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GENNAIO 2015

     

 

Laici siate santi (Amato Maria Com. Succivo)

            La parabola dei chiamati a lavorare la vigna è molto difficile da comprendere. Questa parabola la possiamo dividere in due parti: la prima – Il padrone di casa che va dagli operai: egli si prende cura della vigna, vuole che sia coltivata con amore e fatica; la seconda sono gli operai che vanno dal padrone per ricevere la paga. Questa parabola ci dà una visione molto profonda dell’azione di Dio: Egli agisce in modo graduale, conducendoci alla santità poco per volta. Come il padrone paga gli operai tutti allo stesso modo, così fa Dio con giudizio d’amore e di misericordia. Il lamento degli operai della prima ora svela le aspettative umane, non sempre giuste. Dal punto di vista di Dio le cose sono diverse: è giusto che tutti noi indistintamente, lavoriamo nella nostra vigna, cioè assolviamo alla nostra missione, all’interno della Chiesa che è la vigna del Signore. Il mondo è il luogo in cui i laici devono testimoniare, rimanendo fedeli al Signore e portando frutti di redenzione. Il Signore ci chiama tutti alla santità, mettendoci al servizio della vocazione specifica che abbiamo ricevuto, all’interno della Chiesa, fedeli a Dio che è amore e carità.

            Madre Speranza ci guida, invitandoci a fidarci di Gesù e a crescere nella fede, costi quel che costi. In questa maniera miglioreremo giorno dopo giorno.

 

Maria piena di grazia, la Vergine tutta santa. (Teresa Ciardiello Com Succivo)

            Il brano di Vangelo di Luca è tutto centrato su Maria: esso racconta l’annuncio che l’arcangelo Gabriele porta a Maria, cioè la nascita di Gesù che avrebbe cambiato tutta la storia dell’umanità, per portare tutti alla salvezza.

            Maria rimane turbata al saluto dell’angelo, ma l’angelo le dice di non temere perché è piena di grazia, cioè piena del favore di Dio e le rivela che concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Gesù, che sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo e tutto questo avverrà per opera dello Spirito Santo. Allora Maria, per la sua grande fiducia in Dio, risponde: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola”.

            Maria è stata prescelta da Dio per portare in grembo Gesù, quindi è stata concepita ed è nata senza peccato, fin dall’età di tre anni ha servito il Signore, vivendo nel tempio e poi sempre è stata al servizio di Dio, dicendo sempre sì al Suo volere, nonostante tutte le difficoltà e le prove che ha dovuto superare. Il suo sì è stato pieno, senza dubbi o perplessità, non ha temuto il giudizio degli uomini, non ha pensato al rischio di essere lapidata, si è affidata completamente a Dio.

            Come sarebbe bello se anche noi potessimo vivere come Maria, fidandoci completamente di Dio e del Suo volere. Purtroppo a volte ci ribelliamo ci chiediamo perché ci accadono certe cose e vorremmo trovare una spiegazione logica, umana, ma non ci riusciamo e perciò il nostro sì non è costante, il nostro affidamento non è completo come quello di Maria.

            Guardiamo a Lei, la Vergine tutta santa e facciamo di Lei il modello di santità da seguire; Lei ci prenderà per mano e ci accompagnerà in questo cammino verso il Figlio suo Gesù. Per mezzo di Maria possiamo ottenere le grazie che chiediamo, Lei ha ricevuto la pienezza della Grazia, ma ha fatto la sua scelta, ha accolto questa Grazia con obbedienza, umiltà e fiducia. E’ questo lo spirito di servizio che dobbiamo vivere anche noi. La virtù del servizio non dev’essere intesa nel senso di essere come camerieri o facchini degli altri, quel servire vuol dire amare, vuol dire offrire a Gesù tutto quello che si fa agli altri, perché lo facciamo a Lui, per amor suo e con la forza di questo amore possiamo combattere contro la pesantezza che a volte ci opprime. E’ vero, siamo sempre “servi inutili”, ma innamorati di Colui che si è fatto servo di tutti. Servire può comportare, se è necessario, farsi piccolo, ultimo, farsi da parte per far spazio all’altro, pensare prima alle esigenze e ai bisogni dell’altro e dopo ai nostri, fare di tutto per il bene dell’altro. Ricordiamo le parole di Gesù: “Chi vuol essere grande tra voi, si faccia vostro servitore e chi vuol essere il primo tra voi, sarà il servo di tutti. Il Figlio dell’uomo, infatti, non è venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. (Mc 10,43-45).

            Guardiamo a Lui, il 3 volte santo, che si china su di noi, ci lava i piedi, ci cura, perdonando e dimenticando i nostri peccati e ascoltiamo Maria quando ci dice; “Fate quello che vi dirà”.

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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