Consiglio di Dio Iolanda Lo Monte

            Lo Spirito Santo si mostra mirabile nel consiglio, grande nella speranza. In ogni circostanza della mia vita mi è sempre stato di aiuto la certezza che il Signore ha un piano sulla mia vita e lo attua soprattutto in maniera meravigliosa nelle mie difficoltà e proprio attraverso questo piano mi guida ad una meta stupenda. Anche ultimamente ho dovuto sopportare grandi sofferenze, ma quale consolazione sapere che dietro ad ogni dolore che mi colpiva c’era un progetto e questo proveniva dal Cuore di Dio, l’Amore eterno.

            Ogni sofferenza nasconde in sé un grande guadagno, anche se lo scopriremo molto più tardi, perché i Suoi pensieri sono più alti dei nostri.

            Guardando la mia lunga vita io posso solo adorare Dio: Lui mi ha guidata ad un traguardo meraviglioso, proprio facendomi passare per avvenimenti dolorosi. E a tal punto che io posso solo ammirare tutto questo: Dove ha distrutto ha ricostruito tutto nuovo. Le percosse erano percosse amorevoli con le quali il Signore voleva purificarmi per il cielo. Situazioni aggrovigliate, le difficoltà più grandi si sono risolte secondo il Suo piano e in modo ammirevole anche se talora, dopo anni e anni. Dopo aver fatto questa esperienza numerose volte non appena mi si presentano situazioni dolorose e complicate, risuona nel mio cuore come una trionfante certezza; qui si cela il tuo piano d’amore e perciò tu condurrai tutto ad una stupenda fine, anche passando per questa sofferenza.

 

La famiglia degli usignoli Iolanda Lo Monte

            C’era una volta una grande famiglia di usignoli; la loro abitazione si trovava in un immenso bosco, vivevano felici, volavano di pianta in pianta, di fiore in fiore, si cibavano di piccoli insetti, dormivano sui rami delle piante ed il fogliame dava loro il giusto calore. Sui rami formavano i loro nidi con tante fogliuzze, fili d’erba e tutto quanto trovavano di morbido. Al termine di questo capolavoro, mamma usignolo deponeva uova e, dolce e paziente stava accovacciata nel suo nido: doveva, infatti, dare il giusto costante tepore, altrimenti i piccoli usignoli non sarebbero nati. Trascorso il tempo necessario, mamma usignolo sentì picchiettare: toc, toc, toc sotto il suo pennuto pancino: cinguettio di gioia felice per questo radioso avvenimento! Si schiusero le piccolissime uova e tanti piccoli beccucci di inermi uccellini fuoriuscivano dal guscio, che con perfetta maestria riuscivano a liberarsi da quell’ingombrante involucro. Mamma usignolo si alzò per contemplare la nidiata dei suoi piccini, ma con stupore notò che l’ovino più piccino non si era ancora schiuso. Preoccupata lo accarezzò con la sua testina. Ecco, sentì subito un flebile lento ticchettio, l’istinto degli animali è paragonabile a quello degli esseri umani. La poveretta si trovò in una situazione disperata, pensò di aiutarlo con il suo calore ma tutto ciò non poteva bastare ed ebbe paura per il suo piccolo, che avrebbe potuto trovare la morte nel piccolo uovo. Decise quindi di usare il suo beccuccio appuntito, ma anche qui avrebbe dovuto fare molta attenzione, perché avrebbe potuto ferirlo facilmente, ma non vi era altro modo per poterlo salvare! Il ticchettio del piccolo si fece sempre più debole ed essa, con la disperazione che può provare solo una madre, volse gli occhi al cielo offrendo a Dio un canto melodioso, implorante, che mise i brividi a tutta la famiglia degli usignoli. Il buon Dio udì questo richiamo e, con mano miracolosa le diede la Sua benedizione. Abbassò la sua vista, le lacrime offuscavano la sua vista, con grande sorpresa, dall’ovino chiuso vide un piccolo beccuccio giallo, tenero come il petalo di un fiore. All’usignola non sembrò vero: l’ovino si stava schiudendo. Felice di questo avvenimento con papà usignolo decise di dare ad ognuno dei piccini il proprio nome. Violetta, Funghetto, Ciclamino, Ciliegino e Nocciolino.

            Mamma e papà usignolo infine cantarono lodi al Signore per averli aiutati con amore.

 

BUONE VACANZE Iolanda Lo Monte

            L’anno sociale è concluso, ci salutiamo con calore! E ci auguriamo Buone vacanze.

L’animo è lieto perché se fu bello ritrovarci e stimolarci all’impegno di bene operare, ora sarà bello annunciare ai fratelli le grandi cose che Dio ha messo nei nostri cuori. Gioia più vera non c’è!

            Bello contemplare il cielo e il mare che Dio ha fatto per noi, bella è la vita se sapremo donare qualcosa di noi. Mare o montagna, città o campagna, noi ci auguriamo a vicenda belle vacanze serene, senza scordare che torna fra breve l’ora del convegno e bello sarà in ottobre proseguire nell’impegno. Noi ci vogliamo bene, quanta ricchezza nei nostri cuori per questo scambio d’amore, pegno più sacro dell’amore non c’è. L’amore dona alla vita luce e calore.

 

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PREGHIERA DI FRANCESCO PACCHIAROTTI

            Gesù, io credo solo e soltanto in Te. Io so che puoi tutto e c’inviti a credere alla vita eterna.

            Io credo solo e soltanto in Te che posso andare in paradiso. Gesù, fammi avere la gioia, la felicità l’amore per gli altri. Fare del bene, questo io voglio. Avendo io questa patologia caratteriale, che mi fa ragionare un poco meno degli altri, Gesù, prega per me affinché la mia anima possa essere salvata. Amen.

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La Passione e la morte di Gesù Mariella Santillo

            Ogni volta che leggiamo gli avvenimenti relativi alla passione e morte di Gesù, restiamo profondamente scossi ed io, guardando il Crocifisso, diverse volte mi sono lasciata prendere dalla commozione e mi sono ritrovata a ripetere in cuor mio: “Scendi, Signore, da quella croce e fa’ che io, resa degna da buone opere, ti sia d’appoggio e alleggerisca il tuo dolore”. Anche ora che sto riflettendo su questo capitolo del libro di formazione, mi ritrovo ad avere gli stessi sentimenti e ringrazio il Signore che mi rende capace di ciò.

            Ma allo stesso tempo, mentre da una parte mi rendo conto di quanta riconoscenza dobbiamo al Signore, dall’altra mi chiedo quanto ferme sono le nostre intenzioni e i nostri buoni propositi.

            A questo interrogativo rimaniamo dubbiosi ma desiderosi di agire. Ogni volta che ci sentiamo scoraggiati alziamo gli occhi al Crocifisso e guardiamo come Gesù disteso sulla croce sembra abbracciare noi e il mondo intero e allora diventa chiara la grandezza del valore della morte di Gesù che predisse: “Quando sarò innalzato da terra attirerò tutti a me”.

            Sentiamoci sempre attratti da questo Gesù che non ci lascia mai ma in croce diventa il legame tra noi e Dio Padre e amiamolo sempre più, disposti a fare tanto per Lui.

 

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Patì sotto Ponzio Pilato Maria Amato

                Il Vangelo di Matteo racconta gli ultimi istanti di Gesù. Il racconto comincia quando Gesù fu condotto davanti a Pilato e venne condannato a morte per essersi proclamato re dei Giudei. In realtà Gesù è morto per i nostri peccati ed è stato condannato per sconfiggere il male. Mentre Gesù veniva condotto nel luogo detto Golgota, che significa “luogo del cranio”, dove doveva essere crocifisso, i soldati costrinsero Simone di Cirene ad aiutarlo. Con Gesù vennero crocifissi due ladroni.

            Gesù crocifisso ci aiuta a riconoscere e accettare la nostra colpa. Quando Gesù spirò, anche i soldati si accorsero che era Figlio di Dio. Venuta sera un ricco uomo, chiamato Giuseppe, chiese a Pilato di consegnargli il corpo di Gesù. Avuto il permesso, Giuseppe avvolse il corpo di Gesù in un lenzuolo e lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.

            Sedute davanti alla tomba c’erano Maria e Maria di Magdala. Il racconto degli ultimi istanti di Gesù tocca i cuori. Gesù ha sopportato tutto questo per noi, stimolando in noi un grande stupore. Dio ci svela attraverso questi momenti ciò che c’è nel suo cuore e nella sua mente. Tutto questo ci riporta ad un’unica grande verità: Dio è Amore, ogni suo gesto, ogni scelta è stata fatta per dimostrare il suo immenso amore. Dio, nonostante le nostre mancanze, la nostra poca fede è sempre lì pronto a riabbracciarci con il suo amore misericordioso. Dio è Amore ma l’uomo deve tornare a Dio pentito e consapevole che l’amore di Dio per lui sarà eterno e Dio lo dimostra continuamente con il perdono.