Siamo tutti “Progetto di Dio” (Mimmo Volpicelli Comunità di Succivo)
Consigli ad una figlia che ha perso il padre.
Se l’uomo conoscesse i progetti di Dio, avrebbe già da tempo distrutto l’intero pianeta. Il distacco da una persona cara è sempre difficile perché noi mettiamo sempre al primo posto che siamo di questo mondo, e facciamo tutto in funzione di esso.
Poi all’improvviso il buio, e ci si rende conto che ci manca qualcosa … e si comincia a pensare: che forse non abbiamo fatto tanto per la persona persa; e passano tanti ricordi per la testa: i nostri fallimenti, le nostre liti, i nostri dissensi … e quante volte non siamo stati attenti a tutto ciò che ci veniva detto! E non abbiamo mai ascoltato con umiltà, abbiamo fatto prevalere sempre che tutto ci era dovuto e che gli altri non contassero niente, giudicando con pregiudizio, dimenticando i veri valori: la Famiglia, il Padre, la Madre.
Tutto ciò però non deve esserci di sconforto o di abbandono, ma ci deve far riflettere che solo attraverso la fede in chi ha su di noi il progetto, possiamo continuare la testimonianza di colui che abbiamo perso. E solo attraverso la preghiera e il ricordo riusciamo a far rivivere dentro di noi la sua presenza, pensando soprattutto che dal cielo lui veglia sempre su di noi e ci guida come ha fatto sempre nella vita; anche nei momenti più tristi lui ne è uscito sempre a testa alta, da persona seria e onesta, cosa non da tutti.
Questo tempo cerca di viverlo come un dono che il Signore ti fa, perché nella passione, morte e risurrezione avremo tutti una vita nuova. Scusami se ti scrivo anche senza conoscerti, ma ero amico e conoscevo tuo padre. Rossana, abbi fede in Cristo.
Chi ti scrive è un padre che ha perso una madre.
La preghiera di Dio (Mimmo Volpicelli Comunità di Succivo)
Mentre stamattina ti svegliavi, ti osservavo e aspettavo che mi rivolgessi la parola, magari per poco, per chiedermi un parere o per dirmi anche solo “Grazie” per qualcosa di bello che ieri hai vissuto. Ma ho visto che eri molto occupato a cercare i vestiti da metterti per recarti al lavoro e trovare le chiavi dell’auto.
Ho continuato ad attendere mentre giravi per casa per preparare la colazione, dare l’ultimo tocco ai capelli (come avrai sentito, io so esattamente quanti sono). Speravo che tu potessi trovare qualche minuto per fermarti e dirmi “Ciao” ma eri troppo occupato.
Per questo ho illuminato il cielo per te, l’ho riempito di colori e dolci trilli di uccelli e un’arietta frizzante … ma non te ne sei neanche accorto. Ti osservavo mentre andavi veloce al lavoro, un po’ nervoso e ho atteso pazientemente tutto il giorno. Con tutto il tuo da fare pensavo che fossi troppo occupato per dirmi qualcosa.
Quando sei tornato a casa ho visto tutta la tua stanchezza e ti ho mandato una pioggerella per irrorarti un po’, affinché l’acqua lavasse via il tuo stress. Pensavo di farti contento per farti pensare un po’ a me, ma ti sei infuriato e hai imprecato di brutto. Desideravo tanto che tu mi parlassi, non ti avrei portato via troppo tempo.
Poi hai acceso il computer. Ho aspettato con pazienza mentre lo guardavi e cenavi. Ma di nuovo ti sei dimenticato di parlare con me. Ti ho visto stanco e ho compreso il tuo silenzio, così ho smorzato lo splendore del cielo, ma non ti ho lasciato nel buio, l’ho cambiato con una strepitosa girandola di stelle, anche se non ti interessava.
Al momento di addormentarti eri esausto. Dopo aver augurato “Buonanotte” ai tuoi cari sei corso in camera e ti sei addormentato. Io veglio sempre il sonno dei miei figli e ho cullato i tuoi sogni, perché anche se non te ne accorgi, io sono sempre lì per te.
Io ho più pazienza di quanto immagini. Vorrei con questo insegnarti quanta pazienza bisogna avere con gli altri. Tutto quello che ti piace l’ho fatto solo per te. Ti amo tanto e attendo ogni giorno una tua preghiera.
Abbi una buona giornata! Ti stai alzando di nuovo ed io starò un’altra volta ad aspettare un tuo ricordo. Il mio amore non ti abbandona neppure un istante.
Il tuo amico Dio
Un uomo si smarrì nel deserto. Più tardi, nel descrivere la sua terribile avventura agli amici, spiegò come, per la disperazione, si fosse inginocchiato e avesse invocato l’aiuto di Dio.
“E Dio ha esaudito la tua preghiera?” Gli chiesero.
”Oh, no! Prima che io facessi la preghiera è arrivato un esploratore che mi ha indicato il cammino”.
La preghiera, luce dell’anima (Iolanda Lo Monte)
La preghiera, dialogo con Dio, è un bene sommo, una comunione intimA con Lui. Come gli occhi prendono la luce e ne sono rischiarati, così l’anima che è tesa verso Dio viene illuminata da una luce ineffabile. La preghiera è la luce dell’anima, la vera conoscenza di Dio, la mediatrice tra Dio e gli uomini. L’anima, elevata per mezzo suo in alto, fino al cielo, abbraccia il Signore con amplessi ineffabili. Come il bambino che piange grida il nome della mamma, così l’anima, che cerca il latte divino, grida a Lui perché i suoi desideri vengano esauditi e Dio la colma di doni superiori a quelli chiesti. La preghiera rende felice l’anima, perché appaga le sue aspirazioni superiori. Parlo però della preghiera autentica; essa è desiderio di Dio, amore ineffabile, comunicata a noi per grazia divina. Di essa l’Apostolo dice: “Non sappiamo pregare come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per noi, con gemiti inesprimibili”. Se il Signore dà a qualcuno un tal modo di pregare, è una ricchezza da valorizzare, un cielo celeste che inonda l’anima. Chi l’ha gustato anela di gustarlo ancora, perché è l’unica cosa che sazia l’anima. Prova per il Signore come un fuoco ardentissimo e abbellisce la sua casa di modestia e umiltà, mediante la pratica della preghiera, rende splendida la sua abitazione con la luce della giustizia, orna le sue pareti di opere buone, come mettesse una patina di oro puro, la orna di pietre preziose; colloca la fede all’ingresso della sua anima ed eleva dal cuore la preghiera come profumo d’incenso perché il Signore trovi una degna dimora. Così lo accoglie nella splendida reggia ed Egli trasforma la sua anima in tempio della Sua presenza.
Speranza certa (Iolanda Lo Monte)
Se speri tutto da me non puoi in nessun modo abbandonarti allo sconforto e alla preoccupazione o alla paura. “Perché temete? Non abbiate paura. E’ questo il mio invito più insistente, il mio comando più accorato”.
Chi vive nell’amore di Dio non ha paura, anzi, se l’amore di Dio è veramente perfetto in noi, scaccia la paura. Chi ha paura non è perfetto nell’amore. Cerchiamo l’umiltà ma intridiamola di fiducia fondata sulla grandezza e santità di Dio. Questa attitudine libera la nostra anima dall’egocentrismo, dalla superbia e dalla presunzione, perché soltanto nel vuoto di sé si può realizzare l’unione col nostro Dio: quando più ci spogliamo di noi stessi, tanto meglio l’anima si dispone a lasciarsi conquistare e possedere da Dio.
Mi sembra di vedere come in un sogno il Buon Gesù con in mano un bicchiere pieno di acqua, che mi dice di provare a mettere ancora qualcosa in quel bicchiere. Provai, ma non fu possibile perché appena aggiunsi qualcosa, l’acqua lo fece traboccare e cadere. Capii che quando il Signore trova un’anima piena di se stessa, piena di amor proprio, non può darle neanche una goccia del suo Amore. Gesù resiste ai superbi, mentre gli umili li ricolma dei suoi beni.