Le gioie di Gesù (Iolanda Lo Monte)
Il Signore abita sui monti anche in casa nostra. Nella storia di ognuno ci sono molti passaggi nascosti ma anche mete inesplorate che offrono l’ebbrezza e lasciano una soave nostalgia di un passato gioioso da far tornare a riscoprire le orme cancellate dal vento e dalla sabbia. Ci sono tante circostanze inebrianti, capaci di deviare da un sentiero ritenuto appagante e sicuro. A volte circostanze burrascose, appuntamenti perduti, stanchezze che hanno fatto smarrire lo splendore di ideali pur coltivati con tanta passione…
Mi accingo ora a contemplare la persona di Gesù nel corso della sua vita terrena, nella sua umanità Egli ha fatto l’esperienza delle nostre gioie ed infatti ha manifestamente conosciuto, apprezzato, esaltato tutta una gamma di gioie semplici e quotidiane, alla portata di tutti. La profondità della sua vita interiore non ha alterato il realismo del suo sguardo né la sua sensibilità: Egli ammira gli uccelli del cielo e i gigli dei campi e richiamava spesso lo sguardo di Dio sulla creazione, all’alba della storia. Egli approvava volentieri la gioia del seminatore e del mietitore, quella della donna che recupera la dramma perduta, la gioia degli invitati al banchetto, la gioia delle nozze, quella del Padre che accoglie il proprio figlio al ritorno da una vita da prodigo, quella della donna che ha appena dato alla luce il suo bambino.
Queste gioie umane hanno tale consistenza per Gesù da essere per Lui i segni delle gioie spirituali del Regno di Dio: gioia degli uomini che vi entrano e vi lavorano, gioia del Padre che li accoglie. E per parte sua Gesù stesso manifesta la sua soddisfazione e la sua tenerezza quando incontra fanciulli che desiderano avvicinarlo, un giovane ricco, fedele e sollecito di fare di più, amici che gli aprono la loro casa, come Marta, Maria e Lazzaro.
Novembre (Iolanda Lo Monte)
La Chiesa è davvero Maestra che cerca in ogni modi di far giungere i suoi figli alla santità. Il 1° novembre ci viene incontro presentandoci la grande schiera del Santi comuni. Potremmo dire che i Santi di cui in questo giorno si fa memoria, sono le moltitudini di coloro che, come il “pubblicano”, hanno smesso con il peccato, hanno rinunciato ad accaparrarsi onori e privilegi e si sono affidati alla misericordia di Dio e l’hanno ottenuta realmente.
Come si può essere felici quando si è poveri e afflitti? Eppure, se guardiamo più attentamente, le cause delle amarezze della vita sono quelle che nascono dai nostri disordini. Allora la via della santità non è una vita straordinaria, è piuttosto il cammino quotidiano di uomini e donne sapienti, che cercano di vivere alla luce del Vangelo, che risparmia loro tante amarezze, derivanti dal peccato, impossibili poi da cancellare. Vi sono dei funerali che sono delle feste: si respira aria di risurrezione; la persona defunta ha chiuso il capitolo terreno con tutta la serenità della Luce a cui andava incontro, e coloro che la circondano sanno che si ritroveranno non col Dio dei morti ma col Dio dei vivi. Chi vive veramente, pienamente in Dio si prepara, sa che la morte non chiude ma apre la porta della vita.
Obbedendo al comando del Signore, la Chiesa ha realizzato la sua missione rivolgendosi a tutti gli uomini, perché a tutti giunga la parola di verità sulla morte, sulla vita eterna e sulla risurrezione, perché nessuno resti privo dei benefici che ci vengono dalla morte e dalla risurrezione dei Gesù. Per questo noi credenti siamo impegnati in un vero apostolato missionario, sia sul fronte della preghiera come su quello della testimonianza e della solidarietà.
Preghiera per l’unità dei cristiani (Iolanda Lo Monte)
Spesso diamo troppa importanza alla buona volontà degli uomini e pensiamo che dipende da loro soltanto scegliere di andare a Gesù, per lasciarsi formare da Lui, e invece è Dio che attira a Sé e suscita negli uomini il volere e l’essere.
Portiamo perciò davanti a Gesù, nella preghiera, i fratelli bisognosi di Lui, perché Egli, nella sua misericordia, abbia pietà di loro e li conquisti al Suo Cuore.
Quando noi cristiani accogliamo umilmente i doni che Gesù ci fa attraverso la sua Chiesa, per poterlo servire con amore e fedeltà, allora anche chi non è cristiano è aiutato: per il mistero del Corpo Mistico, e stimolato a lodare Dio e a credere in Lui. Quando crediamo veramente in Gesù Cristo, la nostra vita risplende della Sua sapienza, del suo amore, del suo coraggio, della sua pace e della sua gioia.
E’ un grande dono essere chiamati da Gesù a seguirlo. Tutti siamo chiamati a seguire Gesù anche se in modi diversi: chi nella famiglia, chi in una comunità religiosa, chi come sacerdote, chi nel servizio sociale e politico disinteressatamente.
Gesù, ravviva la mia fede in te, fa’ che diventi salda, per rendere onore e gloria al Padre e obbedienza a Te, Gesù, perché seguirti non ci porti solo alla croce ma anche alla gioia e alla pace. Rendimi tua testimone. Signore Gesù, guidaci oggi e sempre.
PENSIERI DI LUCIANA CANEPA
Preghiera alla Madonna di Montallegro
Madre di Gesù, torna da noi quaggiù, dove i dolori terreni viaggiano senza freni,
dove uomini senza cuore, uccidono senza pietà anche donne e bambini.
Questa terra bella ma martoriata, aspetta l’aiuto del buon Dio che l’ha creata.
Madonna santa, stendi il tuo manto, allevia le nostre pene.
Noi, col nostro canto fiducioso ti aspettiamo.
La zanzara
Non c’è sul bianco lenzuolo, non la vedo sui muri della stanza, eppure stanotte non fermava la sua danza, ronzava ininterrottamente e non era mia stanca.
Quante sberle ho sferrato sulla mia guancia, poi non l’ho più sentita, se n’è andata, si sarà pentita o era già ben nutrita?
Ho dormito fino a stamattina. Forse il suo minuscolo cervello ha capito che lei poteva finir male!
Per la prossima notte sarò lì con la paletta aspettare..
Domeniche
Quando ero bambina la domenica era il giorno più bello; la nonna mi prendeva per mano e mi portava a Messa con lei; se ci ripenso mi sembra ieri e … sono felice. Solo la domenica mangiavo la carne, durante la settimana mai … tutte le domeniche mia madre cucinava il coniglio, anche questo lo ricordo molto bene. Intanto gli anni passavano, anche i vecchi ricordi, ma la domenica ero sempre felice con le mie due bambine, contente soprattutto della vacanza scolastica.
Il tempo ha ormai imbiancato i miei capelli e come me altre amiche che speriamo di non trovare, oltre ai soliti malanni dell’età, la strada della dimenticanza. Abbiamo capito che la nostra domenica è qui, nella Casa della Gioventù (di Rapallo), dove la gioventù è passata e non torna più.
La nottata
Sopra il letto il Rosario della nonna con il piccolo crocifisso. Notte bugiarda, notte tormentata. Domani mi chiederò: “Come hai passato la nottata? Non lo so, non voglio saperlo … devo scoprirlo?
No, così passo la giornata: guardo il cielo, il mare, la gente che credo di me più fortunata. Poi torno nelle mie stanze e … non ho più speranze. Ceno con lo scatolone piatto acceso e intanto, quando posso, penso … Penso alla notte che verrà. Il piccolo Gesù in croce sopra il letto mi dice: “Te l’avevo detto, l’hai sempre fatto, perché cambiare. I vecchi pensieri incorniciati nei dolori, perché li fai rivivere coi rancori?
Sì, mio Gesù, dici bene Tu … ma, mio Dio, quanti ma … E’ meglio coricarsi per sentire sui capelli la carezza della nonna che mi amava tanto.
La protesta dei puliti bambini.
Perché tanti uomini, da un po’ di tempo (non i più vecchi) si fanno crescere la barba? Pigrizia? Dimostrare virilità? Protestare contro se stessi o risparmiare tempo e ancora risparmiare denaro se la barba è incolta? Anche la semplice rasatura costa.
Meno male che sono una donna ma mi chiedo se c’è dell’assurdo in questo stato di cose. Che barba, che barba (vedi la Montaini) vivere in un periodo come questo, così difficile!
Forse è questo il motivo che anima la protesta di questi maschietti?
Fa un po’ ridere ma … quella no.
Invecchiare va bene, sai già che i si allungano le pene: l’occhio sinistro vede la figura deformata? La mia pupilla è già stata operata. Non voglio parlare dello stomaco, dei bronchi, della caviglia! Chi si arrabbia, nessuno se la piglia. La tua circolazione? Non ci pensare se no vai in confusione … ma che col passar degli anni, oltre ai soliti malanni mi crescesse la barba bianca! Come se avessi cent’anni? Quella no, no, no!!!