Nulla vada perduto Iolanda Lo Monte
Nell’Eucaristia non c’è solo comunione tra Cristo e noi ma anche assimiliazione; la comunione non è solo unione di due menti, di due volontà, chi si unisce al Signore, forma con Lui un solo Spirito. Nell’Eucaristia noi riceviamo il corpo, il sangue, l’anima e la divinità di Gesù, ma anche Cristo unisce a sé il nostro corpo e la nostra anima. Gesù assume la carne di chi assume la Sua. Egli dice a noi: “Prendi, questo è il mio corpo”, ma anche noi possiamo dire a Lui: “Prendi, questo è il mio corpo”. Dare a Gesù le nostre fatiche, dolori, fallimenti, malanni, peccati è solo il primo atto. Dal dare si deve passare subito alla comunione, al ricevere. Ricevere la santità di Cristo. Se non facciamo questo colpo di audacia, non capiremo mai l’enormità che è l’Eucaristia. Riflettere sull’Eucaristia è come vedersi spalancare davanti gradualmente orizzonti sempre più vasti, che si aprono uno nell’altro,
Scoprire gli occhi Iolanda Lo Monte
Mi allontano da questa sponda
e la distanza vi cancella il sangue sparso
che forse ha già raggiunto il suo destino.
Prima che l’ultimo tramonto
il tepore le palpebre mi sfiori,
esiliato in questa sofferta sponda
dove svago è ogni tristezza
falso il riso, l’amore scherno, giusto l’odio…
dove vana speranza è il desiderio
di corpo ed anima in armonia,
assurdo l’accordo di sponde opposte
triste riconobbi e di maschera velai il mio mondo
che d’essa vita all’anima sgomenta.
Ora capisco perché mi vollero
che mi scoprissi gli occhi
per conoscere il vero me non certo
ma che mai vedessi il mondo loro ed essi.
Frutti Iolanda Lo Monte
Come frutti da un albero prendo da Te i miei giorni, ognuno diverso, sempre più saporito e sempre meno all’alba mi sveglio con la stanchezza di colui che in sogno sono.
Il dono Iolanda Lo Monte
Vogliamo lodare Dio con la natura nella sua naturalità. Com’è bella la natura! Ammirandola apriamo il cuore di Dio, accogliamo in noi la luce del suo Spirito e la speranza dei suoi insegnamenti. La sua Parola non deve essere forzosamente letta ma lo Spirito del Signore opera nel nostro cuore per accogliere in noi la sapienza dei suoi insegnamenti. Il conoscere scolastico è buono ma limitato. Essenziale è accogliere in sapienza la Parola di Dio, come Dio stesso ce la svela. Dio dona a noi il mistero interiore della Parola e ci dona lo Spirito per riceverla e viverla nel quotidiano. Spesso ragioniamo troppo e l’umano oscura la bellezza e la luce della sapienza divina. Dio ci vuole semplici, umili, sereni, col cuore povero, svuotato, ci vuole docili e obbedienti. Dio vuole essere l’artefice del bene che ci dona. E’ Lui che con semplicità vuole agire in noi, illuminare noi. La bellezza della natura non è una programmazione ma è un vivere essenziale, naturale, vivo, bellissimo. E’ come Dio la vuole: “Beati i piccoli perché a loro saranno svelati i misteri di Dio”.
Pausa di riflessione Iolanda Lo Monte
Si era trattato in realtà di ben poca cosa, ma nell’oscurità della solitudine era stata accesa una luce e quella luce continua ad ardere.
La partenza Iolanda Lo Monte
Che sia dolce luce che m’inondi e rischiari la notte del mio cuore?
Tu mi guidi con la mano di una madre; ma se mi lasci non avanzerei più di un passo.
Tu sei lo spazio che circonda il mio essere e in cui si nasconde.
Se mi abbandoni cado nell’abisso del nulla da dove mi hai chiamato ad esistere.
Tu vicino a me più di me stesso, più intimo del mio intimo.
Eppure nessuno può toccarti o comprenderti.
E infrangi le catene di ogni nome Spirito Santo – Eterno Amore.
Egli abita in noi dal giorno del Battesimo, è la sorgente della nostra speranza. Egli si fa luce del nostro cammino, che ci fa luce per gli altri. Ora ognuno si avvicinerà al cero pasquale, segno del Cristo vivo in mezzo a noi, fuoco dello Spirito che riscalda, illumina e purifica.
La luce di Cristo risorto brilli sul tuo volto.
Pensieri di Luciana Canepa
La memoria
La carneficina delle leggi razziali, i milioni di morti voluti dai nazifascisti. Mussolini aderì nel 1938. La cosa che mi ha rattristato di più è stato apprendere che in Italia furono proprio gli italiani fascisti che, conoscendo meglio il territorio, denunciarono ai tedeschi dove abitavano gli Ebrei che sarebbero finiti nei laghers per fare poi morti orribili nelle camere a gas.
Il signor Andrea Riccardo, della comunità di S. Egidio, è stato un ottimo oratore nell’elencare le brutture di quel periodo ed è riuscito a scendere nell’animo di chi lo ascoltava, io ho anche pianto. Chi rifiuta di ricordare, e ce ne sono tanti, e non vuol conoscere quel passato fonte di malessere, è inconsapevolmente reo di quei rigurgiti fascisti che purtroppo riescono a entrare nella psiche di quelli senza ideali e così anche i loro figli non prenderanno lezioni dalla storia passata.
Ricordiamo: 6 milioni di morti di cui 35mila Italiani deportati in Germania nei campi di concentramento. Hitler si uccise il 26 aprile 1945.
Nonna!
Non eri tipo da sbaciucchiamenti ed ora che ci penso non ricordo proprio i tuoi baci, se ci sono stati, ma ricordo i tuoi occhi, il tuo sguardo non tanto sorridente ma penetrante che però ti entra nell’anima. Lo sento ancora su di me che sono a mia volta nonna. Grazie, mia meravigliosa creatura, che hai saputo entrare nell’anima mia con tanta dolcezza. Grazie di tutto quello che mi hai dato.
Mamma
Tristezza notturna di un’anziana signora. La palla mi sfugge nel prato verde, ma il bimbo corre, l’afferra, che strano, gridando il tuo nome “mammaaa!”Troppo tempo è passato, il verde prato è seccato e il grido di gioia è tanto lontano.
Profumi e suoni (valle d’Aosta – S. Nicolas)
Tra il cielo plumbeo uno squarcio di luce
Dall’erba verde del prato la miscellanea degli odori.
Ascolto il silenzio del Campo santo, turbato dal rintocco della campana
Che ti riporta, dopo l’estasi di questa pace a ritrovare se stessi.
La vita
Il cielo, il mare, una distesa fiorita, l’alba, il tramonto … tutto questo è vita.
L’amore, il sorriso di un bimbo, la pace tra gli uomini … questa è vita
Tu anziano con un lungo passato, con innumerevoli storie da raccontare, hai certamente ancora tanto da dare. Non chiudere i tuoi ricordi nel cassetto, spalanca le finestre, respira profondamente, vai in mezzo alla gente.
Dimentica le tristezze del passato, non insistere nei pensare a ieri. Così dopo una storia infinita, ti accorgerai di quanto è bella la vita.