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APRILE 2006

     

UNIONE CON GESU' (Teresa Ciardiello Comunità di Succivo)

“Rimanete in me ed io in voi”

  Quest'argomento riguarda tutti noi, perché se rimaniamo uniti a Gesù, diventiamo suoi collaboratori e solo in questo modo si potrà sperare che il mondo cambi.

  Ricordiamo le parole di Gesù che disse: “Io sono la via, la verità e la vita. Solo per mezzo di me si va al Padre mio”.

   Gesù è la via che ci porta al Padre, cioè a Dio, infatti quando Egli è venuto sulla terra, ha fatto tutto ciò che il Padre gli aveva comandato. Perciò se amiamo Gesù, amiamo Dio, se crediamo in Gesù e mettiamo in pratica la sua Parola, il Padre ci amerà e sarà in noi. Gesù ha promesso ai suoi discepoli, che avrebbe mandato un nostro difensore: lo Spirito Santo, che ci avrebbe aiutato e ci avrebbe fatto ricordare le parole di Gesù. Questo è avvenuto il giorno di Pentecoste. Invochiamolo sempre e non saremo mai soli. Se rimaniamo in Gesù, Egli rimarrà in noi e soltanto così possiamo sperare di portare frutto, di metterci, cioè, al servizio dei fratelli, affinché essi vedano Gesù in noi, nella nostra vita, con la nostra testimonianza, e possano così anch'essi convertirsi e giungere alla salvezza. Se siamo uniti a Gesù, attraverso la sua Parola e il sacramento dell'Eucaristia, Egli non solo rimarrà con noi sino alla fine del mondo (come aveva promesso ai suoi discepoli), ma rimarrà in noi per sempre. Solo se entriamo in comunione con Gesù e invochiamo lo Spirito Santo, di venirci in aiuto, possiamo veramente giungere alla comunione con Dio e assicurarci la sua presenza dentro di noi.

   Gesù disse ancora: “ Se ascolterete e metterete in pratica la mia Parola, sarete miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi ”.

  Ascoltare la Parola di Dio e metterla in pratica è molto difficile, molte volte non ci riusciamo, ma non dobbiamo scoraggiarci, bisogna perseverare nella preghiera, nella partecipazione alla Santa Messa e al dono dell'Eucaristia. Basta una parola o una frase del Vangelo, che ascoltiamo, leggiamo e meditiamo, cercando di metterla in atto negli eventi che viviamo, nei rapporti con la nostra famiglia e con gli altri fratelli, per dare alla vita una svolta decisiva; essa diventerà una roccia, per quel giorno o per quella settimana e sarà la nostra forza.

  Se riusciamo a vivere la Parola, conosceremo la verità che è Gesù stesso e, per mezzo di Lui, saremo liberi.

  La libertà si può intendere in tanti modi: nel linguaggio comune c'è la libertà di parola, di pensiero, di stampa, ecc, ma la vera libertà interiore viene da Gesù.

  Ad esempio: se nella nostra vita c'è una forte passione, un disordine, un vizio o un atteggiamento che non è secondo il piano di Dio, noi siamo schiavi di essi, ci allontaniamo da Gesù e dalla sua Parola e quindi anche da Dio. Quel vizio o quel disordine può essere la droga, l'alcool, il gioco, ecc, o più semplicemente può essere un rapporto difficile con il proprio coniuge, con i figli o chiunque altro, perché non riusciamo a vedere Gesù che è in loro. Queste cose ci rendono schiavi ed infelici e non ci fanno vivere sereni. Solo se decidiamo fermamente di abbandonare tali cose e di unirci a Gesù, saremo liberi.

  Dunque Gesù è la vera libertà, perché Egli ci dà amore sempre, ci dà vita e serenità. Senza di Lui non potremmo vivere, anzi non saremmo mai nati e non potremmo fare nulla senza la sua costante presenza in noi. Gesù ci ha scelti da quando siamo nati, ci ha amati, ci ha destinati a portare frutto, un frutto duraturo e ci ha detto di amarci gli uni gli altri , come Egli ci ama.

  Riflettiamo su queste parole e decidiamo anche noi di scegliere Lui e di restare sempre uniti a Lui.

 

 

“Io sono la vite, il Padre mio è il vignaiolo” (Anna Comunità di Succivo)

   E' da poco che mi sono riavvicinata al Signore, grazie anche a persone meravigliose, che fanno parte del gruppo “Amore Misericordioso” e in particolare a Suor Rifugio e a Teresa.

  Sto aprendo gli occhi come un bambino appena nato, e quello che sto vedendo a me piace. Gesù mi sta chiedendo di stare unita con Lui. I suoi insegnamenti sono quelli di portare i frutti della sua Parola ed essere suoi collaboratori.

  Gesù mi dice: “Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo”. In questo momento della mia vita mi sento un tralcio che non porta frutto, la Parola del Signore sta iniziando ad entrare dentro il mio cuore, ma non basta, bisogna metterla in pratica e non è facile, ma già la conoscenza della sua Parola mi dà la sola ed unica via da seguire, per glorificare il mio Signore, rendendomi una sua umile figlia.

  Il nostro Padre è grande e misericordioso, conosce i nostri cuori e sa di cosa abbiamo bisogno. Sta a noi aprirci e lasciarci guidare da Lui. Anche se prima abbiamo sbagliato e fatto degli errori, non dobbiamo avere paura, perché il nostro Padre perdona e ci ama incondizionatamente.

  Mio Dio, fa' che con il tuo aiuto io possa rinascere. Tu già mi hai donato 4 splendidi frutti: mio marito e i miei tre bambini; fa' che io, da ora in poi, possa darti dei buoni frutti e sentirmi amata da Te e vivere secondo i tuoi comandamenti.

  Senza il nostro Signore non siamo nulla!!!

  Rimaniamo in Lui e Lui in noi.

 

 

Il Pane del Signore Teresa Belardo (Comunità di Succivo)

  “ Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo, ogni tralcio che in me non porta frutto. Lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto….”

   Questa parabola mi calza a pennello per molti motivi!!

  Fin dall'infanzia mi sono sempre considerata cattolica cristiana. Le sofferenze vissute da me e da tutta la mia famiglia, spesso mi hanno fatto dubitare di Dio. Gli chiedevo spesso: “Dove sei? Ti sei dimenticato di noi? E' possibile che io e la mia famiglia abbiamo fatto tanto male da meritare tutta questa sofferenza?” Ero molto arrabbiata e urlavo il mio dolore!

  Come succede sempre, chi ha necessità di esprimere le proprie lamentele, non ascolta gli altri e così facendo non riuscivo a dare, neppure tempo e spazio a Dio per rispondermi!

  La mia grande fortuna è che Dio difficilmente i tralci che non portano frutti li taglia, ma, con infinita pazienza e infinito amore aspetta il momento giusto per iniziare la potatura con tanta dolcezza.

  Si può dire che ho iniziato la mia potatura durante l'Incontro Coniugale, quando finalmente ho fatto un po' di silenzio con le mie lamentele e gli ho dato la possibilità di iniziare ad entrare nel mio cuore. Dall'Incontro Coniugale ho subìto una potatura continua, mi sono alimentata continuamente della Parola del Vangelo, dell'Eucaristia e ho fatto spesso pulizia nel mio cuore con la confessione.

  Una bella potatura l'ho ricevuta sicuramente con l'adesione al gruppo dei Laici dell'Amore Misericordioso. L'appartenenza a questo gruppo è sicuramente un dono di Dio e una palestra dove continuamente mi alleno a vivere, cercando di dare frutto e dove trovo sempre disponibile un istruttore molto dolce e molto ricco di tecniche per esercitare l'Amore Misericordioso: Suor Rifugio. Non finirò mai di ringraziare sia lei che il Buon Gesù, di averla messa sul mio cammino.

  Vivo nel mondo e sono umana, come tale, di fronte alle difficoltà della vita mi scoraggio e mi lamento. In queste circostanze ricordo sempre Madre Speranza, che ci insegna ad essere umili serve di un disegno molto più grande di noi, così riesco ad accettare anche ciò che non capisco.

  Infine ringrazio Dio per avermi dato come compagno di viaggio Cesare, che, anche se è un po' “rompiscatole”, è disponibile ad aderire al disegno di essere umili strumenti nel seguire le coppie che il Signore mette sulla nostra strada.

                   

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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