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APRILE 2016

     

 

Non smettere mai di sognare Iolanda Lo Monte

 

            Questo tempo ci ha attaccato addosso un’ansia vasta, un cuore impaziente, una realtà livida e fredda. Attendo che la vita si faccia devozione e che abbracci i miei sogni che non hanno mai taciuto. Giorno dopo giorno trattengo il mio sogno, lo accarezzo fino a che si chini ad accogliere la realtà redenta dall’amore. Beati coloro che hanno l’audacia di sognare e sono disposti a pagare il prezzo necessario. Spesso i nostri sogni nascono e maturano senza che noi lo decidiamo, non sono un atto di volontà, siamo come chiamati da essi. I sogni sono deposti in noi come un seme e polarizzano tutto, a volte divengono un sì di tutta la persona, altre volte pensiamo che vivere un sogno sia troppo poco, per cui lo lasciamo morire e ne facciamo nascere un altro. Oggi viviamo l’instabilità dei sogni a lungo termine, curiamo un sogno con un altro sogno, una passione con un’altra passione, un desiderio con un altro, senza permettergli di diventare realtà.

            Io sogno che un giorno gli uomini si solleveranno e finalmente capiranno che sono fatti per vivere insieme come fratelli. Io sogno ancora che un giorno ogni nero di questo paese, ogni uomo di colore nel mondo intero saranno guidati in base al loro valore personale anziché dal colore della pelle, che la fraternità sarà qualcosa di più di alcune parole alla fine di una preghiera. Grazie a questa fede saranno in grado di affrettare il giorno in cui la pace regnerà sulla terra e la buona volontà di manifesterà a favore degli uomini. Sarà un giorno meraviglioso, le stelle del mattino canteranno insieme e i figli di Dio grideranno di gioia.

 

Morte e paura Iolanda Lo Monte

 

Ombre affaticate  raggiungono la missione:

a centinaia, a migliaia invadono il grande cortile

ritagliato dalla foresta circostante.

Villaggi bruciati, persone uccise

campi e raccolti devastati:

infuria la guerra in questo piccolo Paese

martoriato dalla povertà e dalla malattia,

dalla trascuratezza dei governanti.

Occhi gonfi di paura conducono

negli ampi spazi del cuore,

dove vivono l’interrogativo e la rabbia,

la desolazione e il rifiuto

di questa assurda barbarie.

Pare che l’uomo non possa vivere

senza qualcuno da odiare,

senza spezzare le speranze

che a fatica si compongono

nel tessuto umano.

Le ombre della morte si dilatano,

la notte scende sulla ragione umana

e Dio scompare dall’orizzonte.

Suona la campana per la preghiera vespertina:

O Dio vieni a salvarci, invoca il sacerdote.

 

Pensieri di Luciana Canepa

 

Il Petalo

            Hai mai provato ad osservare un petalo di fiore seccato tra le pagine di un libro? Quando l’hai steso pensavi che avresti ricordato chi ti aveva regalato quel fiore ma … il tempo è passato, l’hai dimenticato e … quel colorato petalo ormai disidratato, secco, ti fa pensare alla vita, una volta piena e fiorita, oggi sei su una strada smarrita che dal sentiero solitario ti fa scorgere in lontananza il futuro che fa pensare a quel petalo seccato, che una folata di vento potrebbe portare con sé.

 

Ho ritrovato la mia palla.

            Eccoti alfine qui ti ritrovo, eri finita in mezzo al rovo, oltre lo steccato. Sbiadita, rammollita, per metà diventata gialla … sì, proprio lei, la mia palla.

            Con te mi divertivo un sacco, poi non t’ho più trovata. Adesso che faccio? Sento che da me vuole tornare, ma con lei non potrò più giocare. Ci penso un po’: “Ti voglio a casa, nel mio giardino e … lì finirai i tuoi giorni sotto una pianta di rosmarino,.

 

Guerra

            La parola guerra mi fa rabbrividire, sarà per la non più giovane età, che i ricordi di quella fame, di quelle paure di allora sono rimasti nel mio cuore e nella mia anima.

            Le sventure che si abbattono su quei popoli fuggitivi che vanno … dove? Quegli accampamenti colmi di miserie e di dolori. Mio Dio, aiutaci Tu, fa’ che queste tragedie finiscano. Questa è la nostra preghiera. Ascoltaci, Signore!

 

Morire a 16 anni

Matteo non ha retto agli insulti. Si è detto e scritto che era un ragazzo fragile. Vorrei vedere voi, avere quell’età, stare in un paese straniero, avere la pelle di un altro colore e poi, disgrazia delle disgrazie, essere anche intelligente al punto da essere il primo della classe e certamente buono ed educato, sicuramente più di quei suoi coetanei che hanno la colpa di trovarsi in un Paese in cui anche dall’alto giunge l’istigazione di non accettare il diverso.

            Quando i genitori, con sapienza e umanità, sapranno insegnare ai loro figli che il rispetto dell’altro è un valore sacrosanto?

 

Valle d’Aosta – Estate

            Solo qui, in questo piccolo paese puoi estasiarti con delle meravigliose sorprese: La montagna blu notte e lei, la luna è lì che spunta, lentamente, argentea, abbagliante. Ti fermi un istante, quasi trattieni il respiro per l’emozione e lei sale su, sempre più luminosa e tu puoi pensare una sola cosa: “Grazie, mio Dio per questi momenti così felici”. Intanto scendi giù sempre col naso all’insù e, tra gli alberi, eccolo il campanile illuminato proprio sotto quella luna e questo cielo così stellato. Non si possono raccontare le emozioni ma forse è così che nascono le canzoni.

 

8 marzo, festa della donna

            Ieri tutte le donne portavano solo le gonne, già da qualche decennio hanno scoperto, senza delusione, com’è comodo il pantalone.

E’ molto poco come conquista sociale, da quando sappiamo che sulla terra metà dei suoi abitanti soffre per fame, stenti e guerre. Emigrare per terre più ospitali è l’unica soluzione e qui le donne, coi loro piccoli al collo fuggono per cercare quel pane e quella pace mai avuta, affrontando le insidie del mare.

Oggi le cose non vanno tanto meglio neanche nei Paesi cosiddetti civili. Quasi ogni giorno le frustrazioni di certi maschietti fanno sì che le donne, che forse hanno avuto il solo torto di innamorarsi di loro, vengono uccise in modo diabolico.

Io vecchia signora di 88 anni, non voglio insegnare a nessuno ma … già nella tenera età, nelle famiglie, si deve abituare il bambino al rispetto per la madre e per tutte le donne, con il contributo del padre. La TV, la scuola, la politica, la società sono regredite, ci vuole una svolta: non alleviamo i figli al culto del dio denaro. Ci sono altri valori più importanti.

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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