Due amici stanno passeggiando quando vedono passare una Ferrari nuova di zecca.
Uno di loro esclama estasiato:
- Che sogno quella macchina!
- Sapessi quanto mi è costata! – aggiunge l’altro.
- Perché? Forse è tua?
- No, è del mio dentista.
La figlia di un impiegato dice alla madre:
- Qui c’è scritto che il teatro scrittura delle comparse. Che cosa sono?
- Sono quelle che vanno e vengono senza dire mai una parola.
- Ma allora è proprio il lavoro che svolge papà!
Un signore, accompagnato da un bambino, entra in un ristorante e ordina:
- Per me caviale, risotto e tartufi, aragosta, crème caramel, frutta e champagne. Per il bambino patatine e coca-cola.
- Esco un attimo a cambiare il disco orario della macchina. Intanto lei porta un’altra coca-cola al bambino.
Mezz’ora dopo il cameriere preoccupato si avvicina al bambino e gli chiede:
- Come mai tuo padre non è ancora tornato?
- Quell’uomo non è mio padre – dice il piccolo – E’ soltanto un signore che ho incontrato per la strada e che mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto mangiare patatine e bere un paio di coca-cola!
L’imperatore Sigismondo al concilio di Costanza fece il discorso di apertura.
- Reverendissimi padri – disse – data opera perché la “nefanda scisma” sia sradicata.
Un cardinale lo interruppe per fargli notare che la parola “scisma” era di genere maschile e non femminile. Ma Sigismondo, imperterrito, aggiunse:
- Io sono un imperatore e perciò sono al di sopra della grammatica.
Al ristorante un cliente dice al cameriere:
- Vorrei una bistecca che non sia isterica.
- Non capisco, signore, si spieghi meglio.
- Vorrei una bistecca senza nervi.
A cura di Bruno