- Al comando dei vigili un giorno arriva una telefonata da un signore e dice:
"nel mio condomino ci sono dei ragazzi che ogni sera mettono ad alto volume la musica, io la notte voglio dormire, non ce la faccio più!".
A questo punto il capitano dei vigili manda due dei suoi migliori uomini: l' appuntato Lo Cascio e l'appuntato Merendino. Alle due di notte arriva una telefonata del capitano dei vigili all'appuntato Merendino e gli chiede:
"stasera siete in servizio tu e Lo Cascio e dovete andare in via Cesarina n 42".
Il vigile, assonnacchiato, chiama Lo Cascio, vicino di casa, e gli chiede di scendere. L'appuntato Merendino scende le scale ed aspetta il suo collega. Passa un'ora è lo cascio non arriva ....e già il vigile Merendino si era addormentato...dopo dieci minuti arriva Lo Cascio, assonnato anche lui, e dice al suo collega:
"scusi, a che piano abita il vigile Merendino??" e Merendino risponde sbadigliando: "uuuaaaght, quinto piano ....
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- Era passato poco tempo da quando la moglie di Nastradin era morta. Questa condizione di vedovo non gli andava a genio. Con l’aiuto di certi amici, trovò un’altra moglie, una vedova onesta e adatta a lui. Dopo sette giorni di matrimonio, la donna partorì un bimbo. Nastradin andò al mercato, comprò quaderni, penne, libri e li posò accanto al neonato. La moglie lo guardò stupita e gli chiese:
"Nastradin, ci vorrà un bel po’ di tempo prima che il nostro bebè abbia bisogno di queste cose! Come mai hai avuto tutta questa fretta?" e lui:
"Ti sbagli, mia cara, un bambino che nasce in sette giorni, invece che in nove mesi, avrà sicuramente bisogno di queste cose, a dir tanto, fra due settimane".
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- Un calabrese va in ospedale per fare le analisi. L'infermiere prende confidenza con il paziente: "allora, compare, due minuti e abbiamo finito, va bene!?".
Al primo tentativo l'infermiere non prende la vena e dice:
"compare, però dovete stare fermo, se no vi fate male!".
Al secondo tentativo l'infermiere risbaglia e ripete:
"compare, vi ho detto che se non state fermo non prendo la vena!".
Al terzo tentativo, stessa storia, l'infermiere continua a sbagliare, non dice nulla ma fa capire con lo sguardo al paziente di essersi indispettito e mentre riparte per il quarto tentativo il paziente gli ferma la mano e dice:
"collè, collè! Ma voi lu sapite che io e voi facciamo lu stesso mestiere?!?"
e l'infermiere tutto felice risponde:
"aaah...e quindi compà, anche voi fate l'infermiere?!?"
e lui: "no compà, facciu lu scarparu!!!"
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- "Sai perché gli scacchisti giocano a scacchi?"
- "Perché non vogliono ammettere che un computer lo fa meglio di loro"
A cura di Bruno