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NOVEMBRE 2005

     

“PREGATE, PREGATE, PREGATE….”

La risurrezione di Cristo nostro Signore e la scomparsa del suo Corpo ha fatto rimanere perplessi i due discepoli di Emmaus, forse per la loro poca fede. Infatti, durante il viaggio a piedi per Emmaus, non si accorgono che il viandante che li affianca come un pellegrino e si inserisce incuriosito nei loro discorsi è Gesù: parlano degli avvenimenti col volto carico di tristezza per la morte di quel “Profeta”. Il Signore interviene dicendo che non hanno mai creduto alla parola biblica e, facendoli riflettere, afferma che il Messia è il Figlio di Dio fatto uomo, ed è venuto in terra per riscattare i peccati degli uomini. Infatti loro non riescono ad entrare in questo grande mistero.

Gesù non si rivela lungo il tragitto e nemmeno quando i due lo ospitano, ma, sedutosi alla loro mensa, benedice il pane, lo spezza e lo porge loro. In quegli attimi il cuore dei due discepoli è colmo di gioia perché riconoscono il Figlio di Dio allo spezzar del pane! Ma subito scompare alla loro vista. Amen.

Sono convinta che l'Eucaristia è un bisogno continuo per ciascuno di noi. Prendere Gesù nell'Eucaristia tutti i giorni è un dono molto grande per noi peccatori, infatti siamo molto distratti dalla vita di tutti i giorni, impantanati nelle nostre miserie, soggetti alle tentazioni che ci allontanano da questo immenso dono che è Cristo nostra pace e salvezza. Se solo pensassimo che Gesù Cristo si è fatto crocifiggere per noi, per far entrare la sua grazia e il suo amore nel nostro cuore e nella nostra anima, per purificarci e lavarci la bella veste del Battesimo!

Perciò dico a tutti quelli che mi leggono e anche ame stessa, di ritornare col cuore contrito e umiliato a Gesù nostro Padre e nostra tenera Madre; noi non siamo nulla, siamo poca cosa ma possiamo tutto in Colui che ci dà forza e sostegno per tirarci fuori dal baratro della morte dell'anima.

Vi prego, risorgiamo con Lui, per Lui e in Lui ad una nuova vita, perché solo Lui ci può dare la vita piena. Piena di gioia, di pazienza, di benignità, di bontà, di grazia, di comprensione, perché un giorno non molto lontano possiamo splendere come astri del cielo fin da questa terra. Cibiamoci ogni giorno dell'Ostia divina, perché questa è una potenza che sconfigge i nemici che sono in noi. Infatti il male dimora dentro di noi e non ci fa riconoscere le persone che ci affiancano e ci vogliono bene nella vita quotidiana; l'ombra che ci avvolge non ci fa amare i nostri cari. Per questo dico a tutti voi e prima di tutti a me, di andare a Messa tutti i giorni (chi può ovviamente), perché solo Dio ci può fare allargare il cuore amando, amando e amando. Lui è l'Amore Incarnato. Amando Dio fatto uomo amiamo anche i nostri fratelli. Preghiamo per loro, solo così si può anticipare il Paradiso sulla terra.

“Non fare male, né molto né poco, come accade al peccatore, falso nelle sue parole. Non ti abbandonare alla tua passione, perché non ti strazi come un toro furioso; divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti, sì da renderti come un legno secco” (Sr 5,15; 6,1-3).

Volevo appunto dire che la preghiera è molto importante per un cristiano; essa va diritta al Cuore di Dio e volete che non ascolti noi che siamo suoi figli? Il Signore ci ascolta sempre, siamo noi che siamo sordi al suo comando e al suo modo di pensare, perché i suoi pensieri non sono i nostri pensieri, le sue vie non sono le nostre vie.

Ecco, appunto per questo stiamo in ascolto con l'orecchio e con il cuore. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo.

Maria (counità di Succivo)

DESIDERIO DI CONCRETEZZA

Non mi sentirete parlare molto spesso, perché il mio impegno è quello di mettere in pratica il vangelo più che teorizzarlo. Ma in questa circostanza sento l'arduo compito di parlare per poter trasmettere la Parola di Dio.

Il nostro lavoro quest'anno lo dobbiamo vivere come un servizio dovuto, come una precisa chiamata di Dio, non come una scelta o come una richiesta.

Ricevere una chiamata è un dono, una grazia che Dio elargisce a chi dà la disponibilità alla ricezione di tale dono. Dio non ci chiede mai ciò ce non possiamo fare, Lui non va oltre le nostre possibilità, ma ci chiama dandoci anche le facoltà e le capacità di esaudire le sue richieste.

Essere strumento nelle mani di Dio è un dono che non ha eguali, basta scrutare la vita dei santi e, per quanto ci appartiene, la vita della nostra madre Speranza.

Se Lui mi chiede è perché io posso, ma solo se lo voglio, e, facendo mio il suo volere, chiudo le porte al maligno e alle sue insinuazioni. Essere strumento nelle mani di Dio, è un canale privilegiato attraverso il quale Egli comunica con noi e, per mezzo nostro, con chi ci ascolta.

Spesso non è necessario parlare per dire, anche il silenzio a volte fa la voce forte anche più di tante parole; basta guardare Cristo crocifisso per rendercene conto.

So benissimo che i sentieri della vita sono tortuosi e pieni di insidie, ma attraverso il cammino di noi Laici dell'Amore Misericordioso, sappiamo che per essere felici basta aprire il cuore e la mente a Cristo Amore Misericordioso, Dio di Amore e Perdono.

Riflessioni sull'Eucaristia

Poco tempo fa, mentre ero a Messa, il mio sguardo si posò sul tabernacolo, dove Gesù si mette in dolce attesa, per poi donarsi a noi, e, di fronte a Lui, cominciai a sentire tutto il peso delle mie miserie e dissi: “Mi sento ingrato nei tuoi confronti”. E Tu, Gesù, subito mi hai risposto, chiamandomi “Fratello mio”, e mi dicevi: “Non esistono persone cattive ma solo tentate, per questo io sto qui a perdonarvi sempre; il male si ritorce contro voi, perché in quei momenti siete senza Dio. Guarda intorno a te, poche persone sono nella mia casa, per venire incontro a me, eppure la porta non è chiusa a chiave, l'ingresso è libero! Mario, hai capito la lezione?”

Dio è desideroso di amarci e perdonarci e il dono perfetto dell'amore e del perdono è l'Eucaristia. Gesù stesso non viene accanto a noi ma dentro di noi e ci dice che non solo dobbiamo amare ma “essere” Amore, che non dobbiamo perdonare ma “essere” Perdono.

Ed ecco che mi sento pronto a testimoniare non con le parole ma con la vita la mia apparteneza a Lui.

Gesù, se io vengo da Te, mi sento rasserenato dalla tua presenza e Tu mi spingi ad amare senza desiderare contracambi.

Donare, donare, donare… quanta insistenza per ogni piccolo uomo! Ecco l'Eucaristia!.

Mario (Comunità di Succivo)

PREGHIERA DI S. FRANCESCO

Il perdono e l'amore

Perdona la mia casa, Signore mio Dio,

perdona la fatica che non è per Te,

perdona la mia voglia di non venire a Te,

perché la forza che il mondo mi mette

è quella di non essere con Te.

Perdona chi non si piega a Te,

perdona chi non ti vuol cercare,

perdona chi non sazia la fame di chi ha fame di Te;

perdona il lavoro che non ricolma di Te,

perdona chi non perdona!

Perdona chi non ha tempo per Te.

Il perdono come dono più santo io cerco da Te.

Perdonami se non perdono chi mi vieta a te,

perdona le tenebre che prendono anche me,

perdona chi si affida all'oro e non a Te.

Perdona la mia crisi che viene e mi amareggia,

perdona chi non chiede pietà e perdono a Te.

Il perdono è la mia sosta per essere con Te,

perché dopo il perdono mi merito un bel dono

e quel dono lo voglio ricevere da Te.

La vita è un passaggio, lo voglio ricordare con Te

che sei il cuore del nostro Salvatore.

L'amore non si vende, l'amore non si volta,

l'amore se ti prende ti fa guardare avanti,

avanti per volare con le ali dell'amore.

L'amore è libertà, l'amore è verità,

l'amore non invidia, l'amore invita.

Le note dell'amore sono nel perdono,

l'amore non si perde, ma se non c'è perdono,

non si ama e ci si perde.

L'amore dona Amore, l'amore dorme con te,

se ti addormenti con l'amore,

Lui ti sveglia e dice: Svegliati tu che dormi!

E' l'ora di pregare, è l'ora dell'amore. Amen.

Ricordiamo che i giorni

25,26,27 novembre ci sarà il

Rilancio.

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Mentre i giorni

2,3,4 dicembre ci sarà

l'Incontro Coniugale

Prenotarsi per tempo.


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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