LA FEDELTA’ Iolanda Lo Monte

            Gesù dà tutto, ma chiede fedeltà piena Egli si è dato totalmente, chiede che ci diamo totalmente. Gesù ha fatto piazza pulita di tante minute prescrizioni o proibizioni, perché servivano solo d’inciampo. Lo ha fatto non per diminuire il nostro andare a Dio e gli altri, ma per renderlo più agile, più spontaneo, più personale, perché la forza viene dal di dentro e non da tante spinte esterne. E la novità di Gesù: l’oggetto non sono le leggi ma la volontà del Padre. E’ il piano di Dio che si deve compiere: è il ritorno a Dio, il ritorno alla perfezione dell’amore, in una prospettiva escatologica: la comunione di tutti con il Padre. L’Eucaristia è modello e forza di questa dedizione e comunione.

 

            Il cristiano in cammino non è solo. Il cristiano è un pellegrino su questa terra, non è un cittadino ma un esule in marcia verso la vera patria. Egli considera la terra non come una dimora permanente ma come il vagone di un treno che lo conduce nel viaggio. Per questo l’uomo biblico non si costruiva una casa di solida pietra ma solo una tenda, come un viandante che sosta nel deserto.

            Una interpretazione unilaterale e ingiusta della realtà umana, favorita per altro da certa predicazione altrettanto unilaterale e miope, ha fatto sì che molti uomini del nostro tempo, guardino con diffidenza alla religione cristiana, quasi fosse nemica del mondo, della vita, del progresso, dell’impegno di rinuncia passiva e vile: l’oppio che addormenta l’uomo e lo distoglie da ogni interesse verso la città terrena, facendogli balenare la promessa di un al di là felice e illusorio.

 

            Ricordi felici

                        Dall’Antologia: “Pianeta donna” 2010

 

Mentre passo qua e là

Ricordo le care voci familiari,

come un sussurro gioioso

che mi riporta alle ore felici

quando si sfornavano i croccanti “chisolini”,

tanto attesi da vecchi e bambini.

Tutti aspettavano di poterli gustare con il salame.

Quello era d’obbligo!

 

Poi la compagnia, soddisfatta,

si spostava sul gioco delle bocce,

dove si disputavano vivaci partite.

Non ci si accorgeva

del tempo che trascorreva,

troppo presto si arrivava a fine giornata.

Ricordo gli splendori dei tramonti,

ammirati tutti insieme,

quando un po’ stanchi, ma sereni,

ci si radunava sul terrazzo a ponente,

dove la instancabile e amorosa nonna Luisa,

sempre paziente e serena ci imbandiva la cena,

 

Ora innalzo una preghiera,

salga come farfalla nel regno delle stelle,

per invocare la pace

e un po’ di serenità per tutta l’umanità.

 

Preghiera del Padre nostro (Carolina)

 

            O Signore, Dio dell’universo, che tessi la nostra vita dall’alba al tramonto. Ti sentiamo Padre, perché per amore ci hai creato. A Te alziamo le nostre mani in preghiera incessante. E la nostra supplica sale al cielo come grido d’aiuto e di misericordia. Le nostre mani tese, chiedono il pane quotidiano nutrimento dell’anima e delle nostre membra stanche.

            Rimetti a noi le nostre mancanze quotidiane. Rendici comprensivi verso il nostro prossimo per compiere ogni giorno la Tua volontà, in attesa della venuta del tuo Regno su questa terra, mai sazia di carità.

            Allontanaci da ogni male. La tua grazia sia sempre con me, con tutti i miei cari e sui nostri fratelli sofferenti discenda la tua pace. Ora e sempre. Amen.

           

La preghiera dei discepoli Luca 18,9-14)

 

            Due uomini salirono al tempio per pregare e comunicare a Dio, i loro pensieri e le loro mancanze. L’esaltazione del fariseo che si riconosce senza peccato, mette in luce quasi il dubbio, di quanto sia viva la sua fede, perché volgendo al Padre la nostra preghiera, il nostro cuore deve irradiare sincerità, umiltà e carità verso il prossimo, contrariamente si cade nella presunzione. Chi possiede la carità non si vanta, perché è paziente, mite, comprensivo.

            Gesù non ha bisogno del nostro lodarci, perché conosce bene, in profondità la nostra coscienza, non solo, ma tutta la nostra vita dal sorgere al tramonto.

 

DIO TI PARLA

"Quando senti in te la voce dell'anima, e' Dio che ti parla.

Quando hai nel cuore un sentimento d'amore, Dio e' con te.

Se Io fossi un uomo, sarei come te,

avrei belle mani per disegnare un angelo,

avrei un meraviglioso cuore per amare tutto il mondo,

e avrei un solo desiderio: amare Dio.

Sono qui per parlarti, uomo, mia creatura amatissima.

Io ti parlerò nel soffio che aleggia sulla tua anima.

Ascoltami, sono il tuo Dio.

Lascia che le ali della tua anima si alzino in volo e radiose si elevino
al di sopra di ogni certezza, di ogni parvenza, di ogni egoismo.

Io sono qui per raccoglierti tra le mie braccia e per dirti tante cose
che saranno per te, le sacre ali dell'anima.

Io ti ascolterò, quando tu mi parlerai, e sarò sempre pronto ad ascoltarti

non una sola volta, ma mille volte mille,

perchè l'Amore di Dio Creatore, è infinitamente grande e al di sopra di ogni numero.

Quando in te, la voce del silenzio si fa grande e perdoni le offese
lasciando che si plachino gli echi delle tirannie contro di te,

sappi che il Tuo Dio abbraccia con grande amore, tutto te stesso.

Uomo, mia creatura sai essere così umile da accogliere in te la mia voce?

Perchè la mia voce, non e' una voce che si sente, ma una Voce che si ascolta.

Non è una Voce di rimprovero, ma una Voce di perdono.

Non è una Voce che istiga all'odio o alla violenza e nemmeno alla rivolta del proprio io.

E' una Voce che ama.

E' una Voce che chiede e dona amore perchè questa e solo questa, è la Voce del Tuo Dio."

Che il Signore sia con noi.
            Apra i nostri occhi alla sua Luce, apra le nostre orecchie all'ascolto della sua Parola,

apra i nostri cuori al suo Immenso Amore...                                                                Fabrizio e Vanessa