Le prove della vita (Ivana Gambon)
La mia vita è stata da sempre un succedersi di prove, un cammino di sofferenza. Da bambina sentivo forte dentro di me, all’età di otto anni, la dura realtà della fame nel mondo, che colpiva tanti bambini dei Paesi poveri. Ero molto sensibile, e avvertivo il dolore degli altri, quasi come se fosse mio. In classe, alle elementari, se qualche compagna veniva isolata, io ero pronta ad essere sua amica e a difenderla. Sentivo in me come se il mondo non mi appartenesse, o meglio non ne facessi parte, come sospesa tra cielo e terra. Un mio desiderio, quando avevo circa 9 anni, era quello di “alleviare le sofferenze altrui”; così feci dopo la maturità il corso per infermiera professionale. Assunta in un grande ospedale, vedevo nel volto del paziente “Gesù abbandonato”. Dopo 32 anni di professione, trascorsi tra un andirivieni di mie malattie, sofferenze e tribolazioni, sono andata in pensione anticipata per una grave patologia.
Ho ringraziato Gesù, perché in tutti questi anni ho avuto comunque la possibilità di donare un po’ di amore alle persone sofferenti.
Piano piano, con il passare degli anni, prova dopo prova, ho capito che la vita non è una proprietà di cui disporre a nostro comodo, ma appartiene a Dio e che l’importante è fare in tutto e per tutto la Sua Volontà. Tutto per Amore! Costi quel che costi!
Novembre (Iolanda Lo Monte)
Novembre è il mese della commemorazione di tutti i defunti. La liturgia dei funerali è una celebrazione del mistero pasquale di Cristo Signore. Nelle esequie la Chiesa prega che i suoi figli, incorporati con il Battesimo a Cristo morto e risorto, passino con Lui dalla morte alla vita e, debitamente purificati nell’anima, vengano accolti con i santi e gli eletti nel cielo, mentre il corpo aspetta la beata speranza della risurrezione della carne.
Nella nostra vita pensiamo di non avere mai abbastanza: viviamo protesi verso un continuo domani, dal quale ci attendiamo sempre più amore, più felicità, più benessere. Viviamo sospinti dalla speranza ma è sempre in agguato il pensiero della morte, un pensiero a cui è difficile abituarsi e spesso si vorrebbe scacciare. Eppure la morte è la compagna di tutta la nostra esistenza: addii a persone care, malattie, dolori e delusioni ne sono come i segni premonitori. La morte ci strappa chi amavamo, chi era tutto per noi e restiamo soli. Oppure il matrimonio fallisce e ci portiamo dentro una grande pena; oppure non siamo sposati e viviamo da soli, senza amici che ti circondano d’affetto; o siamo anziani e di rado qualcuno si prende cura di noi … Qualunque sia la nostra situazione, dobbiamo assaporare l’erba amara della solitudine e sperimentare quanto è dura. Ci resta il Signore, ma a volte anche il Signore sembra lontano e l’aridità tormenta maggiormente gli anziani … ma di tutta questa sofferenza si può fare una grande offerta da unire a quella di Gesù e continuare a sperare e ad amare.
Oltre la morte (Iolanda Lo Monte)
Signore Gesù, in Te, risorto da morte, la vita ha vinto per sempre. In Te è finito il tempo della disperazione, perché la morte non è l’ultima parola, non è la fine della vita e non può cancellare ciò che siamo stati, non può annullare l’amore. Nella tua risurrezione, Gesù, aiutaci a scoprire la morte come un passaggio verso di Te, aiutaci a sentirci parte di un amore immenso, che unisce il cielo e la terra, perché si continua a vivere nella preghiera. Aiutaci a scoprire in Te il senso dell’eternità, di una vita che non muore ma che va costruita qui e ora, con le nostre scelte. Signore Gesù, che nella tua risurrezione hai reso possibile una vita senza fine, accompagna le sorelle e i fratelli defunti nelle braccia di Dio, perché si lascino avvolgere dal suo amore e dal suo perdono. Sono morti, ma ci hanno lasciato per un mondo migliore, sono morti sulla terra ma vivono in cielo, vicini a Te, Signore. E’ morto il loro corpo ma non la loro anima, ciò che costituisce la loro persona e il loro cuore rimane per sempre. Avranno una vita più piena nella risurrezione della carne, ma già vivono una vita che supera la nostra, hanno trovato in Te, Signore, la sorgente zampillante della vita, che sviluppa tutte le loro energie. Vivono d’amore, del loro amore per Te, dnel loro amore per tutti, non fanno altro che amare e la loro vita è piena.