Nell’anno sacerdotale vogliamo pubblicare qualche scritto di Don Stefano Gobbi, fondatore del “Movimento Sacerdotale Mariano”, preso dalla raccolta delle sue locuzioni interiori “Ai figli prediletti della Madonna”, che ci faccia capire i segni del nostro tempo.
Milano, 3 giugno
Primo sabato e festa del Cuore Immacolato di Maria
La bestia simile a una pantera.
«Figli prediletti, oggi vi riunite nei cenacoli di preghiera per celebrare la festa del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste.
Da ogni parte del mondo vi ho chiamati a consacrarvi al mio Cuore Immacolato, e voi avete risposto con filiale amore e con generosità.
Ormai mi sono formata la mia schiera, con quei figli che hanno accolto il mio invito ed hanno ascoltato la mia voce.
È giunto il tempo in cui il mio Cuore Immacolato deve essere glorificato dalla Chiesa e da tutta l'umanità.
Perché, in questi tempi della apostasia, della purificazione e della grande tribolazione, il mio Cuore Immacolato è il solo rifugio e la strada che vi conduce al Dio della salvezza e della pace.
Soprattutto il mio Cuore Immacolato diventa oggi il segno della mia sicura vittoria nella grande lotta che si combatte fra i seguaci dell'enorme Drago rosso ed i seguaci della Donna vestita di sole.
In questa terribile lotta sale dal mare, in aiuto al Drago, una bestia simile a una pantera.
Se il Drago rosso è l'ateismo marxista, la bestia nera è la Massoneria.
I1 Drago si manifesta nel vigore della sua potenza; la bestia nera invece agisce nell'ombra, si nasconde, si occulta in modo da entrare in ogni parte.
Ha le zampe di orso e la bocca di un leone, perché opera ovunque con l'astuzia e con i mezzi di comunicazione sociale, cioè della propaganda.
Le sette teste indicano le varie logge massoniche, che agiscono ovunque in maniera subdola e pericolosa.
Questa bestia nera ha dieci corna e sulle corna dieci diademi, che sono segni di dominio e di regalità.
La massoneria domina e governa in tutto il mondo per mezzo delle dieci corna.
Il corno, nel mondo biblico, è sempre stato uno strumento di amplificazione, un modo di fare udire maggiormente la propria voce, un forte mezzo di comunicazione.
Per questo Dio ha comunicato al suo popolo la sua Volontà per mezzo di dieci corna che hanno fatto conoscere la sua Legge: i dieci comandamenti.
Chi li accoglie e li osserva cammina nella vita sulla strada della divina volontà, della gioia e della pace.
Chi fa la volontà del Padre, accoglie la Parola di suo Figlio e partecipa della Redenzione da Lui compiuta. Gesù dona alle anime la stessa vita divina, attraverso la grazia, che Lui ci ha meritato con il suo Sacrificio compiuto sul Calvario.
La grazia della Redenzione viene comunicata per mezzo dei sette sacramenti. Con la Grazia vengono inseriti nell’anima i germi di vita soprannaturale che sono le virtù teologali e le quattro cardinali: fede, speranza, carità; prudenza, fortezza, giustizia e temperanza.
Al sole divino dei sette Doni dello Spirito Santo, queste virtù germogliano, crescono, si sviluppano sempre di più e conducono così le anime sul cammino luminoso dell'amore e della santità.
Compito della bestia nera, cioè della massoneria, è quello di combattere, in maniera subdola, ma tenace, per impedire alle anime di percorrere questa strada, indicata dal Padre e dal Figlio ed illuminata dai doni dello Spirito.
Infatti se il Drago rosso agisce per portare tutta l’umanità a fare a meno di Dio, alla negazione di Dio e perciò diffonde l’errore dell’ateismo, lo scopo della massoneria non è di negare Dio, ma di bestemmiarlo.
La bestia apre la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.
La bestemmia più grande è quella di negare il culto dovuto al solo Dio per darlo alle creature e allo stesso Satana.
Ecco perché in questi tempi, dietro la perversa azione della massoneria, si diffondono ovunque le messe nere ed il culto satanico.
Inoltre la massoneria agisce, con ogni mezzo, per impedire che le anime si salvino e così vuole rendere vana l’opera della redenzione compiuta da Cristo.
Se il Signore ha comunicato la sua Legge con i dieci comandamenti, la massoneria diffonde ovunque, con la potenza delle sue dieci corna, una legge che è completamente opposta a quella di Dio.
Al comandamento del Signore: “Non avrai altro Dio fuori di me” essa costruisce altri falsi idoli, di fronte ai quali oggi molti si prostrano in adorazione.
Al comandamento del Signore: “Non nominare il nome di Dio invano” essa si oppone con il bestemmiare Dio ed il suo Cristo, in tanti modi subdoli e diabolici, fino a ridurre un marchio di vendita indecoroso il suo Nome e a fare dei film sacrileghi sulla sua vita e sulla sua divina Persona.
Al comandamento: “Ricordati di santificare le feste” essa trasforma la domenica in week end, nel giorno dello sport, delle gare, dei divertimenti.
Al comandamento: “Onora il padre e la madre” essa contrappone il modello nuovo di famiglia fondato sulla convivenza, persino fra omosessuali.
Al comandamento: “Non uccidere” essa è riuscita a fare legittimare, in ogni parte, l’aborto, a fare accogliere la eutanasia, a fare quasi scomparire il rispetto dovuto al valore della vita umana.
Al comandamento: “Non commettere atti impuri” essa giustifica, esalta e propaganda ogni forma di impurità, fino alla giustificazione degli atti contro natura.
Al comandamento: “Non rubare” essa opera perché sempre più si diffondano i furti, la violenza, i sequestri e le rapine.
Al comandamento: “Non dire falsa testimonianza” essa agisce perché si propaghino sempre più la legge dell’inganno, della menzogna, della doppiezza.
Al comandamento: “Non desiderare la roba e la donna di altri” agisce per corrompere nel profondo la coscienza, ingannando la mente e il cuore dell’uomo.
In questa maniera le anime vengono sospinte sul cammino perverso e cattivo della disubbidienza alla Legge del Signore, vengono sommerse dal peccato e sono così impedite dal ricevere il dono della Grazia e della vita di Dio.
Alle sette virtù teologali e cardinali, che sono il frutto del vivere in grazia di Dio, la massoneria oppone la diffusione dei sette vizi capitali, che sono il frutto di vivere abitualmente in stato di peccato.
Alla fede essa oppone la superbia; alla speranza la lussuria; alla carità l’avarizia; alla prudenza l’ira; alla fortezza l’accidia; alla giustizia l’invidia; alla temperanza la gola.
Colui che diventa vittima dei sette vizi capitali viene gradualmente condotto a togliere il culto che è dovuto al solo Dio, per darlo a delle false divinità, che sono la personificazione stessa di tutti questi vizi.
Ed in questo consiste la bestemmia più grande ed orribile.
Ecco perché su ogni testa della bestia è scritto un titolo blasfemo.
Ogni loggia massonica ha il compito di fare adorare una diversa divinità.
La prima testa porta il titolo blasfemo della superbia, che si oppone alla virtù della fede, e conduce a dare il culto al dio della ragione umana e dell'orgoglio, della tecnica e del progresso.
La seconda testa porta i titolo blasfemo della lussuria, che si oppone alla virtù della speranza, e porta a dare il culto al dio della sessualità e dell'impurità.
La terza testa porta il titolo blasfemo dell'avarizia, che si oppone alla virtù della carità, e diffonde ovunque il culto al dio del denaro.
La quarta testa porta il titolo blasfemo dell'ira, che si oppone alla virtù della prudenza, e conduce a dare il culto al dio della discordia e della divisione.
La quinta testa porta il titolo blasfemo dell'accidia, che si oppone alla virtù della fortezza, e diffonde il culto all'idolo della paura, dell'opinione pubblica e dello sfruttamento.
La sesta testa porta il titolo blasfemo dell'invidia, che si oppone alla virtù della giustizia, e porta a dare il culto all'idolo della violenza e della guerra.
La settima testa porta il titolo blasfemo della gola, che si oppone alla virtù della temperanza, e conduce a dare il culto all'idolo così esaltato dell'edonismo, del materialismo e del piacere.
I1 compito delle Logge massoniche è quello di operare oggi, con grande astuzia, per portare ovunque l'umanità a disprezzare la santa Legge di Dio, ad operare in aperta opposizione ai dieci Comandamenti, a sottrarre il culto dovuto al solo Dio, per darlo a dei falsi idoli, che vengono esaltati ed adorati da un numero sempre più grande di uomini: la ragione; la carne; il denaro; la discordia; il dominio; la violenza; il piacere.
Cosi le anime vengono precipitate nella tenebrosa schiavitù del male, del vizio e del peccato, e,nel momento della morte e del giudizio di Dio, nello stagno di fuoco eterno che è l'inferno.
Ora comprendete come, in questi tempi, contro il terribile ed insidioso attacco della bestia nera, cioè della massoneria, il mio Cuore Immacolato diventi il vostro rifugio e la strada sicura che vi porta a Dio.
Nel mio Cuore Immacolato si delinea la tattica usata dalla vostra Mamma Celeste, per controbattere e vincere la subdola trama usata dalla bestia nera.
Per questo formo tutti i miei figli ad osservare i dieci comandamenti di Dio; a vivere alla lettera il Vangelo; ad usare spesso dei sacramenti; specie quelli della penitenza e comunione eucaristica, come aiuti necessari per restare nella grazia di Dio; ad esercitare in maniera forte le virtù, per camminare sempre sulla strada del bene, dell'amore, della purezza e della santità.
Cosi mi servo di voi, miei piccoli figli che vi siete a Me consacrati, per smascherare tutte queste subdole insidie che la bestia nera vi tende e rendere infine vano il grande attacco che la massoneria ha sferrato oggi contro Cristo e la sua Chiesa.
Ed alla fine., soprattutto nella sua più grande sconfitta, apparirà, in tutto il suo splendore, il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo”.
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PREGHIERA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU’
“Divinissimo Sangue che sgorghi per noi dalle vene del Dio umanato,
scendi come rugiada di redenzione sulla terra contaminata
e sulle anime che il peccato rende simili a lebbrosi.
Ecco, io ti accolgo, Sangue del mio Gesù, e ti spargo sulla Chiesa,
sul mondo, sui peccatori, sul Purgatorio.
Aiuta, conforta, monda, accendi, penetra e feconda, o divinissimo Succo di Vita.
Né ponga ostacolo al tuo fluire l’indifferenza e la colpa.
Ma anzi per i pochi che ti amano, per gli infiniti che muoiono senza di Te,
accelera e diffondi su tutti questa divinissima pioggia onde a Te
si venga fidenti in vita, per Te si sia perdonati in morte,
con Te si venga nella gloria del tuo Regno. Così sia”.
Da “Quaderni del 1943” di Maria Valtorta