Il Sì di Maria alla Parola di Dio (Lc 1,32-45) Amato Maria
Questo brano del Vangelo di Luca è uno dei più significativi della storia della salvezza; il sì di Maria ci fa riflettere sul nostro sì al Signore. Maria si è affidata al Signore e ha deciso di obbedire, di lasciare che si compisse la Parola del Signore.
Il cuore di Maria è un cuore colmo d’amore: per quel sì e per la sua fede ha generato il Salvatore. Maria è un modello per noi: ella c’invita a conoscere la Parola di Dio e ad amarla. Lei è esempio perfetto d’amore. Quel sì di Maria dona a tutti noi la speranza della vita eterna, quell’affidamento totale al Signore che dovremo quotidianamente attuare. Lei con il suo sì, si apre all’amore di Dio e lo dona a noi, rendendolo presente nella nostra vita.
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Gloria a Dio nell’alto dei cieli Maria Franzese
Nella gloria di Dio dovremmo ritrovarci tutti noi che cerchiamo di comprendere la Divina Parola. Ti rendiamo lode, Signore, per tutto quello che operi in noi, misere creature.
Noi ti lodiamo, Signore, per tutto quello che ci dai in gioie e in dolori. Ti lodiamo per i raggi del sole con cui ci riscaldi, ti lodiamo per la notte per la quale ci dai riposo dalle fatiche del giorno nel quale abbiamo contemplato la tuo gloria. Ti lodiamo per la pioggia con la quale tutto purifichi, ti lodiamo per il fiore che sboccia, per la vita che nasce. Ti lodiamo per ogni respiro e per ogni abito di vita. Ti benediciamo, Signore, per la tua grande misericordia che hai verso di noi. Ti adoriamo, Signore, perché sappiamo che non c’è nessuno più grande di Te che messo sulla croce, hai redento il mondo. Adorandoti ti parliamo di tutti i nostri bisogni spirituali. Tu, Signore, conosci i segreti del nostro cuore, quelli che non riusciamo a confessare neanche a noi stessi. Sei un abisso così grande di misericordia del quale non si riesce a misurare l’ampiezza e la larghezza. Però mi basta sapere che sei nell’Ostia santa ed io sono di fronte a Te per dirti quanto sei importante per me.
Signore, ascolta la mia preghiera perché nessuno dinanzi a Te è giusto. Tu, Signore, sei l’Agnello immacolato. Tu solo, Signore, sei degno di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, Tu che hai creato tutte le cose del cielo e della terra. Tu sei la Maestà dell’Onnipotenza, Tu domini tutto.
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Il sì di Maria Teresa Ciardiello
Luca in questi versetti ci presenta la risposta di Maria, quando l’angelo mandato da Dio le annunciò la nascita di Gesù. Quel suo “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” è il suo sì pieno e dimostra la sua umiltà e la sua obbedienza alla Parola di Dio annunciata dall’angelo e quindi alla volontà di Dio. Questo ci fa ricordare il sì di Gesù quando si trovava nell’Orto degli ulivi e stava per essere catturato e crocifisso, che disse: “Padre, se vuoi allontana da me questo calice, tuttavia non sia fatta la mia volontà ma la tua”. Quello era il suo sì, il sì di Dio all’uomo: il Dio della vita, che dice sì alla morte in croce con la sua obbedienza al Padre, pronto a caricarsi di tutti i peccati dell’umanità intera, donando la salvezza. Poi Luca ci descrive quando Maria si mise in viaggio per raggiungere sua cugina Elisabetta che era già al sesto mese di gravidanza, come aveva detto l’Angelo. Maria andò ad aiutarla per volere di Dio che l’aveva mandata a lei che era in tarda età. All’udire il saluto di Maria, Elisabetta sentì che il bambino le sussultò nel grembo, fu piena di Spirito Santo e riconobbe in Maria la Madre del suo Signore e così anche il bambino nel suo grembo. Giovanni Battista sussultò perché riconobbe Gesù nel grembo di Maria.
Tutto questo perché col suono della sua voce, Maria fa risuonare la presenza di Dio, quando saluta Elisabetta c’è in lei un linguaggio divino che è presente in tutta la Trinità: Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Elisabetta la chiamò beata per aver creduto alla Parola del Signore e Maria rispose con la preghiera del Magnificat. Il sì di Maria è un sì pieno, completo e continuo, senza condizioni, Lei lo vive tutti i giorni, tutti i momenti della sua vita dice sì alla Parola perché lei vive della Parola di Dio, è il suo cibo.
Noi invece, anche se diciamo sì alla Parola di Dio e vogliamo vivere seguendo Gesù, non siamo costanti, spesso diciamo sì con la bocca ma non con la vita, vi aggiungiamo delle condizioni, facciamo prevalere il nostro istinto, siamo fragili e la nostra volontà non è forte, quindi ci accorgiamo di non riuscire a dire il nostro sì come l’hanno detto Maria e Gesù e il nostro cuore ne resta addolorato. Ma non dobbiamo scoraggiarci, siamo certi di essere teneramente amati da Gesù e da sua Madre anche con i nostri peccati, le nostre debolezze e le nostre cadute, abbiamo proprio Lei, Maria come modello da seguire. Anche Lei, pur essendo senza macchia, senza contaminazione dal peccato, ha dovuto affrontare prove e tentazioni durante tutta la sua vita. Lei ci chiede la conversione del cuore, ci chiede di seguire sempre suo Figlio Gesù per avere la salvezza.
Io cerco di tenere sempre a mente ciò che disse Maria alle nozze di Cana: “Fate quello che Lui vi dirà”.
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STORIA DELL’AVE MARIA
In occasione di una sua apparizione a Santa Matilde la Madonna disse le seguenti parole: "Figlia mia, desidero che tu sappia che nessuno mi può fare un piacere più grande di quello di dire la salutazione con cui la più Adorabile Trinità mi ha elevato alla dignità di Madre di Dio. Per mezzo della parola Ave (vedi il nome EVA) ho imparato che il Suo infinito potere mi aveva preservato da tutti i peccati e la conseguente miseria a cui la prima donna era andata soggetta".
Il nome Maria significa Signora della luce, questo mi ricorda che Dio mi ha riempita di amore e saggezza, e mi ha posto, come una stella scintillante, per illuminare sia il cielo che la terra. Le parole "piena di grazia" mi ricordano le grazie che mi ha donato lo Spirito Santo; grazie che io ho il potere di dare a coloro che me le chiedono rivolgendosi a me come mediatrice.
Quando i devoti dicono "il Signore è con te" rinnovano la gioia indescrivibile che provai quando la Parola Eterna si incarnò nel mio grembo. Quando dite: "sii benedetta tra le donne" io ringrazio Dio onnipotente, che mi ha elevato in questo stato di felicità e, alle parole "benedetto il frutto del ventre tuo, Gesù", tutte le creature del cielo gioiscono con me nel vedere il mio Figliolo adorato e glorificato per aver salvato l'umanità.
La conclusione dell'Ave o Maria, ovvero la parte che dice "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, ora e nell'ora della nostra morte", fu aggiunta durante Concilio di Efeso nel 470 d.C.