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MAGGIO 2009

     

 

LA MODA E IL DECORO CRISTIANO

 

(Nel messaggio della Madonna a Giacinto di Fatima nel 1919 disse:

"Verranno certe mode che offenderanno molto Gesù ").

 

Donna, la moda indecente tì ha svestita quasi del tutto e senza arrossire ti presenti così in pubblico in modo provocante: perché agisci così? Tu sei convinta di essere aggiornata con la moda e di esserti liberata da certi "tabù" fastidiosi. In verità hai perduto il fascino più grande che possedevi, quello del pudore.

Le donne, che si esibiscono con una moda provocante, attirano sulla via della perdizione e possono causare la rovina di tante famiglie.

Tutti gli sguardi dati con malizia e i desideri impuri sono peccati mortali.

Gesù, infatti, disse ai Suoi discepoli: "Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma Io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore". (Mt 5,27).

Tu dici di essere più vestita di tante altre: è un'illusione credersi a posto solo perché si è meno svestite di altre. Non devi mettere sotto i piedi la legge della tua Fede e il bene spirituale dei tuoi fratelli.

Sei così schiava dell'opinione pubblica e della moda da non temere il giudizio di Dio?

Quindi, con le tue nudità, rischi sempre di rovinare un fratello e tè stessa.

Se tu potessi vedere come sei spiritualmente sfigurata, quando t'inorgoglisci per le forme del tuo corpo e le esponi alla profanazione di sguardi curiosi e pieni di malizia!

Tante di esse non solo camminano per le strade indossando abiti scollati, senza maniche a dorso nudo, con abiti corti o mini, con spacchi e super spacchi, trasparenti, attillatissimi, e una specie di pantaloni detti "fusò", così aderenti che mettono talmente in risalto le forme, da sembrare senza nulla addosso; e così facendo seminando scandalo dappertutto, ma, illudendosi di essere moralmente irreprensibili, si permettono di entrare anche in chiesa, come se nulla fosse, provocando, purtroppo, anche là, effetti rovinosi; e come ci si può accostare al Corpo Sacratissimo di Cristo, vestite come piace a satana!

Torna ad essere donna cristiana e vestita con dignità sarai più ammirata, più cercata e più rispettata. Il mondo corre ormai follemente verso l'impurità e tende più a spogliare che a vestire; è l'arte di satana!

Oggi, purtroppo, anche tanti uomini indecentemente, fanno "spogliarello" per le strade andando a dorso nudo, in canottiera, zoccoletti e pantaloncini e anche loro osano entrare in Chiesa vestiti in questo modo.

Chi veste con modestia e semplicità espande attorno a sé profumo di pace, e spesso, può fare apostolato col proprio vestito.

Riguardo agli scandali, un giorno. Gesù disse ai Suoi discepoli: "E' inevitabile che avvenga-no scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli."

                                                                                                                                 (Lc 17, 1-3).

Satana gode nel vedere le donne immodeste al suo servizio e conta già di averle con sé nell'inferno. O donna, non diventare strumento di satana a motivo del nudismo, cerca piuttosto di convenirti e di essere strumento di Dio.

Una campagna

per ripulire la rete

 

All’inizio del nuovo anno la Cina ha preso di mira alcuni portali e motori di ricerca che aumentano le occasioni, per gli utenti di Internet, di entrare in contatto con contenuti pornografici.

Lo scorso anno l’Indonesia ha annunciato di voler bloccare l’accesso ai siti pornografici perché hanno “contenuti contrari alla morale”.

In Australia il Governo federale sta studiando la possibilità di introdurre un filtro nazionale su Internet, per rendere la Rete più pulita e più sicura, ma la proposta è oggetto di forti critiche da parte di chi difende la libertà di…espressione.

Anche in Canada una rivista locale (“Macleans”) ha sollevato il problema della pornografia su Internet, dedicando alla questione la copertina della sua edizione del 18 giugno dello scorso anno.

La richiesta della Santa Sede di contrastare sulla Rete la diffusione di contenuti disumani, violenti e pornografici non è dunque una novità isolata né “oscurantista”. Se c’è un minimo di controllo nel cinema, nella vendita dei DVD e nei programmi televisivi, perché non dovrebbe esserci su Internet almeno a tutela dei minori?

Prima di Internet i materiali pornografici non erano disponibili a casa o nel luogo di lavoro. Oggi, invece, la pornografia può entrare ovunque vi sia una connessione ad Internet, a basso costo e del tutto anonima. In più gran parte della pornografia in circolazione è particolarmente sinistra, violenta e degradante.

Molti ancora negano che la pornografia possa avere effetti dannosi, ma le numerose aggressioni a scopo sessuale sulle donne cominciano a far pensare diversamente.

La letteratura psicologica conosce bene i danni della pornografia. Essa può dare dipendenza e menomare la capacità di una persona di compiere scelte chiare e libere, può distorcere l’idea personale sul corpo, sui rapporti interpersonali e sulla sessualità, può portare le persone ad “oggettivizzare” gli altri, e vederli come giocattoli sessuali che esistono solo per la propria gratificazione.

Diversi studi, sugli effetti derivanti da un consumo regolare di materiale pornografico, portano alla luce effetti collaterali dannosi quali: minore sensibilità nei confronti delle donne con conseguente maggiore aggressività, minore gentilezza e minor rispetto, minore desiderio di avere figli e mettere su famiglia, maggior rischio di comportamenti sessualmente aggressivi verso altri, maggior rischio di divorziare. (Jill C. Manning, “What's the Big Deal about Pornography?: A Guide for the Internet Generation", Shadow Mountain).

Anche certi testi delle canzoni rock diventano sempre più violenti, e molti incitano alla violenza sessuale contro le donne. Un losco intreccio con l’industria pornografica e interi generi di musica pop si sono uniti al mercato del sesso nella produzione delle musiche e dei video.

In un discorso pronunciato lo scorso 13 dicembre Benedetto XVI ha criticato la “trivializzazione della sessualità nei mezzi di comunicazione sociale e nelle industrie del divertimento” che, secondo il Papa, porta al degrado delle donne e persino all’abuso dei bambini.

Molti fatti confermano questa realistica interpretazione. Da tempo i genitori chiedono aiuto e gli insegnanti sono preoccupati…!

Gli enti pubblici preposti alla tutela dei bambini, dei giovani e delle donne potrebbero fare molto, e subito.

 

                                                              Gabriele Soliani, R.E.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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