QUARESIMA (Iolanda Lo Monte)
Mercoledì delle ceneri, mentre il sacerdote imponeva sul nostro capo un pugno di cenere ci diceva: “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”. Con queste parole e questo gesto abbiamo iniziato il cammino quaresimale che conduce verso la Pasqua. La coscienza della nostra debolezza, fragilità e miseria è davvero il primo passo da compiere per avvicinarci al Signore. “Ricordati che sei polvere”, ci ha detto il sacerdote. Noi sentiamo severe queste parole, esse sono tuttavia necessarie in un mondo che falsamente cerca di colpire qualsiasi forma di debolezza per esaltare in ogni modo la forza e l’autosufficienza. In verità la vita di ciascuno di noi è fragile, basta davvero poco per cadere malati nel corpo, nel cuore o nello spirito. Il Signore però non ci abbandona ad un destino di debolezza. Il Signore solleva dalla polvere il misero, c’è dunque un annuncio di gioia nella Quaresima. La Pasqua di resurrezione non è lontana: quella polvere che era il Corpo di Gesù risuscita e con Cristo noi siamo in cammino verso la nostra Pasqua. In quel giorno la nostra debolezza, anche quella estrema (la morte) sarà sconfitta.
Il tempo di Quaresima è perciò il momento opportuno per riconoscere la nostra debolezza e il nostro peccato, ma è anche il tempo per contemplare la misericordia e la protezione del Signore.
La Parola di Dio è la nostra forza: da deboli che siamo, diventiamo vincitori del maligno. In tal senso questo tempo quaresimale è opportuno per riscoprire la forza della Parola di Dio nella nostra debole vita.
LA FEDE (Iolanda Lo Monte)
Gesù sviluppa il tema della fede come comunione con la Sua persona. Credere è vedere il Figlio e riconoscere la sua relazione con il Padre, espressa attraverso la Sua obbedienza e la Sua missione. Credere significa anche venire a Lui, essere dati a Lui come discepoli che non aderiscono a Lui per propria iniziativa, per attrattiva o entusiasmo, ma per il dono di Dio, e si legano a Lui per quello che Egli è.
Il sì della fede a Gesù è definitivo, è una donazione incondizionata a Lui di tutto se stessi. Il credente si unisce così a Cristo e forma con Lui una cosa sola, per questo ha già fin da ora la vita eterna. Il destino dell’uomo è fissato dal suo confronto con Cristo. Per quanto dipende da Gesù, questo destino non può più cambiare. Nulla cambierà nell’ultimo giorno, la morte non sarà che lo sviluppo, l’epilogo del presente. Solo colui che possiede fin d’ora la vita eterna, risorgerà e vivrà.
INTERVISTA A DIO (E’ un tema di Davide, nipotino di Senesi 12 anni.)
Oggi intervistiamo una persona importantissima: Dio! Dio è quella persona che ha creato il mondo, la vita e l’universo. E’ una persona simpatica, scherza e gioca con i bambini, ha una lunga barba bianca, soffice come cotone e dei capelli bianchi e curati. Ama molto vedere le persone felici, gioiose, che si vogliono bene e che non litigano mai. Perdona sempre tutti e ama molto gli animali.
Ora però gli facciamo qualche domanda:
- Perché esiste la guerra nel mondo?
- Perché la gente pensa solo al potere e al denaro e non pensa alle rovine causate dalla guerra: fame, carestia, malattie pericolose, perdita di molte persone, pochi medicinali, togliere il sorriso a quei poveri bambini di quel posto, es. Libia, Iraq, ecc.
- Perché le persone più potenti non mettono in circolazione auto elettriche?
- Perché togliendo le auto che vanno con i derivati del petrolio: benzina, diesel, ecc, cioè dei combustibili che emettono nell’aria gas nocivi per tutti, ci sarebbero poi delle persone già ricche che, non vendendo più il petrolio, non guadagnerebbero più, ma siccome per loro i soldi sono tutto, più ne hanno e meglio è.
- Perché nel mondo c’è il riscaldamento globale?
- Perché immettono continuamente gas nocivi nell’atmosfera, es. biossido di azoto e si crea uno strato di inquinamento che mantiene calda la terra e questo calore scioglie i ghiacci dei poli e cambia il clima.
- Perché ci sono persone che imbrattano i muri?
- Perché nel mondo ci sono persone che hanno qualcosa da fare e altre no. Quelle che non hanno niente da fare passano il tempo a imbrattare i muri. A volte scrivono cose a caso, a volte, invece, fanno disegni molto belli.
- Perché nel mondo si parlano diverse lingue?
- Perché è capitato più volte che due o più popoli mischiassero le proprie lingue così da formare altre lingue, es. l’italiano deriva dal latino ma si sono aggiunte parole germaniche, romene…
- Perché nel mondo c’è la violenza?
- Perché l’uomo non è contento mai di niente e vuole guadagnare senza faticare, ma non si può fare perché, così facendo, alcune persone vanno in rovina, es. giochi d’azzardo, spaccio di sostanze stupefacenti e altre dipendenze.
Ora che ho finito di intervistare il Signore, potrò scrivere il mio bellissimo articolo. Arrivederci a tutti! (Questo tema gli ha meritato un bel 10)
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DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (Maria Amato)
Questo Vangelo ci dice di credere in Gesù Figlio di Dio, di credere nella Trinità. Gesù sulla terra compie le sue opere perché Dio stesso, suo Padre, agisce in Lui.
Filippo chiede a Gesù di fargli vedere il Padre, non riconoscendo che Gesù stesso è Dio. Solo alla fine si capiscono le cose importanti.
L’esistenza di Gesù è rivelazione che il Padre ci ama. Credere in Gesù equivale a credere nel Padre e credere nel Padre ci fa credere in Gesù Figlio.
Questo brano del Vangelo ci fa riflettere sulla nostra fede e sul grande amore che Dio ha per noi. Credere in Dio è credere che Egli si è fatto uno con noi per mezzo di Gesù. La presenza di Dio deve essere una costante nella vita di ogni fedele cristiano.
DAL LIBRO DELL’ESODO (Maria Amato)
In questo brano Dio si manifesta a Mosè mentre sta facendo pascolare il gregge di Ietro suo suocero sul Monte di Dio l’Oreb.
Dio si manifesta sotto forma di fuoco, un fuoco che non brucia. Dio comunica a Mosé la liberazione del suo popolo, è una prova d’amore per la promessa fatta ai Padri.
Mosé è guidato da Dio per la liberazione del suo popolo, gli dà perciò la forza di affrontare questa impresa, dicendogli di non sentirsi incapace perché sarà Lui stesso a compiere la liberazione degli Israeliti. Quando Mosé chiede a Dio che nome dovrà dire al Faraone e ai suoi fratelli, Dio risponde: “Io sono” colui che sono. Questa risposta rivela il suo essere e il suo nome cosicché lo potranno riconoscere.
Questo brano ci porta a riflettere sull’amore di Dio, sul disegno stabilito per l’uomo. Dio pone il suo orecchio per sentire che c’è nel cuore di ogni uomo. Dio nella sua grandezza si abbassa alla dimensione dell’uomo, aiutandolo. Credere in Dio è segno d’amore, affidando a Lui le nostre preghiere, ammettiamo di credere nella Trinità. La fede è un atto d’amore verso Dio ed è un dono che Lui stesso ci ha dato per salvarci.