L’Eucaristia Iolanda Lo Monte
Il più grande dono che Gesù ha fatto all’umanità, dopo l’Incarnazione, è stato quello dell’Eucaristia. Pur essendo in cielo nello stato glorioso, anima e corpo, è voluto restare in modo misterioso ma reale, vivo e vero, vivo anima e corpo nella SS. Eucaristia.
A Dio tutto è possibile. Sia benedetta in eterno quell’ora in cui il Figlio di Dio fece l’ultima Cena con i suoi discepoli: acceso d’amore sino all’estremo limite, disse: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima di patire”. L’ardente desiderio di Gesù era l’istituzione dell’Eucaristia. Infatti, finita la cena, consacrò il pane ed il vino, mutandone la sostanza nel Suo Corpo e nel Suo Sangue e diede potere di rinnovare la consacrazione agli Apostoli ed ai loro successori.
Da quell’ultima cena sino ad oggi e sino alla consumazione dei secoli, Gesù è nei tabernacoli di tutto il mondo, per ricevere l’adorazione e gli omaggi dei suoi redenti e per essere il cibo e il sostegno nel pellegrinaggio della vita.
Spirito di Dio Iolanda Lo Monte
Spirito di amore e di verità, illumina le nostre menti,
per accogliere la Parola di Dio.
Rendici disponibili come Zaccheo
per riceverti degnamente nei nostri cuori e nelle nostre case.
Aiutaci a riconoscere le tua azione nei fatti della nostra giornata,
per leggere con saggezza, i segni dei tempi.
Fortifica la nostra volontà, Purifica la nostra coscienza
e infiamma il nostro cuore, per compiere le tue ispirazioni. Amen
La croce Iolanda Lo Monte
La croce deve apparirci in tutta la sua verità: essa congiunge la terra al cielo, tende le braccia in tutte le direzioni, è il segno misterioso dell’umanità. Universale il telaio sul quale viene tessuta la nostra vita: Dio non è venuto per cancellare la sofferenza; Egli non è venuto neppure per darne la spiegazione, bensì Egli è venuto per colmarla della sua presenza.
Quando la malattia o un lutto entrano nella nostra vita, ci sdraiamo sulla croce e d’improvviso, ci accorgiamo che è già occupata. Lì s’incontra Gesù Cristo. Quando pensiamo che tutto sia perso, è proprio quello il momento di ricominciare.
Nell’attesa camminiamo. E’ un percorso difficile per me che le insidie non mancano, ma io non temo, la fede che mi aiuta, passo dopo passo, mi farà giungere alla meta tanto attesa.
Forte del tuo insegnamento, Gesù, dell’amore che mi hai dato e mi stai insegnando a dare con la tua palpabile presenza, arriverò alla Casa di Dio e con Te e con gli Angeli anch’io canterò le lodi del Signore.
Pasqua 2015 Io9landa Lo Monte
Stiamo ormai vivendo la Pasqua. Che la Pasqua di quest’anno sia una Pasqua nuova, non per i riti ma nuova dentro di noi, nel nostro cuore. La Pasqua è la risurrezione di Gesù, è il segno di Dio Padre, e viene realizzata per salvare l’uomo. La Pasqua passa per la croce ma giunge alla risurrezione e alla vita nuova. Che sia una Pasqua che porti più luce dentro di noi, la luce della Parola, la luce dello Spirito, la luce dell’amore di Dio, per renderci cristiani illuminati e liberi. Liberi non della libertà di fare quello che ci pare, come fa il mondo, ma liberi della libertà interiore, che dona signoria sulla nostra mente, sul nostre corpo, sui nostri affetti, sui problemi della vita, della famiglia, della società. E’ l’ascolto della Parola e la preghiera che ci danno la possibilità di diventare persone mature e adulte nella fede. La Parola di Dio scombina la vita, perché, senza accorgerci noi scivoliamo nella schiavitù del modo di pensare umano, molto comodo, molto superficiale. C’è molto relativismo nel cristianesimo di oggi: si sta insieme, si fa la festa e dopo giudichiamo, condanniamo, siamo peggiori dei pagani. Che questa Pasqua sia veramente nuova e ci porti nel cuore questa novità che è umiltà, mitezza, rettitudine. Facciamo esperienza che Dio è veramente con noi e ci ama sempre. Anche nei problemi duri provvede a noi perché è un Padre.
Pensieri di Luciana Canepa
A Madre Speranza
Amata Madre Speranza, tu che ci indichi la via della santità, guarda ai nostri giorni con benevolenza, intercedi per le nostre miserie, chiedendo al Signore che sia misericordia, ci purifichi da ogni male; che la sua tenerezza ci consoli nella sofferenza, che la sua bontà ci inondi della carità verso il prossimo, che il suo amore paterno ci colmi dei doni dello Spirito Santo, affinché, con fede, speranza, temperanza percorriamo il cammino che tutti ci unisce a Te, unico Dio. Amen.
La vecchietta
Alla sera, dopo cena, che fanno le signore di una certa età? Si siedono in poltrona con tutta l’intenzione di guardare la televisione; per un po’ la cosa regge, poi, senza fretta piombano in un sonno profondo, sembra loro di essere in un altro mondo…
Ma urge una constatazione, da qualche parte l’ho letta, senza volerlo, sempre senza fretta, si ritrovano ad essere una gran bella vecchietta. Bella, si fa per dire, è per l’opportunità di ingentilire e … per non cadere nella frustrazione.
Vita
Il lieve mormorare dell’onda, che scorre nel letto del fiume, dà un senso profondo allo scorrere della vita. Tutto passa, tutto lascia e tutto rompe! Ecco il tempo!
A che però restare inerti, quando l’acqua del fiume ci insegna che solo nel movimento è la vita? Un invito ci fa la natura che rinasce e follia sarebbe rifiutare il suadente richiamo.
Lui non c’è più
Sei di quelle che dicono: “Grazie, Gesù, lo hai tanto amato, ma lui ben poco ti ha dato”
Sì, i figli che sono la sola vera gioia della vita, il solo vero amore.
Potrei dire: “Ti ho perdonato, ci provo … ma il mio cuore è intrappolato in un rovo.
Queste spine pungono profondamente, vorrei dimenticare, per sentire di meno questo male!
Angeli del fango Genova 10/10/2014
Il letto del fiume, zeppo di schifezze, era secco, disidratato come un vero malato. Lo scontrarsi in cielo delle nubi ha portato all’innalzamento vertiginoso delle acque. La pazzia di questa metamorfosi ha rubato all’uomo la pace. Il fango ha invaso le strade e i negozi. I giovani, scesi in quell’inferno melmoso, hanno dato cuore e forze per curare quella storia di abbandono del territorio, svegliandosi dal torpore di incurie e ritardi. Quale sarà il futuro?
Il sabato del villaggio
Il poeta scriveva: “Torna l’azzurro, il sereno e tornan l’ombre”.
E’ piacevole guardare il cielo dopo una giornata serena, quando la notte incombe, e nel farlo rivivi i sentimenti di quel Giacomo sempre triste e infelice, che ci ha lasciato opere di una bellezza unica, che lo fa sentire sempre tra noi, per darci quasi l’impressione di ascoltare, oltre al battito del suo cuore, anche il suo respiro. Grazie, grande poeta Leopardi.
Vento fortissimo Toscana 5 marzo 2015
L’albero strappato al terreno …
L’urlo della radisce
che si unisce al sibilare del vento
La donna indifesa con la vita spezzata.
Mio Dio, aiutaci TU!
Preghiera umana (Festa alla Casa della Gioventù di Rapallo)
E guardando da questa grande terrazza l’immensità del cielo, che il labbro non la dice ma … al giunger della sera la mente esprime una preghiera. Amore, perdono, speranza, affinché tutti gli uomini di buona volontà possano, con l’aiuto del buon Dio, evitare le guerre, salvare tutti i bambini affamati e portare nel mondo il desiderio di pace e di altruismo per i nostri simili. Aiutaci, Signore.