Un’esperienza (Iolanda Lo Monte)
L’esperienza di una malattia o di una situazione di pericolo fa parte del bagaglio di ogni uomo. In una società secolarizzata il dilemma tra il rivolgersi al medico o ricorrere alla preghiera e magari accendere una candela non si pone. Ciò non vuol dire che sia scomparso il senso religioso e che tutto questo sia segno di ateismo. Forse è cambiato semplicemente il modo di incontrarsi con Dio. Chiunque riconosce Dio come giustizia è ascoltato da Dio. Il mistero della chiamata universale alla salvezza, impegna il credente a celebrarlo con il culto, a proclamarlo davanti agli uomini e a dare testimonianza con la vita. Se gli uomini capissero quanto Dio li ama, vivrebbero una vita serena e gioiosa, Non sono le inevitabili sofferenze della vita che li priverebbero della serenità perché avrebbero una speranza maggiore. Quando si vuol essere fedeli all’alleanza con Dio non si cade nell’angoscia, perché si sa che Dio volge al bene tutto quanto vivono le sue creature. Se ci convincessimo che la ripresa è sempre possibile, che Dio non viene meno a chi confida in Lui, avremmo il coraggio di una conversione che darebbe un volto e un’anima alla nostra vita.
Libertà e tentazione (Iolanda Lo Monte)
Molti cristiani stentano a credere a satana e cercano di spiegare tutto con la libertà umana. Affermare, invece che Cristo ha vinto l’impero di satana, significa riconoscere all’opera di Cristo la sua dimensione cosmica. Fino all’avvento di Cristo era solo aperta una breccia, Cristo ha aperto un portone a dimensione cosmica, quello dell’amore. In Cristo il disegno del Padre si realizza, l’uomo diviene definitivamente alleato del suo Creatore per la realizzazione di questo disegno. Verrà il giorno in cui satana e la morte saranno gettati nello stagno di fuoco, allora la solidarietà nel peccato avrà perduto ogni consistenza. Non ci sarà più un regno del peccato. Ora però si deve scegliere, non si può rimanere indifferenti. Chi non è con Gesù, impegnato nella lotta contro il male è a servizio di satana e chi crede di approdare a qualcosa senza impegnarsi con Cristo, disperde.
Purifica, Signore, il tuo popolo dal contagio del male, perché sia a Te gradita la nostra offerta; non permettere che siamo attratti da falsi ideali e guidaci al premio da Te promesso.
Incontro con il Re d’amore (Iolanda Lo Monte)
Il più grande dono che Gesù abbia fatto all’umanità, dopo la sua incarnazione è stato l’Eucaristia. Pur essendo in cielo nello stato glorioso, ha voluto restare corpo, sangue, anima e divinità, in modo misterioso ma reale nella Santissima Eucaristia. A Dio tutto è possibile. Sia benedetta in eterno quell’ora in cui il Figlio di Dio fece l’Ultima Cena con i suoi discepoli. Acceso d’amore sino all’estremo limite, disse: “Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi prima di partire”. L’ardente desiderio di Gesù era l’istituzione dell’Eucaristia. Infatti, durante la cena consacrò il pane e il vino mutandone la sostanza nel suo Corpo e nel suo Sangue e diede agli apostoli e ai loro successori il potere di compiere la consacrazione. . Da quell’Ultima Cena sino ad oggi e sino alla consumazione dei secoli Gesù è nei tabernacoli per ricevere le adorazioni e gli omaggi dei suoi redenti e per essere il cibo e il sostegno nel pellegrinaggio della vita.
Le speranze dell’uomo (Iolanda Lo Monte)
L’uomo ha nel succedersi dei giorni molte speranze, piccole e grandi, diverse nei diversi periodi della vita; a volte può sembrare che una di queste speranze lo soddisfi totalmente e che non abbia bisogno di altro. In gioventù può essere la speranza del grande appagante amore, di una certa posizione sociale, la riuscita nella professione che sia garanzia per il resto della vita. Solo raramente gli balena in mente la speranza di un mondo migliore, del Regno di Dio sulla terra. Queste grandi speranze vengono sopraffatte da piccole speranze di successi immediati. Ma con il passar del tempo ti accorgi che esse non bastano e che la grande speranza può essere solo Dio che abbraccia l’universo e che può portarci dove da soli non possiamo arrivare, questo Dio che ha il volto umano e che ci ha amati sino alla fine. Lui mè la nostra speranza!