ostinato di Dio.
È la tenebra del peccato commesso, giustificato e non più confessato.
È la tenebra della lussuria e della impurità.
È la tenebra dell'egoismo sfrenato e dell'odio, della divisione e della guerra.
È la tenebra della perdita della fede e della apostasia.
Nel Calice del mio Cuore Immacolato Io raccolgo, ancora oggi, tutto il dolore di mio figlio Gesù, che misticamente rivive le ore sanguinose della sua agonia.
Nuovo Getsemani per Gesù è vedere oggi la sua Chiesa così violata e deserta, dove la maggior parte dei Pastori dorme nella indifferenza e nella tiepidezza, mentre altri ripetono il gesto di Giuda e tradiscono per sete di potere e di denaro.
Esulta il Drago di fronte alla vastità della sua conquista, con l'aiuto della bestia nera e della bestia simile a un agnello, in questi vostri giorni, in cui il diavolo si è scatenato contro di voi, sapendo che gli resta poco tempo. Per questo sono giunti anche i giorni del mio grande dolore.
Grande è il mio dolore nel vedere mio figlio Gesù ancora vilipeso e flagellato nella sua Parola, rifiutata per orgoglio e dilaniata da umane e razionalistiche interpretazioni.
Grande è il mio dolore nel contemplare Gesù, realmente presente nella Eucarestia, sempre più dimenticato, abbandonato, offeso e calpestato.
Grande è il mio dolore nel vedere la mia Chiesa divisa, tradita, spogliata e crocifissa.
Grande è il mio dolore nel vedere il mio Papa che soccombe sotto il peso di una pesantissima Croce, mentre viene circondato dalla completa indifferenza da parte di vescovi, sacerdoti e fedeli.
Grande è il mio dolore per un numero sempre più vasto di miei poveri figli, che percorre la strada del male e del peccato, del vizio e dell'impurità, dell'egoismo e dell'odio, con il grande pericolo di perdersi eternamente nell'inferno.
Allora oggi domando a voi, figli consacrati al mio Cuore Immacolato, quanto, in questo stesso luogo nel maggio 1917, ho chiesto ai miei tre piccoli bambini Lucia, Giacinta e Francesco, a cui sono apparsa.
Volete anche voi offrirvi vittime al Signore, sull’altare del mio Cuore Immacolato, per la salvezza di tutti i miei poveri figli peccatori?
Se accogliete questa mia richiesta, dovete fare quanto ora vi domando.
Pregate sempre di più, specialmente con il santo Rosario.
Fate frequenti ore di adorazione e di riparazione Eucaristica.
Accogliete con amore tutte le sofferenze che il Signore vi manda.
Diffondete senza paura i messaggi che Io vi dono, come Celeste Profetessa di questi vostri ultimi tempi.
Se sapeste il castigo che vi attende, se chiudete ancora la porta dei vostri cuori alla voce angosciata della vostra Mamma Celeste!
Poiché il Cuore divino di mio figlio Gesù ha affidato al mio Cuore immacolato l'ultimo ed estremo tentativo per condurvi tutti alla salvezza».