CAMPOSCUOLA 2003 CASTELPETROSO
Castelpetroso, santuario meraviglioso,
posto in un luogo ameno
che rimirarlo più volte, specie se illuminato,
non si può fare a meno.
Ci siamo adunati insieme,
per lavorare alacremente a fin di bene.
San Paolo e i Corinzi si sono trovati
Tra Roma, Napoli e altri Stati.
Argomento nuovo, bello, interessante
e quest'anno Suor Rifugio non l'ha reso stressante.
Anzi tra un brano e l'altro c'è stata molta animazione,
e tra l'altro c'è scappata pure qualche risata.
Don Antonio, col suo fare sornione,
accontentava con le sue risposte le persone.
Quattro coppie da Napoli, disponibili, attive e sorridenti,
scaldavano il cuore a tutti i present;
specie Silvio che a pranzo a noi amici
presentava sempre olive ed alici.
Le coppie di Roma, più abituale ai campi,
sorridendo rispondevano a tutti quanti.
Poi c'erano le pie donne, in disparte silenziose,
esclusa Anna Maria, che raccontava mille cose.
Quest'anno non c'erano "galletti" a punzecchiarsi,
ma disponibili s'interpellavano per i resoconti,
Gilberto e Gaetano con la calcolatrice sempre in mano.
La nostra "direttrice" quest'anno
è stata con noi molto solidale;
non ci ha sgridato se magari
facevamo chiasso per le scale,
anzi era lei che all'ora del silenzio
ci chiamava per le mozzarelle,
ma hanno fatto un buco anche quelle.
Sergio, come sempre molto accomodante,
ma guai a sgarrare un solo istante.
Nota allegra quest'anno nella compagnia
è stata Dada, donna molto attiva.
Non è stata zitta e questo è molto importante,
infatti ha risposto alle domande ma a tante tante.
Novità: ci sono stati i fuochi artificiali
che oltre agli scoppi e alle luci,
hanno scaldato tanti cuori amici.
Come Walter ed Elena che all'aperto
stretti stretti, ballavano felici.
Un augurio a tutti quanti:
proseguiamo, se possiamo, questo cammino
sempre pimpanti.
Diana
28/9/03 CAMPOFAMIGLIA
Oggi è domenica ed è il secondo giorno del caposcuola.
E' il terzo anno che partecipo al campo: un'esperienza molto forte
ed importante. In questi due giorni, come dice Suor Rifugio, ho
svuotato tutto il serbatoio e anche la riserva dei cattivi pensieri.
Infatti nel periodo appena trascorso nella nostra famiglia si
respirava un clima molto tempestoso: la vita quotidiana ci ha
portato un sacco di problemi. A volte mi rivolgevo al Signore
con molta rabbia e perdevo persino l'autocontrollo, ma mi accorgevo,
mentre parlavo, che non era il mio cuore a parlare ma il demonio
che mi girava intorno e, per la mia fragilità, a volte
vinceva lui, e mi faceva stare in cattiva sintonia con il Signore.
Anche per la nostra coppia è stato un periodo negativo:
stavamo sempre a puntarci il dito l'uno contro l'altra
.
Per questo oggi mi rivolgo al Signore e gli dico grazie per quello
che ci ha donato in questo Campo famiglia. Partecipando, il mio
serbatoio si è riempito di gioia, tutte le testimonianze
sentite mi hanno caricata e fortificata nella preghiera e soprattutto
sono tornata la Maria Grazia di qualche tempo fa.
Le coppie di Roma sono molto simpatiche e disponibili, con la
loro spontaneità mi hanno trasmesso tanto Amore Misericordioso.
La riflessione sulla Lettera di S. Paolo mi ha fatto capire molte
cose, in particolare il vero valore di essere figlio di Dio.
Mi scuso con Suor Rifugio per averla disturbata per un paio di
sere, dicendole che non era possibile partecipare al Campo e soprattutto
dei fuori orari; lei, con la sua umiltà e generosità
mi diceva: "Vieni, non ti preoccupare".
Un grazie anche a Mario e Maria, anche loro con la loro umiltà
e disponibilità ci hanno fatto capire il significato del
Campo famiglia.
In questo Campo ho scritto tanto, con il desiderio di metterlo
in pratica. Voglio portare a casa un sacco di propositi e soprattutto
trasmetterli a mia figlia, perché in questo periodo è
stata coinvolta anche lei. Agnese sta crescendo ed è molto
capricciosa. A volte con il mio comportamen-to nervoso me la prendo
anche con lei e così le arriva pure lo schiaffo; poi mi
rivolgo al Signore chiedendogli di farmi mantenere la calma e
soprattutto di perdonarmi.
Sia Agnese che noi non facciamo che pensare ad un fratellino;
sono stata in cura quasi 5 mesi dal ginecologo ma non è
ancora arrivato, ed anche questa situazione mi ha fatto andare
un po' in crisi. Sono giorni che penso e mi dico che forse il
Signore non lo fa ancora arrivare perché su di me ha un
altro progetto. Se non arriva, più in là pensiamo
di adottarlo, anche Agnese è d'accordo, mentre prima diceva
che il fratellino lo voleva vedere nella pancia della mamma. Ci
mettiamo nelle mani del Signore, intanto noi preghiamo affinché
Egli voglia esaudire il nostro desiderio.
In questo Campo ho sentito molto l'assenza del nostro fratello
Giorgio, ma guardando negli occhi innocenti di Jennifer vedo la
sua presenza. Sabato, mentre andavo in camera ed ero da sola,
mi è come apparsa la sua figura e ho sentito la voce squillante
di Giorgio; mi sono un po' impressionata ma sono stata felice,
perché ho vissuto una bellissima sensazione. Anche Silvio
sta molto male, perché anche se abitiamo lontano è
come se stessimo sempre vicini, si volevano molto bene perché
più o meno avevano gli stessi problemi, stavano sempre
al telefono e Silvio diceva che lui e Giorgio stavano in ottima
compagnia. Silvio ha sognato Giorgio, di preciso non so cosa ha
sognato ma tengo a dire che Giorgio sta sempre nei nostri cuori
e nelle nostre preghiere. Anche Ingrid e Jennifer si stanno a
cuore, le pensiamo sempre e preghiamo affinché stiano bene
e il Signore doni loro la serenità e la pace, come Giorgio
vuole.
Grazie, Gesù, grazie Suor Rifugio, grazie, Don Antonio,
grazie a tutta la Comunità dell'Amore Misericordioso.
Madre Speranza, prega per noi. Maria Grazia Franzese
GIORNATE DI COMUNITA'
Di questi giorni di comunità è rimasto in me un
ricordo positivo. E' stata un'esperienza bellissima; sono stata
toccata soprattutto dalle belle parole di Suor Rifugio, che è
una persona piena di Amore Misericordioso. Inoltre sono stata
colpita dalle coppie giovani che facevano trasparire dal loro
intimo una Presenza immensa.
Nel gruppo ho trovato persone che conoscevo bene ed altre meno
bene, ma sono rimasta molto contenta perché ho trovato
un'unione fraterna che mi ha fatto tenerezza; in modo particolare
questa tenerezza è stata riversata sulla figlia di Giorgio
e sulla moglie. Abbiamo pregato e preghere-mo ancora perché
il Signore le aiuti ad andare avanti nel cammino in cui Giorgio
le ha lasciate.
Un'ultima cosa: Don Antonio, con le sue risposte ferme, ha fatto
da padre.
Antonietta
CAMPO SCUOLA ECCEZIONALE
Il 26,27,28 settembre, a Castelpetroso, si è svolto il
Campo scuola; oltre alla comunità di Roma abbiamo partecipato
anche alcuni della comunità di Succivo e Orta.
Suor Rifugio, insieme a Don Antonio ci hanno aiutato a riflettere
sulla prima lettera di S. Paolo Ap. ai Corinzi. E' stato tutto
molto bello, è stato un po' come andare in palestra dove
si va per rinforzare i muscoli; noi, infatti, avevamo proprio
bisogno di fare un po' di allenamento nella palestra di Suor Rifugio,
per rinforzare i muscoli del cuore, allargarlo perché possa
diventare sempre più grande, così da poter dare
sempre più amore.
Dice Suor Annunziata: "Se si vogliono raccogliere buoni frutti
nel cuore degli altri, bisogna prima seminarli nel nostro cuore".
Come dice la parabola di Gesù nel vangelo di Luca (Lc 14,16-24).
"All'ora della cena, il Re mandò il suo servo a dire
agli invitati: venite, è pronto", ecco, noi ci siamo
sentiti gli invitati dal servo di Dio che è Suor Rifugio,
alla chiamata del Signore; Lui, infatti, ci ha chiamati a condividere,
insieme ad altre persone della comunità, momenti di vera
comunione e di spiritualità.
In quei tre giorni ci siamo proposti di farci un progetto di vita,
e abbiamo pregato il Signore perché ci aiuti a tener fede
a questo progetto e a progredire sempre nel Suo amore.
Vogliamo ringraziare la comunità di Roma, perché
le loro testimonianze ci hanno davvero aiutato molto; ringraziamo
Suor Rifugio e Don Antonio per averci sopportato ancora una volta;
ricordiamo anche tutti gli amici che avrebbero dovuto stare lì
con noi, ma per seri problemi non hanno potuto partecipare, noi
preghiamo per loro.
Ringraziamo soprattutto il nostro Signore Gesù, di averci
riempito del Suo amore.
Questo nostro cammino avviene sotto lo sguardo di Maria. A lei
affidiamo il nostro impegno, in attesa della venuta del Signore.
AMEN
Comunità di Succivo e Orta
Attenzione!
Il 22 ottobre, alle ore 18 e alle ore 21 ci sarà
La Preghiera del cuore.
Il 28, 29 e 30 novembre, in Istituto ci sarà
L'Incontro Coniugale
Non trascuriamo di sensibilizzare le coppie alla partecipazione.
REINCONTRO 31/1 - 2/2
Dal 31 gennaio al 2 febbraio In istituto è stato donato
il Rincontro Coniugale. Noi l'abbiamo sentito nell'intimo, l'abbiamo
vissuto con amici stupendi, che hanno trasmesso tanta serenità
ai nostri cuori. Che il Signore li benedica per la loro disponibilità
e umiltà. Grazie di cuore a Maria Pia e Rodolfo, a Ingrid
e Giorgio.
In quei tre giorni trascorsi con loro ci siamo sentiti vicino
a Dio e abbiamo scoperto nel nostro cuore una grande fede.
E' veramente un grande peccato che tante coppie rifiutino queste
occasioni di grazia, che il Signore mette a loro disposizione,
vi garantiamo che sono valide; vengono coppie di ogni parte d'Italia
e non fanno che ringraziare il buon Dio e noi. Non si può
essere indifferenti quando il Signore ci invita con amore a lavorare
nella sua vigna.
Rinaldo ed io ci riteniamo una coppia semplice, ma nel nostro
piccolo cerchiamo di fare ciò che ci chiede il Signore,
perché siamo convinti che Lui ci sta sempre vicino e ci
aiuta, per supplire alle nostre incapacità. Il nostro impegno
poggia sulla fiducia in Lui, perciò con semplicità
ci rendiamo disponibili nel Suo nome, perché Lui ci libera
da ogni timore.
Questo cammino, insieme ad altre famiglie, ci porta a formare
la "Comunità d'Amore", che dà una marcia
in più per progredire lungo i sentieri che il buon Dio
vorrà indicarci, cercando di vivere in pace con noi stessi,
da veri cristiani, usando carità verso il prossimo, come
noi siamo stati accettati e compresi dal Signore, che ha tanta
pazienza con noi ed è veramente misericordioso.
Egli chiama anche noi a portare le piccole o grandi croci che
la vita ci presenta e che forse noi trasciniamo come grandi fardell,
per la nostra fragilità. Speriamo che il Signore ci dia
il coraggio di cambiare. Il dono di Dio è il seme che noi
dobbiamo seminare, coltivare, fare in modo che dia frutti e che
siano frutti d'amore.
Il cammino ci permette di accorgerci meglio dei nostri difetti
e forse proprio per questo aiuto siamo diventati più riflessivi
e più attenti a ciò che succede intorno a noi. Perciò
non ci lasciamo abbattere dalle controversie che dobbiamo subire
nel tempo presente e pensiamo piuttosto alla beatitudine eterna
che Gesù sta preparando per tutti noi in paradiso. Se rimaniamo
aggrappati a Lui nulla è impossibile.
L'amore si alimenta di tanti particolari che fanno parte della
vita di ciascuno e ci arricchiamo vicendevolmente.
Siamo tutti chiamati ad essere luce, lievito, sale della terra,
e, ovunque andiamo, a testimoniamo Cristo di fronte agli uomini
ed Egli renderà testimonianza a noi.
Preghiamo il Signore per le famiglie che soffrono e lottano per
un matrimonio difficile, per un'armonia che sembra impossibile,
solo con la presenza di Gesù e con la sua grazia si riesce
a convertire la nostra vita e ad incamminarla sulla via della
pace e della serenità familiare.
Per questo ci ritroviamo a dire grazie al Padre che ha soccorso
e curato le nostre ferite. Grazie a Suor Rifugio per la sua tenacia
e per la sua disponibilità ad ascoltare ciascuno di noi,
a sostenerci e ad incoraggiarci. E' lei lo strumento di Dio che
ci chiama a lavorare nella Vigna. Un grazie di cuore a Don Antonio,
per essere sempre disponibile ad ogni necessità della nostra
comunità, che il Signore lo benedica.
Un pensiero particolare va soprattutto a voi coppie che avete
ricevuto il Rincontro, sappiate far tesoro più che delle
nostre parole delle nostre esperienze e della Parola speciale
che il Signore ha detto al vostro cuore in quei giorni. Quel seme
gettato in abbondanza sul vostro campo, coltivatelo con cura e
con amore, darà col tempo tanti frutti alla vostra unione
e alla vostra famiglia.
Rinaldo e Gabriella Mengoni