VIVERE I VALORI Antonella V.
Nella rubrica delle “lettere al Direttore” del quotidiano “ Avvenire” del 22/03/2006 ho trovato uno scritto del signor Bruno Baccani che riportava - sottolineandone la bellezza e l'attualità - alcune righe tratte da una lettera del filosofo Jacques Maritain a Paolo VI. Le ho trovate anch'io molto belle e - soprattutto - adatte alla nostra Comunità d'Amore: tutti quanti noi possiamo ricavarne incoraggiamento e stimolo per andare avanti nel cammino, in un mondo in cui è sempre più necessario che i cattolici vivano convintamente e consapevolmente secondo i valori in cui credono, senza lasciarsi intimidire da chi urla più forte e li accusa di essere retrogradi o incolti, ma anzi fieri del loro essere una minoranza che si lascia guidare dalla parola di Dio.
Ho sentito il bisogno di condividere con tutti voi queste parole così profetiche e le riporto quindi qui di seguito, insieme al commento dello stesso signor Baccani, che mi è parso altrettanto bello e stimolante.
Scriveva dunque Maritain: “ Saranno soprattutto i laici cristiani ‘semplici', con la loro vita familiare e di lavoro, con la loro amicizia, la loro cultura e spiritualità, a rendere presente il Vangelo nel mondo futuro. Se nei secoli antichi furono i monasteri a tener vivo il senso del cristianesimo e della cultura in un mondo ostile e imbarbarito, domani saranno le famiglie e le piccole comunità di laici cristiani a costruire una costellazione di focolari per mantenere viva la fiamma della fede e della preghiera. Nel migliore dei casi questi focolai di luce spirituale dispersi nel mondo diverranno un giorno come il fermento che farà lievitare tutta la pasta. Nel peggiore dei casi costituiranno una diaspora più o meno perseguitata, grazie alla quale la presenza di Gesù e del Suo amore dimorerà, malgrado tutto, in un modo apostata.”
Ed ecco il commento di Bruno Baccani: Come non vedere in tutto ciò una spirito profetico che ci mostra il grande discernimento della Chiesa in una perfetta comunione, considerando che queste sagge parole si stanno veramente incarnando nella società di oggi? Ma soprattutto cosa temere? Tutti noi facciamo parte di un disegno di salvezza che davvero ci sovrasta, che guarda molto poco alle nostre inadeguatezze, ma esige semplicemente che noi ci lasciamo guidare, come ha fatto la Vergine Maria, in un'avventura che è già stata preparata. Certamente chiamati ogni giorno a rimettere tutto nelle mani di Dio, a portare con tante tribolazioni un fardello che spesso sembra improponibile, insopportabile, ma che Cristo ha reso glorioso per la salvezza di ogni uomo. Che cosa enorme, pensare che anch'io con la mia famiglia e con tanti fratelli, faccio parte di questo progetto misterioso. Come non avere zelo, non avere amore, per un'opera così santa?
Mi sembra proprio che non ci sia niente da aggiungere: lasciamoci sostenere da queste riflessioni e andiamo avanti con coraggio, testimoniando con atti e parole la fede che professiamo e i valori nei quali crediamo, operando scelte consapevoli e coerenti nella vita familiare, nel lavoro, nella politica.
***
Prima di concludere, vorrei dire ancora due parole sul quotidiano “Avvenire”, la cui lettura dovrebbe, a mio parere, essere più diffusa fra i cattolici che forse lo “snobbano” un po'. Eppure è un giornale ottimo, completo, che affronta tutti i temi che sono presenti nei quotidiani più diffusi: dalla politica interna ed estera, all'economia, alla cultura, alla cronaca, allo sport. I fatti sono presentati in modo obiettivo e chiaro, i commenti guidano il lettore ad una interpretazione corretta e imparziale. In più il giornale si occupa di tutto ciò che più da vicino riguarda il mondo cattolico, offrendoci quelle informazioni che noi cattolici dovremmo conoscere direttamente, senza che siano filtrate da voci diverse e magari poco fedeli, se non addirittura volutamente distorte. Il giovedì poi il giornale pubblica un inserto di quattro pagine dal titolo “E' vita” che si occupa di problematiche riguardanti la difesa della vita: fecondazione assistita, aborto, eutanasia, bioetica in genere: è evidente la necessità di essere seriamente informati su questa tematiche, visti gli attacchi continui e violenti che vengono rivolti da tante parti contro chi, come noi cristiani, difende la vita dalla nascita fino al suo naturale compimento. L'ultima domenica del mese, insieme al quotidiano viene distribuito un supplemento (una vera e propria rivista a colori) dal titolo “ Noi genitori e figli” che affronta i problemi della famiglia: relazione di coppia, rapporto genitori-figli, educazione e così via. Perché non proviamo a comprare “Avvenire” e a leggerlo, almeno qualche volta alla settimana?
Saluto tutti affettuosamente e ringrazio le tante persone che mi sono state vicine anche con la preghiera nel periodo in cui ho dovuto affrontare un fastidioso problema di salute, grazie al quale tuttavia ho avuto finalmente la possibilità di vivere con ‘lentezza': cosa che, vi assicuro, ha molti aspetti positivi.
Antonella
In vacanza ricordandosi di Maria
Cari amici,
avvicinandosi il mese delle vacanze, vi vogliamo comunicare una esperienza di devozione mariana che ci ha coinvolto l'anno scorso. Qualche volta, sempre più raramente, ci capita di avere mezza giornata o una giornata intera per una gita in qualche paesino in provincia di Roma. Un posto che visitiamo volentieri è Trevignano, sul lago di Bracciano. L'anno scorso ci siamo portati appresso un cero bianco, e l'abbiamo acceso davanti a una statuina della Madonna sul bellissimo Lungolago. Spesso nei paesi ci sono queste statue, di solito curate e con fiori, ma non proprio sempre, e bisogna fare in modo che queste tradizioni non si interrompano. Per esempio a Monteluco, sopra l'Aquila, dove abbiamo passato un periodo di vacanza, a un bivio quasi fuori del paese c'era una statua senza lumi e senza molti segni di culto, e anche lì, prima di partire, abbiamo lasciato un cero acceso, che potesse richiamare chi passava la sera in macchina a un pensiero a Dio e a Maria. Il più difficile è ricordarsi di portare il lume quando si va in gita, ma spero che saremo in molti a dare questo segno pubblico di devozione a Maria, di richiamo alla preghiera, e di solidarietà con chi dona tempo, attenzione e denaro per prendersi cura delle piante, mantenere pulite le immagini, e impedire quella completa sconsacrazione del territorio italiano a cui molti mirano. Buone vacanze!!
Antonio e Antonella
*******************
Maggio accomuna la Mamma del cielo e la mamma terrena, riservando a quest'ultima un giorno speciale: la festa della mamma . Per sottolineare questo giorno, riportiamo una letterina scritta da una di noi, che la mamma l'ha avuta solo per pochi anni:
Cara mamma,
Che strano pronunciare questo nome, ancor di più scriverti questa lettera! Ma in fondo tutto ciò servirà a sprigionare i sentimenti che sono rinchiusi nel mio cuore e che da tempo volevano essere liberati e gridati al mondo intero.
E' stato così poco il tempo trascorso insieme, che i ricordi che ho di te si sbiadiscono sempre di più, ma rimane chiara e ferma l'immagine del tuo volto nella mia mente.
Mamma, non ho potuto mai dirti grazie per avermi donato la vita, per essere stata mia mamma, anche solo per nove anni, ma è bastato perché tu rimanessi sempre nel mio cuore.
Ecco, a distanza di tanti anni dalla tua morte, solo ora riesco a rivolgermi a Dio e a dire grazie per avermi donato te come mamma.
Sono sicura che tu da lassù mi guardi e sei sempre il mio angelo custode. Grazie per la dolcezza, la semplicità e l'amore infinito che solo una mamma sa dare.
Anna F. (Comunità di Succivo)
|