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OTTOBRE 2011

     

Dio insegna Iolanda Lo Monte

 

            Dio consegna all’uomo un mondo ordinato e adeguato alle sue necessità. Anche nel corso degli eventi, dove gioca la libertà dell’uomo, Dio interviene come Provvidenza, sta a noi trovare il nostro ruolo e impostare una rete di collaborazione che torni a vantaggio di tutti. Gesù dice agli uomini di arricchirsi davanti a Dio, gli Apostolo offrono diversi esempi sul giusto modo di farlo. Ci si arricchisce davanti a Dio quando si conservano i beni e le ricchezze accumulate non per se stessi, ma distribuendole ai poveri e non solo le ricchezze materiali: “Pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra”. La virtù dell’umiltà dà consapevolezza all’uomo di essere creatura, perché ogni dono viene da Dio, al quale va fatto risalire. L’essere umano è invitato ad agire con realismo ed equilibrio, pronto e disponibile al servizio. I nostri comportamenti sono spesso causati dalla tirannia degli istinti e dal desiderio di sopraffazione. Abbiamo bisogno della sapienza. Domandiamola a Dio nella preghiera.

 

Associazioni Iolanda Lo Monte

 

                Solo una comunità che è gloria del Signore può definirsi cristiana. E la gloria del Signore consiste nel fatto che quella comunità vive correttamente nella fede, nella speranza e nella carità il gioioso annuncio del Vangelo. E’ necessario per questo una operosa volontà di bene e impegno di azione e di preghiera. Può darsi che non prendiamo sul serio Gesù, come se Egli non avesse voluto dire ciò che ha detto. Forse siamo anche noi tr4a coloro che prendono della Parola di Dio solo quello che è nella linea delle proprie tendenze, lasciando cadere il resto nel dimenticatoio, con la migliore bu0ona coscienza del mondo. Ma la buona coscienza di cui sovente ci si vanta, non è forse un’invenzione del diavolo? Il cristiano è colui che annuncia e vive la fede, la vive in quello che ha di straordinario e di radicale, l’annuncia nel silenzio dell’esistenza quotidiana. Egli si sforza, senza mai arrivarci, di ubbidire a Cristo, seguendolo nella follia della croce. Può darsi allora che sperimenti la propria fede come un dovere di amore.

 

BENEDIZIONI DI UN VECCHIO Iolanda Lo Monte

Per chi onora la vecchiaia

 

  • BENEDETTI coloro che capiscono le mie mani che tremano e il mio cammino stanco.
  • BENEDETTI coloro che parlano con voce alta per risparmiare l’umiliazione della sua sordità.
  • BENEDETTO chi finge cortesemente d’ignorare ciò che io faccio di scomposto durante i pasti.
  • BENEDETTO chi mi offre un sorriso, una parola amabile e un po’ del suo tempo.
  • BENEDETTI coloro che sapranno farmi vivere i bei ricordi del tempo passato.
  • BENEDETTI coloro che mi ascoltano con pazienza quando io ripeto le stesse cose e i ricordi della mia lontana giovinezza.
  • BENEDETTO colui che mi aiuterà soprattutto quando non l’avrò chiesto.
  • BENEDETTI coloro che mi stanno accanto e mi ricordano che sono sempre vivo e interessante anche se non lo sono.
  • BENEDETTI coloro che si accorgono che la mia vista si annebbia e mi porgono la mano.
  • BENEDETTO colui che mi dice e mi fa capire che c’è ancora qualcuno che mi ama e mi pensa.
  • BENEDETTI i giovani che non mi gridano “vecchiaccio”.
  • BENEDETTI tutti voi che busserete alla porta della mia solitudine e per il mio compleanno mi porterete un fiore.
  • BENEDETTO chi mi mostra affetto e rispetto e ha bontà verso di me e mi fa pensare alla bontà di Dio.
  • BENEDETTO chi mi scansa le spine sul mio cammino verso l’eternità.
  • QUANDO AVRO’ PASSATO LA SOGLIA DELL’ETERNITA’, MI RICORDERO’ DI LORO PRESSO IL SIGNORE.

 

 

La Chiesa: “Nel mondo ma non del mondo” Carolina

Alcune letture dal libro dell’Apocalisse.

 

            Giovanni alle sette chiese dell’Asia Minore testimonia che la Chiesa è il tempio del Dio vivente, costruito sulla pietra angolare che è Gesù Cristo, perciò deve comportarsi umilmente e fedelmente, pregare e ringraziare Dio Autore della Vita, che ha saputo trasformare il nostro cuore in centro di luce e di vita, per far giungere la luce al mondo intero.

 

Alla chiesa di Efeso - Giovanni mette in risalto che dopo la risurrezione, Gesù Cristo è la potenza di Dio, Colui che tiene le sette stelle nella sua destra, comanda i cieli, la terra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. All’angelo di questa chiesa (cioè al suo vescovo), dice: “La tua perseveranza nella carità e nel perdono, non può accettare ciò che è falso e cattivo, dimenticando il sacrificio di Gesù sulla Croce che con devozione si celebra ogni giorno sull’altare nella S. Messa, dove si offre Pane vivo disceso dal cielo. A chi non si pente e non si converte, toglierò il candelabro dal suo posto. Tuttavia se possiede qualche opera di bene e detesta le opere dei “Nicolaiti”, che anch’io detesto, può sperare. Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito raccomanda alle Chiese. Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio”.

 

Alla chiesa di Smirne – L’Angelo della chiesa di Smirne viene richiamato a nome di Gesù Cristo il risorto, alla riflessione. “Nonostante le tribolazioni e la povertà, sei ricco dell’amore di Cristo; per questo non temere la disonestà di coloro che si proclamano Giudei e non lo sono. Sarete messi alla prova. Satana non vi risparmierà ogni tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita e il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte. Chi ha orecchi non dimentichi ciò che lo Spirito dice alle Chiese!”

 

Alla chiesa di Sardi – All’angelo della Chiesa di Sardi così dice Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle: “Conosco le tue opere meschine, ti si crede vivo e sei morto, ravvediti e sii vigilante, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio. Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno peccato, cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni e il loro nome non sarà mai cancellato dal libro della vita e li riconoscerò davanti al Padre mio e davanti agli angeli. Rifletti su ciò che dice lo Spirito alle Chiese”.

 

Alla chiesa di Filadelfia – All’angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: “Non dimenticare che il Santo Veritiero, Colui che ha la chiave di Davide, ha aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Nonostante la tua debolezza, hai però custodito la mia Parola e non hai rinnegato il mio nome. Poiché hai perseverato, anch’io ti custodirò nell’ora della tentazione che sta per venire sul mondo, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Tieni saldo quello che hai conservato nel tuo cuore, perché nessuno ti tolga la corona del sacrificio. Io porrò il vincitore come colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e della nuova Gerusalemme che discende dal cielo dal mio Dio, insieme al mio nome nuovo. Ascoltate dunque ciò che lo Spirito dice alle chiese”.

 

Alla chiesa di Laodicea – Anche all’angelo di Laodicea lo Spirito dice: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo,né caldo; non essendo state fatte con il cuore mi fanno sentire un senso di rifiuto, di nausea. Ti illudi del tuo operato, ti senti a posto con la tua coscienza, ma non sai di non essere a posto con il prossimo?  Sei un miserabile, cieco e sordo. Se vieni nella mia casa, ti purificherò col fuoco della mia parola, di purezza sarà il tuo vestito, perché non appaia la tua vergogna e nudità, ungerò i tuoi occhi perché tu riacquisti la vista, perché tutti quelli che amo li rimprovero e li educo. Sii dunque cosciente e ravvediti! Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolterà la mia voce e mi aprirà, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere con me sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese del mondo, poiché nessuna cosa sfugge agli occhi di Dio!”

 

            Grazie, Signore Dio, che hai creato la tua santa madre Chiesa, che racchiude in sé tutti i Santi Martiri e i Testimoni della Verità e dell’Amore.

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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