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OTTOBRE 2013

     

 

 

 

IL MESE MARIANO Teresa Ciardiello

            Il mese mariano è terminato come gli altri anni. Maria ci ha accompagnato e ci ha guidato in questo pellegrinaggio a Lei dedicato. Ha pregato con noi il S. Rosario, ogni giorno è passata per le strade, è entrata nelle case, Bellissima e, con quegli occhietti luminosi ha guardato ognuno di noi, i suoi figli e,con il suo viso dolce ci ha invitato sempre alla preghiera, alla conversione e a seguire il suo Figlio Gesù.

            E’ vero, la devozione a Maria e il S. Rosario deve essere recitato durante tutto l’anno, ma questo mese è particolare, la preghiera è più intensa. Io l’ho vissuto come un incontro con Maria ogni sera, un appuntamento a cui non volevo mancare, una chiamata a cui volevo rispondere, per pregare con lei e con le altre persone che hanno accolto il nostro gruppo con gentilezza, disponibilità e soprattutto con devozione a Maria. La nostra preghiera viene sempre ascoltata, ma diventa più potente ed efficace se viene recitata da più persone isnieme: avviene proprio la stessa cosa che avvenne quando Maria e gli apostoli srano nel cenacolo, dove <gesù aveva fatto con loro l’ultima cena: pregavano insieme e discese su di loro lo Spirito Santo.

            Inoltre, posso dire per esperienza personale, che proprio il S. Rosario recitato insieme con Maria, il Credo recitato con Gesù e l’invocazione del nome di Gesù e di Maria sono tra le preghiere più potenti per allontanare le tentazioni e le insidie del maligno.

            Poi Gesù disse: “Dove due o più sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” Quindi in questi cenacoli è stato con noi anche Gesù insieme a sua Madre, soprattutto il giovedì con l’adorazione eucaristica nel cenacolo dove si trovava la Madonna.

            Gesù è il più bello, il più grande, il Re, il Signore, il meraviglioso, il glorioso… in mezzo a noi in quella bellissima processione era Lui che seguiva noi, camminava dietro a noi, passando per le strade in tutto il Suo splendore, in quell’Ostia bianca, bianchissima, anche con il maltempo e la pioggia, sempre pronto a donarci tutto se stesso, come ogni giorno, amandoci uno ad un, arrivando anche ai cuori più lontani, dimostrando che tutti noi, nonostante i nostri sbagli, i nostri difetti, i nostri peccati, abbiamo un Padre Misericordioso che ci ama perdutamente e che, incredibilmente, non può essere felice senza di noi (Madre Speranza), ma che anche noi non possiamo essere felici senza di Lui. Dobbiamo comprendere che solo in Lui c’è la felicità, la gioia. Qunado s’incontra Gesù e il suo amore grande, si desidera sempre rimanere uniti a Lui e non c’è niente di più bello a questo mondo.

            E chi ci prende per mano per condurci a Gesù è proprio Maria, la Mamma bella, con la sua potente intercessione.

            Offriamo anche questo mese di ottobre, dedicato anch’esso a Maria, lodando, glorificando e ringraziando Gesù per mezzo di Maria.

            Grazie Gesù. Grazie Maria.

 

DESIDERATA Iolanda Lo Monte

                    Incontrare, accogliere desiderare… Passo e raccolgo da ogni uscio un fiore bello, delicato, in boccio o appassito, su stelo liscio, ruvido o spinoso… compongo un mazzo tutto variopinto e lo offro a Te, Signore! Sono grazie e speranze che alla vita danno calore, sono fatiche e sofferenze che ognuno porta nel cuore, sono un intrecciarsi di attese e delusioni, sono il pane quotidiano bagnato dal sudore, lembi di azzurro e trepidanti amori, mesti tramonti e nuvoloni neri!

            Sono la vita che fiorisce e si sfoglia, sono i giorni costruiti dalle consunte ore, sono volti gioiosi e visi sofferenti….

            Di tutti vorrei lenire le pene, a tutti recar sollievo e suscitare speranza, tergere le lacrime e suturar ferite, perché ogni vita dia lode a Dio. Ma solo Tu, Signore, puoi arrivare ovunque. Che io sia strumento per lanciare l’invito, che sia la freccia che orienta a riallacciare l’incontro.

 

2013

            Alla base i ogni salvezza c’è l’azione prioritaria di Dio. Lui fa il primo passo: chiama, dirige, lascia l’uomo nelle difficoltà, perché riconosca nel superamento di esse il beneficio interiore di ciò.

            L’azione dell’uomo è ugualmente necessaria, la sua sofferenza, il suo dinamismo, il suo spirito di inventiva si uniscono all’azione di Dio. In questo senso l’uomo moderno, che ha già percorso molto cammino nel dominio della natura, è, a maggior titolo collaboratore di Dio. Ma troppo spesso l’uomo, innamorato della sua opera, perde di vista il suo Dio, anzi tenta di gareggiare con Lui, a metterlo completamente da parte.

            So che Dio può operare diversamente da come opera la natura da Lui creata, so che in qualunque modo Dio opera sempre con bontà, per amore, sa che Dio gli chiede d’impegnarsi.

            Se ci fermassimo anche solo un istante e passassimo un po’ del nostro tempo a pensare a quali e quanti doni possediamo, potremmo scoprire la risorsa più grande che Dio ci ha donato, il particolare più preciso che ci ha consegnato, cioè la nostra vita. Dio è uno che cura i particolari, Egli, infatti, ama dire le cose più serie non attraverso le grandi immagini ma curando i particolari. Siamo circondati da tantissime cose, dalle più semplici a quelle più tecnologiche, quello che ci fa sbalordire di più, però, è il mondo che ci circonda e gli scenari che la natura propone.

            La parola di Dio aiuta ad aprire il cuore per accogliere la vita come dono. Ceme S. Francesco accogliamo ogni giorno la presenza di Dio contemplando il creato.


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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