CREDO LA VITA ETERNA. AMEN Teresa Ciardiello Succivo
In Giovanni 11,17-27 l’Apostolo racconta la morte di Lazzaro e la promessa di Gesù della risurrezione e quindi della vita eterna. Quando arrivò Gesù a casa sua, Lazzaro era già morto da quattro giorni. Marta e Maria, sorelle di Lazzaro erano nel dolore. Gesù era legato a loro da una profonda amicizia. Marta disse a Gesù che se ci fosse stato Lui Lazzaro non sarebbe morto, ma sapeva che qualunque cosa avesse chiesto a Dio Padre Egli gliel’avrebbe concessa, professando così la sua fede.
Gesù annuncia apertamente la risurrezione di Lazzaro e rivela se stesso come risurrezione e vita: “Chiunque crede in me avrà la vita eterna”. Poi chiede a Marta e anche a noi oggi: “Credi tu questo?”. Marta risponde di sì, riaffermando la sua fede nel Figlio di Dio ed anche noi, come lei, professiamo la nostra fede rispondendo di sì apertamente, senza nessun dubbio.
La risurrezione di Lazzaro fu l’ultimo miracolo di Gesù prima della sua morte, serviva a manifestare pubblicamente che Lui era davvero Figlio di Dio, che era la Vita e manifestava la sua potenza divina nel ridare la vita, perché tutti credessero, dando gloria a Dio.
Di lì a poco Gesù sarebbe morto sulla croce per salvare tutti, e poi risorgere il terzo giorno, vincendo la morte e dimostrando l’esistenza della vita eterna, promessa e destinata a tutti coloro che avrebbero creduto in Lui.
Questa nostra vita terrena non avrebbe senso se non ci fosse la vita dopo la morte: questa è la speranza che nei cristiani diventa certezza. La vita terrena non è altro che la preparazione per la vita eterna. Ma anche in questa terra si può vivere una parte di eternità. E’ la presenza di Dio in ciascuno di noi con lo Spirito Santo. La nostra anima è immortale: nasce col nostro concepimento, quando Dio ci plasma nel seno della nostra madre, per non morire più. E’ eterna l’Eucaristia, è eterna la Parola di Dio, il Vangelo annunziato dal Verbo incarnato, è eterno l’Amore di Dio per noi e ce lo manifesta attraverso il Figlio Gesù, morto in croce per noi. Perciò già su questa terra abbiamo un anticipo di questa vita beata, ma non pienamente perché siamo imperfetti e peccatori; la pienezza e la perfezione l’avremo solo dopo la morte, quando la nostra beatitudine più grande sarà la visione di Dio faccia a faccia, penetrando pienamente nel suo Amore. Infatti S. Paolo nell’Inno all’Amore dice: “Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa, ma allora vedremo faccia a faccia, ora conosciamo in modo imperfetto, ma allora conosceremo perfettamente” In conclusione possiamo racchiudere la nostra fede in un’unica parola: GESU’. Lui è l’eterno insieme con il Padre e lo Spirito Santo, il sempre presente in tutti noi, perché tutto passa, solo Gesù e le sue parole non passano mai, Lui solo ha parole di vita eterna.
IL RISURREZIONE DI LAZZARO Amato Maria Succivo
Questo brano del Vangelo di Giovanni ci parla della risurrezione di Lazzaro che è l’ultimo e più grande segno datoci da Gesù prima della sua morte. Gesù vuole dare una prova ai discepoli per far scoprire loro la gloria di Dio. Gesù ci fa capire che Lui è il Signore della vita e della morte, che è venuto a portare agli uomini la vita eterna, donandoci la risurrezione. Con l’Amore Egli vince la morte e ci dona la Vita eterna. Dio ci chiede solo la fede e come ricompensa ci offre incondizionatamente la vita beata nel suo Regno. Questa certezza è ciò che dà un senso alla vita umana ed è il traguardo per il quale siamo stati creati. Questo brano ci fa capire che la vita eterna è Dio stesso, che si manifesta a noi ricco di misericordia. Il nostro Dio è la fonte della vita che ci è stata donata e che sfocerà nella beatitudine che non è altro che il rapporto profondo con il Dio vivente. Lui ci ha resi suoi figli e ci vuole sempre con Lui.