Amare Dio Iolanda Lo Monte
Amare Dio vuol dire collocarsi nelle prospettive di Dio, che ama ogni essere creato e non ha esitato a sacrificare il Figlio unigenito per la salvezza di tutti gli uomini. Vivere per gli altri, donarsi, sacrificarsi per il loro bene, attuare quello che Gesù, vivo in ogni cristiano, vuole che facciamo. Pertanto oggi è urgente per tutti l’obbligo di diventare “prossimo”, generosamente, di ogni uomo e rendere servizio, con i fatti, a chi ci vive accanto: vecchio da tutti abbandonato o lavoratore straniero, ingiustamente disprezzato e emarginato, o fanciullo nato da un’unione illegittima.
Non possiamo credere di essere veri figli di Dio, se non ci sentiamo fratelli di ogni uomo. Questa fede non solo deve animare la nostra carità nelle sue molteplici forme, ma diventare una forza gigantesca per lottare contro ogni sopruso, intolleranza, ingiustizia, violenza …, contro ogni rigurgito di egoismo, di sopraffazione, di odio che dominano ancora oggi nel mondo.
La preghiera fiduciosa Iolanda Lo Monte
Nei casi più gravi e disperati, umanamente impossibili, può accadere che una persona sola, mossa da grande fede e coraggio (magari un santo), riesca a risolvere la situazione, ma nulla accade in modo automatico: la preghiera fiduciosa nell’ora della prova avvicina a Dio, dispone ad accogliere il Suo disegno. Non è detto, però, che tutto si capovolge secondo le nostre aspettative: Dio ci ha creati liberi e ci chiama a vivere questa libertà nell’amore, cercando la concordia, puntando al bene di tutti, per promuovere la pace, la giustizia, il rispetto della natura e di ogni vita.
I miracoli di Gesù manifestano che Dio vuole il bene di tutte le persone. Egli ci ha donato intelligenza e capacità di combattere contro le avversità e le tentazioni e di orientarci al bene. Il “sì” al volere di Dio nasce dall’amore e dalla fiducia che abbiamo in Lui. Si entra allora nella libertà dell’amore per il Padre, per Gesù che, scegliendo di rendersi simile a noi, è diventato la via che possiamo percorrere per risalire a Dio. Scegliere questa “Via” significa seguire Gesù, è diventare suoi discepoli, facendo la sua volontà e uniformandosi alla Sua vita.
Salmo 2: Il carme del Re Messia Carolina
Povere nazioni, senza Pastore e senza meta, accecate dalla sete del comando, vanno errando, congiurando su quanto è giusto e onesto, per ottenere i primi posto, dimenticando che l’uomo, senza l’aiuto del Creatore, è come l’erba sui tetti: cresce al mattino e a sera appassisce e muore. Possibile che non facciamo tesoro del tempo prezioso che il Signore Dio degli eserciti ci ha dato?
Chi non ascolta la propria coscienza e mette in pratica la Parola del Padre è un fallito, non conosce serenità e concordia, e, abbagliato dall’orgoglio, si orienta verso il regno delle tenebre.
L’uomo, essendo creature, non può salvare se stesso, ma può ravvedersi e pentirsi; se lo farà avrà il perdono di Dio. Non vi sono altre vie di fuga. Neppure la nobiltà astuta, che trama alle spalle dell’innocente, può riuscire nel suo intento, finirà per autocondannarsi, se nel suo cuore ha distrutto tutto ciò che è umano e onesto.
Quanta misericordia hai per noi, Signore, quanta pietà per i tuoi figli traviati! Chi potrà per loro chiedere perdono? Mosé, per il suo popolo disobbediente ed idolatra, che aveva adorato il vitello d’oro, anziché attenersi ai 10 comandamenti, salì sul Monte per chiedere misericordia. Il Padre frenò la sua ira e li considerò incapaci di comprendere. La sua infinita pietà, ricordò che aveva promesso il Salvatore. E nel Natale abbiamo visto il Figlio di Dio fatto carne, per riparare i peccati dei fratelli di adozione. E perché riprendessero il giusto cammino, promise: “Vi darà un cuore nuovo, per mezzo dello Spirito Santo, con l’unzione e l’acqua battesimale, sigillo di vita, per divenire figli di Dio”. “Popolo mio, non dimenticare la Sorgente dell’Amore che ti ha dato la vita! Venite a me, voi che siete affaticati ed oppressi e io vi ristorerò e vi darò la grazia che disseta e guarisce ogni vostra ferita. Con l’olio della Cresima vi darò spirito di adorazione, per cantare ogni giorno con gli angeli del cielo, le lodi più belle al Signore Redentore. “Solo in Te, Signore, confida l’anima mia, mia rifugio di salvezza, con Te non potrò vacillare”