IL VALORE DELLA PREGHIERA Rossana
“La preghiera costituisce una validissima forma di autosuggestione e grande è la sua influenza nella vita mentale e fisica, Aiuta e sostiene conferendo maggiore fiducia nelle proprie possibilità. Attraverso la preghiera si può entrare in armonia con le grandi correnti cosmiche del bene, le quali si dipartono qua e là nel nostro universo come la luce, il calore, l'elettricità. Il dolore con la preghiera a volte viene rimosso e la mente acquista la sua intima essenza. Essa costituisce una vera terapia per guarire anche una mente malata”. (Poetessa Mirella Boccacci – Roma)
Qualche mese fa una signora mi fece notare un trafiletto sul giornale “Il Messaggero”. Era scritto quanto riportato sopra. Nel leggerlo ho voluto scrivere la mia esperienza di preghiera:
Ancora ricordo quando, da bambina, tutte le sere in casa si pregava il Rosario, tutti intorno al focolare: era un rito. Quell'esperienza è durata fino a quando sono rimasta in paese. Venuta a Roma tutto si è perso nel nulla. Il periodo adolescenziale e giovanile, fino alla scuola di mia figlia, è stato il più buio. C'erano: la gioventù, le distrazioni dell'età, il lavoro, la televisione, orari diversi per cui era difficile ritrovarci insieme… e così la sana abitudine di una volta è diventata solo un ricordo, messo in banca insieme alla bambola di pezza ormai logora.
Ho ricominciato a pregare solo quando, attraverso alcuni avvenimenti che mi hanno fatto riflettere, sono rientrata in me stessa e ho riscoperto o ritrovato l'aiuto nella preghiera.
Proprio attraverso la preghiera sono riuscita a superare momenti bui e dolorosi, non ultimo la perdita del mio caro papà. Essa mi ha dato conforto e serenità interiore ed è divenuta un'esigenza sempre più pressante.
Sono certa che il Signore ascolta la preghiera fatta col cuore, anche se a volte ci sembra che si sia dimenticato dei propri figli.
Oggi cerco il Signore per ringraziarlo; Gli parlo, mi confido e so che Lui non si stanca di ascoltarmi, non si offende se lo importuno, spesso mi rivolgo a Lui per chiedergli aiuto per una cosa o l'altra. Ce l'ha insegnato Lui a chiedere, no? “Chiedete ed otterrete, bussate e vi sarà aperto…”
Ma non è bello ricordarsi di Lui solo nel bisogno, non è un Dio di comodo, Lui è sempre con noi e ci ama, altrimenti non ci avrebbe fatti a sua immagine e non ci avrebbe chiamati figli.
GUARDANDO L'UNIVERSO Rossana
Guardando il creato e osservando i suoi mutamenti, mi sono resa conto di quanto è immenso l'amore del suo “Pittore”, come lo definiva Madre Speranza. S. Agostino dice: Il creato è un inno di lode al suo Creatore, è bello come Colui che l'ha creato. Dio non è mutevole come noi.
Come si matura col passar degli anni! Se penso a come ero presa dalle cose futile e come ero dubbiosa prima di iniziare il cammino di fede, provo un po' di rammarico. Ma grazie alla partecipazioni a corsi, incontri e iniziative, ho imparato a capire e conoscere l'amore di Dio, quel Dio che da bambina mi sembrava così lontano e irraggiungibile. Con il tempo e grazie a guide importanti conosciute nella scuola di mia figlia e alla comunità, ho capito l'importanza di Dio nella coppia e nel matrimonio. Ho capito che, avendoci creato a sua immagine e somiglianza ha voluto adornare e completare il quadro della creazione, rendendolo più bello ed elevato.
Nel Giardino di Eden, inizia la storia della salvezza, che va di generazione in generazione. Dio ha avuto compassione di noi, perdonandoci il peccato e donandoci il Salvatore. Egli ci ammonisce come un buon Padre, ma noi siamo troppo attratti dai richiami frivoli e superficiali di cui il nostro mondo è pieno.
Quest'universo così bello, creato dalle sue mani, noi lo stiamo lentamente distruggendo con la mentalità odierna caotica, fanatica, arrivista…
Il bel “quadro” che il Signore ha dipinto con le sue armonie e i suoi colori, sta diventando nebuloso. Ci siamo introdotti nel suo lavoro, ritenendoci arbitri del nostro destino e lo stimo rovinando. Oggi il peccato (prostituzione, gioco, smog), con tutte le sue conseguenze, ha interrotto il dialogo amoroso tra Dio e l'uomo, facendocelo sentire lontano e anche ostile.
Ma la Madre Speranza, nei suoi scritti, ci ricorda che Dio è un Padre buono e una tenera Ma-dre, che ci perdona e non tiene il conto delle nostre cattiverie, purché torniamo a Lui con cuore sincero.
S. Matteo ci ricorda di non affannarci per le cose futili e insensate e di non agitarci, perché ad ogni giorno basta la sua pena.
Dio ha creato l'uomo e la donna per amore e con amore li ha posti nel magnifico giardino, che tale è rimasto finché in esso non è entrato il male, presentato dal serpente, che inganna Eva e lei coinvolge nella trasgressione anche l'uomo.
Dio, dopo il peccato, ci viene presentato come un giudice che fa l'interrogatorio, ma è stata la nostra stupidità a farci diventare diffidenti verso Colui che ci ha creati, illudendoci di essere superiori a Lui o comunque a poterci mettere sullo stesso piano.
Dalla risposta della donna si evidenzia subito che si è spezzata l'armonia tra lei e Adamo ed è iniziata la sofferenza: parto doloroso, violenza, abusi.
All'uomo dice che in conseguenza del peccato dovrà lavorare suolo con fatica e sudore.
Questi brani biblici, seppur lontanissimi nel tempo, sono attuali e mettono in evidenza tutte le storture che stanno rovinando il creato. Ripercorrendo la via della creazione sino ai nostri giorni, incontriamo le stesse cose che sono citate nei brani dell'Antico Testamento.
Ma il Signore è misericordioso, non si lascia corrompere, innamorato com'è dell'uomo, non ci abbandona, ci guida con sapienza e anche quando tutto sembra perduto, Lui si fa presente, ci aiuta a rialzarci e ci dà anche l'opportunità di incontrarlo nell'Eucaristia.
SE IL MONDO FOSSE… (Anna Comunità di Succivo)
Se il mondo fosse pieno d'amore, come Dio l'ha pensato, sarebbe un bel mondo. Purtroppo oggi si insegue molto il dio-denaro. Bramiamo di avere tutto su questa terra, non sappiamo rinunciare a nulla; vogliamo essere superiori agli altri… Non parliamo poi del valori! Dove sono andati a finire? Ci siamo persi, non sappiamo più chi siamo. Io prego il Signore e spero che un giorno trionferà l'Amore e non ci sarà più il male.
Lo spero perché so che Tu, mio Signore, non ti lasci vincere dal male, più grande è il male e più moltiplichi il bene. Sei un Dio pieno di misericordia, di pazienza e di bontà. Tu, mio Signore, hai creato il cielo e la terra, ci hai messi in un giardino di delizie, ci hai amato nonostante il nostro peccato; con pazienza hai atteso il nostro ritorno, perché Tu sapevi che noi senza di Te siamo nulla. Tu sei un Dio pieno d'amore, quello con la “A” maiuscola. Il saperti accanto a me, mi dà forza giorno per giorno, mi carica di pazienza, perché Tu, Signore, di pazienza verso di noi ne hai tanta. Tu hai pietà di tutti, Tu puoi tutto, Tu, mio Padre celeste, sai tutto di tutti e assolvi i peccati del mondo. Noi ti portiamo nei nostri cuori, che Tu, mio Dio, hai purificato e dai quali hai scacciato il male per farvi entrare l'Amore. Grazie di esistere, Dio grande e misericordioso.
MISERICORDIA E NON PUNIZIONI (Mario e Maria Comunità di Succivo)
Il messaggio che ricaviamo dal cap. 3° della Genesi è l'introduzione del peccato nella vita dell'uomo. Dio le sue creature le ha create pure e belle e le aveva messe a vivere nel Giardino di Eden, in simbiosi con tutto ciò che le circondava, contemplando il Creatore. Ma scorrendo questo capitolo troviamo la risposta alla più inquietante delle nostre domande: “Se Dio ha fatto tutto con amore e per amore, perché ha introdotto il peccato nel mondo?”
Il peccato non è scaturito da Dio ma dai nostri progenitori, che si sono lasciati tentare dal maligno, che li ha ingannati dicendo loro che si sarebbero potuti sostituire al Dio vivente e creatore, spezzando così l'armonia che esisteva tra uomo – donna – Dio.
Non è l'amore di Dio che si spegne castigandoci con il peccato, ma è l'essere umano che con le sue scelte, rompe l'armonia dell'Eden, proiettandosi in un mondo pieno di insidie e sacrifici.
DALLE MIE VECCHIE “BOLLE DI SAPONE” (Adriana Barberi)
“Padre nostro che sei nei cieli…”
Il sole spalanca una finestra tra le nuvole e getta una manciata di diamanti sul mare.
E' la tua risposta, Signore!
“Venga il tuo Regno”
….. Allora le nostre porte saranno aperte dall'amore e non più dal denaro e dalla potenza.
Rettilinei monotoni che sembrano interminabili e poi, all'improvviso, brusche svolte, salite scoscese, discese ripide, dossi che nascondono la continuazione del percorso. Ecco la vita. Avanti, avanti! Tra boschi freschi o aride zone deserte, tra la folla e nella solitudine. L'incertezza in un bivio. La luce della giusta via…. Sopra questo, Padre, ci sei Tu, che sei la nostra meta.
Tutti abbiamo una storia e la storia di ciascuno è costituita dagli incontri con gli altri. Incontri e scontri; fusioni e urti. Il prossimo intreccia i fili della nostra trama e noi quella degli altri. E tutto fa parte dei disegni di Dio.
Signore, aiutaci a non emarginare quelli che giudichiamo i “peggiori”, perché Tu ami anche quelli e nessuno può essere così perfetto da avere il diritto di giudicare gli altri.
Ciascuno di noi è solo: l'individualità.
Tuttavia nessuno è solo: l'universalità.
Ogni giorno il cibo per non morire. Ogni giorno un tuffo nella bellezza del creato per alimentare l'ottimismo. Uno sfarfallio di gabbiani nel cielo terso, intensamente azzurro. Sull'acqua una scia d'oro. Ogni istante di libertà è vita che “va vissuta” per dare gloria al Creatore. Sciuparlo e perderlo sarebbe da stolti.
Dal vangelo: “Cercate prima il Regno di Dio e il resto vi sarà dato in sovrappiù”.
Ci preoccupiamo tanto per procurarci il necessario e il superfluo, concentrando nell'ansia tutte le nostre forze. E poi? Non varrebbe la pena di sperimentare le promesse di Gesù?
La terra è rotonda e per questo se cammini, passo dopo passo, se ne trova sempre un altro dopo di noi. Così il percorso dell'anima è infinito. Camminando verso Dio, troviamo sempre un altro passo e poi un altro passo ancora…
Un fraticello questuante, molti anni fa, mi aveva detto: “L'amicizia è come un cestino che va e viene. Se il cestino si ferma, l'amicizia finisce”. Mi è sembrato molto bello questo intrecciarsi di “cestini” che vanno e vengono. A volte con doni concreti e materiali, ma sovente anche di pensieri e di quelle consapevolezze che gli amici ci sono e possono aiutarci e comprenderci come noi possiamo fare con loro.
Diritto alla vita, Diritto alla morte. Ugualmente importanti per l'uomo, che a suo tempo nasce e a suo tempo muore. Ma l'uomo è capace di forzare la nascita con mezzi innaturali o di stroncare la vita con violenza ai suoi simili ed è altrettanto capace di incatenarli all'assurdo battito meccanico del cuore, quando tutto l'essere non chiede altro che di poter dire “basta”.
Via da me le mosche dei pensieri neri! Lo sguardo limpido di un bambino, lo scodinzolare disinteressato di un cane sconosciuto, il brivido argentato che passa sul mare nell'ora del tramonto, il sole che dà ogni sera il suo saluto e ogni giorno si presenta al suo quotidiano appuntamento da millenni, il fatto stesso che io sia nata da un amore, così come nasce un fiore: miracoli della vita, non sono validi motivi per credere nei giorni che ancora mi restano?
|