CONTEMPLANDO IL MISTERO Anna Comunità di Succivo
Il brano dell'Annunciazione è ricco di significati ed insegnamenti. Innanzi tutto ci fa capire che nulla è impossibile a Dio . Maria rappresenta l'umanità che è aperta al mistero di Dio ed è pervasa dal suo stesso amore. Il saluto dell'Angelo è un invito alla gioia. Maria, al meraviglioso piano di Dio, risponde senza esitazione: “ Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto ”. Io penso che in questa frase siano contenuti tutti i presupposti, che un fedele deve osservare: l'umiltà, la fede, l'abbandono alla volontà del Padre.
In effetti, bisogna accettare il disegno che Dio ha su ciascuno di noi e fare la sua volontà senza ribellarci, capire che le vie del Signore non sono le nostre vie e che la nostra vita è fatta di tanti passi: alcuni lieti, altri piuttosto difficili; però se pensiamo al chicco di grano che prima di dare i suoi frutti deve cadere nella terra e morire, allora possiamo comprendere, per analogia, che la nostra vita. Bisogna impegnarsi giorno dopo giorno, esercitare la pazienza, il perdono, purificare il nostro cuore dai tanti difetti, invocare l'aiuto dello Spirito Santo e anche noi daremo frutti di bene.
Io penso che sia giusto ringraziare il Signore per tutto quello che ci dà e non dare tutto per scontato: ringraziare il Signore per un giorno che nasce e uno che tramonta, ringraziarlo per tutto quello che ci ha dato e non rattristarci per quello che non abbiamo realizzato, forse perché, secondo il Signore, non era necessario. In effetti, il Signore ci dà più di quello che noi chiediamo: il fatto è che noi non vediamo o vediamo con occhi terreni, d'arrivismo ed egoismo.
Se solo partecipassimo consapevolmente e con amore alla Santa Messa! Comprenderemmo la sua importanza e il valore dei gesti e delle parole. La consapevolezza della presenza reale di Gesù nel Tabernacolo deve costituire un punto di riferimento per ogni fedele. La Santa Comunione accresce la nostra unione con Cristo, con la sua Chiesa e ci fa crescere nell'amore.
Fondamentale per ogni fedele è anche la recita del Rosario, l'adorazione eucaristica, la contemplazione.
L'elemento comune ad ogni tipo di preghiera è il raccoglimento del cuore, la sua purezza, la fede, la capacità di perdonare. Il nostro cuore deve tornare umilmente al Signore. Con la preghiera ci fortifichiamo contro il tentatore, che cerca di distrarci. Con l'adorazione, mettiamo davanti a Gesù tutte le nostre miserie, affinché Egli fortifichi la nostra volontà di seguirlo e converta il nostro cuore.
Io penso che la preghiera debba essere prima di ringraziamento e poi di richiesta, perché il Signore già conosce le nostre necessità e provvede. Bisogna che impariamo ad essere fiduciosi perché abbiamo un Padre che ci ama in modo misericordioso e ci perdona.
Ringrazio il Signore che mi ha fatto conoscere Suor Rifugio, Cesare e le coppie che mi hanno dato modo di fare questo cammino.
DONARSI GRATUITAMENTE Mimma (Comunità di Succivo)
“La presenza di Gesù nel tabernacolo deve costituire come un polo d'attrazione”; questa frase mi ha colpito perché è proprio questa la sensazione che ho avuto entrando la prima volta nella cappella dell'adorazione: mi sono sentita attratta da quel tabernacolo e attirata come in un vortice, immersa e confusa dalle tante domande che mi ponevo ogni giorno, prima fra tutte: “Perché, Signore, mi hai condotta su questo cammino adesso e non prima, quando magari avevo più disponibilità e potevo seguirlo più assiduamente?” e gli chiedevo ancora: “Cosa vuoi che io faccia? In che modo posso essere strumento nelle tue mani per portare agli altri la tua Parola? E poi hai scelto proprio me che in mezzo alla gente non riesco ad esprimere con facilità le mie opinioni?”….
Frequentando la scuola dell'Amore Misericordioso ho capito e ho avuto la risposta alle mie domande: Il Signore non ci chiede nulla che non riusciamo a fare; e mi sono sentita ingenua a pensare che adesso che sono sposata, ho dei bambini e una casa da portare avanti, non avevo più tanto tempo da dedicare a Lui; ho capito che il miglior esempio non è quello che si dà con le parole ma con il nostro modo di vivere. Tutti noi dobbiamo imitare Maria, Sua e nostra Madre, che di fronte al mistero dell'annuncio dell'Angelo Gabriele, rispose: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.
Quindi ad ogni chiamata del Signore, anche se Egli ci fa delle proposte che non ci sono gradite, dobbiamo rispondere: “Eccomi!”
“Donarsi gratuitamente” : questa è la frase che sento continuamente alle riunioni e questa è la chiave di tutto. Il Signore mi ha donato una famiglia, un marito da amare gratuitamente e due bambini da crescere nel Suo amore…. Questo è fare la Sua volontà!
Guardare i propri figli e il proprio marito e vedere in loro il volto del Signore, accudirli, amarli giorno per giorno, vuol dire servire Dio nel quotidiano.
Questo compito non è facile, spesso mi capita di cadere in tentazioni, ma con l'aiuto del Signore, che mi tende sempre la mano, riesco a rialzarmi e andare avanti. La preghiera e le riunioni formative per me sono fondamentali, per approfondire sempre più la conoscenza di Dio e il Suo progetto su di noi.
L' umiltà è la virtù che ha praticato Maria per riuscire a fare la volontà di Dio sempre. L'umiltà non è segno di debolezza: di fronte ad un torto subito è più facile ricambiare con la stessa moneta, mentre è più difficile avere l'umiltà di contraccambiare con l'amore. Ciò significa allargare il cuore a Dio ed è lì che opera la Sua Onnipotenza, in quanto Egli si offre con amore in sacrificio per noi, riempiendoci di sé, quando ci avviciniamo all'Eucaristia, poiché nell'Ostia divina è racchiusa la sua presenza viva e reale.
Preghiera per il buon umore
Signore,
donami una buona digestione e anche qualcosa da digerire.
Donami la salute del corpo e il buon umore necessario per mantenerla.
Donami, Signore, un'anima semplice
che sappia far tesoro di tutto ciò che è buono e non si spaventi alla vista del male
ma piuttosto trovi sempre il modo di rimetter le cose a posto.
Dammi un'anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri, i lamenti
e non permettere che mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo ingombrante che si chiama “io”.
Dammi, Signore, il senso del buon umore.
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo
per scoprire nella vita un po' di gioia
e farne parte agli altri.
Amen.
Tommaso Moro