Due amici appassionati di football si fanno una promessa: chi morirà per primo apparirà in sogno all’altro per dirgli se anche nell’al di là si gioca a calcio.
Uno dei due muore e mantiene la promessa. Appare in sogno all’altro e gli dice:
- Ho due notizie, una buona e una cattiva.
- Prima la buona.
- Qui si gioca a pallone. Io stesso gioco questa sera un match importante.
- Bene. Adesso la cattiva.
- Tu sei convocato per la prossima settimana.
Un uomo torna a casa prima del solito orario e trova la moglie a letto con il suo migliore amico. Immediatamente si mette a frugare nei cassetti, alla ricerca della pistola, ma l’amico prontamente rivestitosi lo calma:
- Ascolta, noi siamo amici da trent’anni, siamo sempre andati d’amore e d’accordo. Non vorrai rompere una così bella amicizia…Facciamo così. Tua moglie ce la giochiamo a poker. Una mano secca. Chi vince se la prende. D’accordo?
- D’accordo.
Il padrone di casa prepara il tavolo, il mazzo di carte, le fiches.
Poi, mentre sta mischiando le carte, dice all’amico:
- Senti…perché non ci mettiamo su un centinaio di euro, per rendere più emozionante la partita?
Un uomo, sospettando che la moglie lo tradisca, invece di andare in ufficio, va in un albergo che si trova davanti a casa sua, si fa dare una stanza al suo stesso piano e si mette a spiare dalla finestra.
Dopo un po’ i suoi sospetti hanno un’amara conferma: sua moglie è a letto con Piero, il suo migliore amico. Infuriato, l’uomo scatta foto su foto e il giorno dopo, beccato Piero al bar, gli offre da bere.
- Guarda che belle foto- gli dice ad un certo punto, mostrandogli le immagini.
Piero le guarda e sorride:
- Mah…questa è tua moglie! E’ molto bella!
Dopo aver visto un’altra foto si fa serio:
- Ehi, ma questo sono io! Accidenti che belle foto!
Il marito stringe i pugni:
- E tu, dopo avermi fatto cornuto per chissà quanto tempo, non trovi altro da dirmi se non che sono delle foto belle? Non hai nessun altro commento da fare?
- Beh – conclude Piero, - se vuoi che ti dica qualcosa, ti accontento immediatamente. Dovresti farmi fare gli ingrandimenti e tre copie di ogni foto per favore!
A cura di Bruno
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I tempi dell’esodo Iolanda Lo Monte
Una storia fra tante.
Nelle partenze che per anni si susseguivano dall’Istria e dalla Dalmazia, non c’erano scommesse sul futuro, non la ricerca di un nuovo inizio o la prospettiva di un cambiamento! C’erano solo l’abbandono forzato, la censura brusca e violenta con la propria identità territoriale, la rottura di una tradizione, l’andarsene senza ritorno.
Anche quando l’esule riesce a riformarsi una vita, una famiglia, una prole, una patria, una nuova identità linguistica e culturale, egli non sfugge completamente al marchio del trauma iniziale.
Può abituarsi a convivere con esso, può fingere di dimenticarlo, ma non potrà mai cancellare del tutto il segno.
Ho lasciato per sempre la mia terra, ma non ho rimpianti: mi sono portata via il bianco degli scogli, il profumo dei grappoli di acacia, il pianto sul viso dell’infanzia lontana…
Non ho rimpianti perché la mia terra non è più la mia terra.