Pensieri di Luciana Canepa
Quelli che sono nati in famiglia disagiata con genitori senza istruzione è facile che restino al limite della società; anche in politica faticano a capire da che parte stare, bastano le belle parole, i larghi sorrisi con promesse mirabilianti che non verranno mai realizzate, ma che nelle persone semplici hanno effetto positivo, salvo accorgersi dopo che la scala dei valori è sempre la stessa: c’è chi sale, ma soprattutto c’è chi non riesce a vedere la luce del proprio futuro.
Quanto tempo ancora deve passare perché nasca l’amore per i meno fortunati, facendo cambiare in meglio il grande egoista? Quanto tempo deve passare prima che le tenebre vengano squarciate e che il sole illumini il cammino di quelli che potrebbero rivoluzionare il sistema, portando, con l’istruzione nelle scuole prima, con il desiderio di pace e d’amore per quelli meno fortunati, poi, a cambiare in meglio il grande egoismo che c’è in questa malata società, che tollera che i poveri restano poveri, i ricchi siano sempre più ricchi, e non parliamo di chi ruba allo Stato.
Ci è stato insegnato: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Ce la faremo? Non gettiamo al vento la speranza.
Paure
Dopo terremoti, maremoti, bombe d’acqua, tifoni, montagne che erano sempre bianche, anche d’estate, adesso, con l’aumento della temperatura stanno perdendo lo splendore che la natura riservava loro. Anche dove vivono gli orsi, la TV ci fa vedere ghiacciai che si sgretolano… E dentro di noi sentiamo l’incapacità di ribellarci allo sfacelo del nostro pianeta, dovuto all’uomo che, per interessi decisi dall’alto, non si curano di quello che il futuro ci riserva, se non si mette fine ai disastri che già viviamo. Dopo non servirà piangere.
Isis – Preghiera
Se il cielo si squarciasse e, con l’aiuto del Buon Dio, facesse cadere sulla testa dei guerrafondai le lacrime che versò Gesù Cristo sulla croce!
Chissà, forse gli uomini, che sanno odiare così tanto, potrebbero rinsavire.
Dio del cielo, aiutaci!
Rapallo 19/11/2014
Cara adorata Mamma,
Il mistero della nostra vita è racchiuso come tesoro nel Cuore di Gesù. Nessuno può cambiare la nostra esistenza, solo Dio ne conosce il tempo. Ecco perché la tua vita e i tuoi preziosi anni, hanno sempre trasmesso luce del Padre in ogni tuo grande sacrificio, sia nella maternità che nella quotidianità della vita. Sempre nel volere di Dio, la tua maternità è stata prodiga, mettendo al mondo sette figli con due coppie di gemelli, nonostante fossero tempi di guerra e di persecuzione.
Oggi, cara mamma, hai compiuto 107 anni e nella mia mente non posso dimenticare nulla! Ringrazio Gesù e la Santa Vergine Maria di averci donato una madre illibata e santa, che ha saputo accettare ogni sofferenza e sacrificio.
Cara mamma, la felicità non è quella che ci dona il mondo, cioè “la croce della disperazione”, ma la “Croce della Risurrezione di Cristo Gesù”, vera Vita, che ci attende, e, come prezioso premio, tu hai già meritato: il Paradiso!
Grazie, mamma, per il bene che ci hai sempre donato. Queste parole le hai stampate tu nel mio cuore: “Come Gesù vuole”. Pregherò sempre per te
Carolina e famiglia
Mamma Sara, dal Paradiso, proteggi i tuoi figli e tutti coloro che ti hanno sempre amata. Grazie
Femminicidio
La parola femminicidio è forse nuova. Perché gli uomini scatenano la loro rabbia sulla donna?
Prima di arrivare così in basso, pensate a vostra madre, a tutte le madri che ci danno così tanto, che hanno generato, che hanno allattato i bambini che sono gli uomini di oggi e di domani. Perché volete essere più bestie che uomini?
La notte
Sta giungendo la notte. I motorini sfrecciano veloci, facendo il classico rumore, anche le poche macchine anticipano il prossimo silenzio della notte.
In lontananza si ode il latrato di un cane: forse parla alla luna, piena, tonda, che luccica in cielo.
Improvvisamente più nulla: il silenzio della notte estiva coinvolge quelli come me, che non riescono a dormire ed esprimono sulla carta le proprie sensazioni notturne!
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Natale Iolanda Lo Monte
Natale è la celebrazione della presenza di Dio che non viene tra folle osannanti e segni prodigiosi, ma si manifesta attraverso la povertà e il silenzio di un Bimbo avvolto in fasce. Questo segno che il Signore ci offre dovrebbe essere l’atteggiamento che ci guida a riscoprirlo attraverso le tracce del quotidiano.
Possiamo trovarne tante e una di queste è rappresentata dal nostro vissuto, sempre riempito dall’abbondanza e qualche volta dallo spreco. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. In questo modo preghiamo nel Padre Nostro e certamente non possiamo dire di non essere esauditi. Ecco allora il pane quotidiano, segno della presenza silenziosa di Dio.
I miei auguri natalizi siano intrisi di spiritualità, i vostri regali siano accompagnati da una parola che inviti a passare dalle bellezze e bontà materiali al Dono dell’infinita bontà e bellezza di Dio.
La foglia, il fiore e l’ombra Iolanda Lo Monte
Domandiamoci
Tu chi sei?
Siamo foglie che il vento trasporta ovunque,
siamo fiori che sbocciano e poi son calpestati,
siamo ombra che fugge…
Osservate le foglie:
prima verdi, poi seccano e quindi cadono;
guardate i fiori:
prima così belli e poi appassiti marciscono;
e l’ombra?
com’è vana, com’è mobile!
Cosi è la nostra vita.
Veniamo allora alle conseguenze:
se la nostra vita è come foglia, come fiore, come ombra,
badiamo di passar bene il tempo
che il Signore ci concede.
E’ sempre in gioia il cuore che vive in Dio.